Ciao a tutti,
dopo tanto tempo, torno su questa pagina virtuale che rappresenta la mia finestra sul mondo per parlarvi di un film che ho visto ieri, ma che desideravo vedere già da un po’, Elvis di Baz Luhrmann.
Di cosa parla il film?
Ovviamente di Elvis Presley che è stato un vero mostro sacro della musica e, ancor tutt’ora, le sue canzoni sono cantate e usate per film o spot pubblicitari.
La pellicola narra l’ascesa del Re del Rock dai suoi esordi e, soprattutto, del suo rapporto col manager Colonnello Tom Parker, qui interpretato da un fantastico Tom Hanks.
Inizio subito col dire che il film è parecchio lungo, per cui se decidete di vederlo, tenete presente che dura 2 ore e 40 minuti circa. Tuttavia non annoia, c’è così tanto spettacolo, musica e sentimenti che riesce a tenerti incollato al televisore, in più la spaventosa somiglianza (merito sicuramente anche di un buon reparto trucco) dell’attore Austin Butler nel ruolo di Elvis ha il suo perché. Sono riusciti a fare un miracolo e in alcune scene sembrava davvero di vedere il vero Elvis, di scorgere un suo sguardo, una movenza… Austin è stato davvero molto bravo in questo, bisogna dirlo.
Trailer:
Cosa ne penso?
Beh, quando Elvis cavalcava l’onda del successo in verità io non ero neanche nata e, quando è venuto a mancare, avevo appena un anno, per cui tutto quello che so di lui mi è arrivato da immagini d’epoca, video, e musica che girava in casa. Ricordo che una volta mia madre acquistò una raccolta composta da 3 dischi 33 giri e mi chiedeva spesso di metterli sul piatto. ♥
Se quello che viene narrato nel film è vero, devo ammettere che sapevo ben poco di lui, delle origini della sua musica, della sua vicinanza col mondo della musica soul, eccetera. Anzi, sapevo del lato splendente tutto rock e luci del Re, ma non quello che si nascondeva dietro al suo successo. Elvis, almeno in questo film, appare come l’ennesima vittima del proprio successo. Una persona semplice che grazie al successo manteneva l’intera famiglia (cugini compresi), ma nessuno sembrava capirlo, apprezzarlo davvero, anzi, ho avuto quasi l’impressione che fosse diventato la mucca da mungere affinché loro potessero continuare a campare sulle sue spalle. E fu munto, fino all’ultima goccia di latte, fino all’ultima goccia di vita.
E’ stato un film interessante ma che non rivedrei, non nell’immediato almeno, ma che sicuramente si è guadagnato un posto speciale nel mio cuore.
Consigliato.