Osamu Tezuka

Spesso e volentieri mi è capitato di citarlo quando parlavo di altri mangaka, ma direi che è arrivato il momento di parlare di lui, del Walt Disney giapponese, dell’uomo che col suo lavoro si è guadagnato l’appellativo di “Dio dei manga” sto parlando del grande e compianto “Osamu Tezuka”.
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Il grande sensei Tezuka nasce a Toyinaka ad Osaka (Kansai) il 3 novembre 1928 e muore a il 9 febbraio 1989. E’ stato il primo mangaka della storia nonché regista nel campo dell’animazione, se attualmente possiamo gustarci così tanti anime e manga lo dobbiamo a lui ed al suo ingegno. Ispiratosi a grandi personaggi come Betty Boop di Max Fleischer e Topolino di Walt Disney, Tezuka ha fuso alla perfezione lo stile giapponese con le arti occidentali dando vita a quella grande industria planetaria che tutti conosciamo e che in molti amano ancor tutt’ora, ma non è tutto! Il sensei era forse il più proficuo produttore di manga, fate conto che la raccolta completa delle sue opere conta almeno 400 volumi (anche se c’è chi dice che siano 700) per un totale di oltre 170.000 tavole, un vero record considerato che all’epoca non c’erano millemila assistenti, tavole grafiche, pc e quant’altro, ma era tutto fatto rigorosamente a mano.

Come detto su, il sensei non è stato importante solo per i suoi manga ma anche per il suo impegno nella diffusione degli anime in tutto il mondo. Nel 1961 Osamu Tezuka fonda la storia Mushi Production che sotto la sua direzione produsse il primo anime (cartone animato) della storia: Astro boy (1963).
Fin da piccolo, viene incoraggiato dai suoi genitori a coltivare la sua passione per il disegno (che grandi che erano!) pubblica la sua prima opera nel 1946 appena diciottenne e dopo un lungo calvario a causa di una gravissima forma di micosi che lo porterà a mesi di lunga sofferenza dove non solo rischiò di perdere gli arti superiori, ma gli fu proibito di usarli anche per espletare i suoi bisogni personali. Questo periodo di forzato fermo dove la sua stessa esistenza dipendeva dagli altri sviluppa nel sensei la paura di non poter più disegnare e la convinzione che i medici siano delle persone straordinarie; questo pensiero invoglierà il maestro ad iscriversi nel 1946 alla facoltà di Medicina dell’Università di Osaka dove si laureò nel 1961.
Il suo anno di svolta, quello che lo farà conoscere ai più portandolo al successo è il 1947 grazie alla pubblicazione del manga Shin Takarajima (“La nuova isola del tesoro”), questo porterà il sensei a non esercitare mai la professione di dottore, ma continuerà a sfornare altre storie di grandissimo successo tra cui: Astro Boy (1952), Ayako (1972), Black Jack (1973), Budda (1972), Don Dracula (1979), Kimba, il leone bianco (1950), Metropolis (1949) e tanti, tantissimi altri.
Nelle sue opere si spazia tra vari generi, dal fantastico al poliziesco, dal fiabesco alla guerra.
A lui è stato dedicato anche un museo che porta il suo nome e che fu fondato nel 1997 a Takarazuka una città nella prefettura di Hyōgo (Kansai) ed un premio che ogni anno incorona decine di autori in Giappone.

EDITORIA, TUTTI I TITOLI ARRIVATI IN ITALIA:

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“Kimba il leone bianco” – 3 volumi – Hazard Edizioni

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“Astro Boy” – 5 volumi – Planet manga

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“Pinocchio” – volume unico – Ronin manga

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“La principessa Zaffiro” – 3 volumi – Hazard Edizioni

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“Dororo” – 4 volumi – Goen Edizioni

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“La Fenice” – 16 volumi – Hazard Edizioni

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“Kirihito” – 4 volumi – Hazard Edizioni

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“La cronaca degli insetti umani” – 2 volumi – 001 Edizioni

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“Sul fondo del cielo” – volume unico – Hazard Edizioni

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“Ayako” – 3 volumi – Hazard Edizioni

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“Budda” – 14 volumi – Hazard Edizioni

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“Black Jack” – 17 volumi – Hazard Edizioni

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“Ikki Mandala” – in corso – Hazard Edizioni

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“MW” – 3 volumi – Hazard Edizioni

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“Don Dracula” – 3 volumi – Ronin manga

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“La storia dei tre Adolf” – 5 volumi – Hazard Edizioni

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“Osamu Tezuka una Biografia Manga” – 4 volumi – Cononino Press

IMPRESSIONI PERSONALI:

Esprimere un giudizio sul “Dio dei manga” sarebbe impossibili se non presuntuoso da parte mia, il grande Osamu Tezuka non ha bisogno certo delle mie parole, delle mie analisi per aver conferma della sua indiscussa bravura, per cui mi limiterò a parlare dei miei ricordi più lontani legati a questo grande artista ormai scomparso da anni.
Uno dei miei primi ricordi legati al mondo di Tezuka è “I bon bon magici di Lilly” serie di cui lui è stato ideatore e character design, ero davvero piccolina all’epoca ma se mi sforzo a dovere, mi vengono in mente così tanti di quei titoli creati dal sensei e che sono stati i miei compagni di giochi e avventure nei pomeriggi della mia infanzia da scaldarmi il cuore. Titoli come: “La principessa Zaffiro”, “Kimba il leone bianco”, “Toriton”, “Astro boy”… “Capitan Jet”…. la lista è davvero lunghissima e piena di ricordi emozionanti. La vecchia animazione di una volta, a differenza di quella attuale, non poteva contare su colori sgargianti, di scene mozzafiato in computer grafica, era tutto carta, matite, inchiostro e pellicola. Non c’erano pc per un supporto visivo eppure per quanto “imperfetti” questo genere di anime hanno un posto particolare nel nostro cuore e sfido chiunque a dire il contrario.
Se volete approcciarvi ai manga che hanno fatto la storia, mi permetto di darvi solo due dritte che vi permetteranno di decidere in tutta libertà se acquistarli o meno.
Per prima cosa, rendetevi conto che sono disegni dagli anni 50 in su, sono meno dettagliati rispetto a quelli attuali e probabilmente anche di meno impatto visivo e per secondo il costo! I manga di Tezuka costano un minimo di 7 € a volume, ma il costo può salire in modo spropositato, per cui se siete interessati ad arricchire la vostra libreria, tenete conto di questi due punti fondamentali.
Del sensei Tezuka ho “La principessa Zaffiro” e “La storia dei tre Adolf”, ma devo ancora leggerli entrambi e chissà che quando finalmente ci sarò riuscita, non decida di farne una recensione.
Tezuka era un grande, ne la malattia, ne il turbolento periodo del dopoguerra hanno intaccato la sua passione e la sua voglia di sognare e far sognare, uomini così ce ne sono pochi.

GALLERIA IMMAGINI:

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16 pensieri su “Osamu Tezuka

  1. Rileggere nomi come “La principessa Zaffiro”, “Kimba il leone bianco”, “Toriton” mi fa tornare indietro di tanti tanti anni… Sai una cosaa? Penso che abbiamo visuto un bellissimo periodo, in cui quello che guardavamo in trelevisione non era scontato e banale come è quello che viene trasmesso oggi… Non sapevo che “Toriton” fosse stato scritto da Tezuka; io al mare ci giocavo spesso: io ero Toriton, e mio papà il delfino! 😀
    Ti auguro un bellissimo pomeriggio! 😉

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