Domani sarà tutto finito.

Sto letteralmente contando le ore che mi separano dalla fine del bombardamento mediatico che ogni anno mi tocca subire in questo periodo.

Quale?

Quello relativo la festa della mamma.

Per carità, non è che avendo perso mia madre, il resto del mondo non deve omaggiare le proprie, ma ci sono ferite che anche a distanza di anni sanguinano e questo genere di pubblicità continuativa, soprattutto sulle reti private, è deleteria per il mio cuore.

Lei se n’è andata e non c’è giorno che non ci pensi, ma vedere quella roba mi soffoca, mi provoca dolore al petto e voglia di urlare e piangere. Mi devastano, è più forte di me, riescono a colpire forte e fanno un male porco. Difatti, se già solitamente non guardo mai la televisione, nelle prime settimane di maggio la evito come la peste, ma non posso certo impedire a chi vive con me di guardarla, e così mi ritrovo a morire dentro a ogni “grazie mamma”, “ti voglio bene, mamma” o “le mamme sono tutte preziose”…

Grazie per dire ovvietà e provocarmi dolore.

So che è un discorso egoistico il mio…

So che non dovrei esternare una cosa simile, perché sciocco da parte mia…

Non sono la sola ad aver perso un genitore…

Ma questo non vuol dire che sono immune al dolore, anzi…

Tuttavia è evidente che nel mondo del “Dio denaro” (perché oltre alle reti sopra citate, ci sono le varie pubblicità tipo acquista un gioiello e derivati) questo non importa. Nessuno si pone il problema che magari a questo mondo c’è qualcuno a cui il loro bombardamento emotivo provoca disagio e dolore, per loro è più importante vendere un braccialetto o scrivere ovvietà.

Scusate lo sfogo, ma oggi all’ennesimo slogan ho sentito il petto squarciarsi.

Peace & Love.

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Ciao Monica 😔

Ho appena appreso la notizia e per quanto è risaputo che non siamo eterni, purtroppo, mi ha lasciata comunque un gran vuoto nel cuore.

Una delle poche donne italiane meritevole davvero del titolo: “bellissima”, ma lei non ha mai fatto della sua bellezza un talento, anzi, spesso i suoi ruoli erano ironici.
Se ne va una grande, grandissima, bellissima donna…

Oggi ci lascia Monica Vitti, aveva 90 anni.


R.i.P. Monica. 💔

Bad news

❣️ Ciao a tutti, ho atteso fino all’ultimo nella speranza di poter ancora vedersi compiere un miracolo, magari natalizio, ma non posso tenere ancora per me questa per me brutta notizia: purtroppo l’uscita del nuovo romanzo è stata posticipata all’anno nuovo, spero nei primi mesi del 2022.

❣️ Non dipende da me e, credetemi, sono la prima ad essere amareggiata per questo. Purtroppo a volte la sola forza di volontà non basta e bisogna fare i conti con la vita di tutti i giorni con i suoi imprevisti e i suoi disagi, la malattia e i vari impegni, ahimè, inderogabili.

❣️ Vi chiedo scusa e spero di potervi dare al più presto una data precisa.

❣️ Un abbraccio. ❤

Anna – Shio – Esse

Dentino avvelenato

Ciao a tutti,
come state?
Spero tutto bene.
Scusate ma ho bisogno di un momento di sfogo che so essere una causa persa, perché il popolo italiano, in queste cose, non impara mai…non trae giovamento dalle cose serie, figurarsi questa, ma andiamo con ordine…
Io non guardo molta TV, lo faccio solo quando costretta e cioè durante i pasti ed è da qualche giorno che, come da tradizione, gira la pubblicità di Sanremo. Ora, non so voi, ma io, personalmente, mi sento tanto, tantissimo presa in giro (e non dico “per il culo” perché sono una signora…ops, l’ho detto!) da questo spot e per due motivi fondamentali: mancanza di rispetto e solidarietà.
Cerco di spiegarmi meglio…
E’ un anno che i teatri di tutto il mondo, i cinema e tutto il “settore dello spettacolo/intrattenimento” è fermo.
Ci sono teatri piccoli che già facevano fatica a stare aperti quando la gente poteva andare a vedere le rappresentazioni e non oso immaginare quanti di questi, dopo che tutta queste storia sarà finita, potranno davvero riaprire e a che prezzo!
Ora, il festival di Sanremo non si svolge in uno studio televisivo.
Il festival si svolge in un teatro.
E direi che non bisogna essere Einstein per formulare la domanda corretta, ma io ve la pongo lo stesso: “perché, per un anno, artisti, musicisti e tutti coloro legati al settore, di tutto il mondo, non hanno potuto lavorare e ora, magicamente, per Sanremo sì?”
E che non vi venga di dire: “Perché Sanremo è Sanremo”, che mi salta l’omicidio! x°D
Vero anche che, in quei giorni del festival, finalmente, musicisti, parrucchieri, fotografi, artisti, cantanti, donne delle pulizie…insomma, tutti lavoreranno, ma gli altri? E tutti quelli che in un anno hanno dovuto fare di tutto per portare il piatto di pasta a tavola? A loro non si pensa?
In alcune parti del mondo (Inghilterra nello specifico), si sono attrezzati con degli spettacoli in streaming facendo pagare un biglietto virtuale per vedere la rappresentazione sul pc/tablet o cellulare in diretta, che poi è quello che, in teoria, sarà il Sanremo di quest’anno, visto che il pubblico non dovrebbe e ripeto, dovrebbe, esserci. Ma se lo faranno per Sanremo, perché non farlo anche per alcuni teatri d’Italia? Affinché anche altri artisti (gli inglobo tutti nella stessa categoria, ma sapete che intendo tutti, dall’usciere del teatro, alla donna delle pulizie, alla stella dello spettacolo, tutti), perché per queste persone non è stato fatto?
Forse non c’erano fondi/sponsor che a Sanremo non mancano?
Probabile.
Ma vi dirò, tutto sommato, non è il fatto che fanno il festival a farmi andare in urta il tutto. Certo, mi faceva riflettere e arrabbiare, ma sarei rimasta sulle mie, poi…ho visto la pubblicità “presa per il culo” (cacchio l’ho detto di nuovo, sono proprio una pessima persona!) che la rai sta propinando: “NON GUARATE SANREMO?”, “BOICOTTATE SANREMO?“.
Certo che dovrebbe essere così, perché quella pubblicità è una provocazione belle a buona che urta e ride metaforicamente in faccia a tutti coloro che finora hanno dovuto stringere la cinghia senza lavoro e che, improvvisamente, vedono un teatro aprire solo perché “c’è qualcuno che paga”.
Meriterebbero davvero che la gente non guardasse Sanremo quest’anno, per rispetto a tutti coloro che per un anno non hanno lavorato, ma il problema è che il bigottismo legato al festival, in Italia. purtroppo è di casa.
Io sono anni che non lo guardo e, quest’anno meno che mai.
Mi dispiace solo per la categoria che continua a soffrire, a chi non ha più un lavoro, a chi ha dovuto chiudere teatri e sale cinematografiche perché strozzati dalle spese e senza possibilità di poter fare incassi, a me dispiace solo di loro e della stupidità umana di chi, fregandosene di tutto, continua a fare quello che vuole ballando metaforicamente sul cadavere di terzi.
Che schifo!!

Shio

Ciao Sean

Sono abbastanza grande da capire che la morte è una tappa importante della vita a cui nessuno è in grado di sottrarsi, ma ci sono persone che sembrano essere immortali e Connery era uno di questi. Non volevo fare il gioco di parole col film Highlander, la cosa è nata spontaneamente… Come spontanea è la sensazione di smarrimento che avverto in me da quando ho appreso la notizia. Sean era una figura importante. I suoi film mi hanno accolta quando ero ancora una bambina e mi hanno accompagnato durante la mia crescita… Era una figura importante che faccio fatica a dargli addio. Non sono mai stata una sua fan sfegatata ma, ad esempio, per me lui era il vero James Bond… Un signore, un attore dai mille volti e dal grande talento.

Riposa in pace, Sean.

Un bravo fan…secondo me.

Ciao e buon lunedì.
Alla luce dei fatti raccontati ieri e che ancora adesso stanno riportando conseguenze nel fandom (i fan più attivi e frivoli, sono praticamente tutti scomparsi: paura), mi è sembrato carino scrivere cosa intendo io per fan e come penso ci si dovrebbe comportare. Ovvio che ognuno vive il suo fanatismo come meglio crede, questa è più una cosa mia che desidero condividere con voi e sapere cosa ne pensate.

Un bravo fan:

Il fan non offende, non giudica, non critica, non polemizza.
Il fan non guarda i difetti, li ama.
Il fan non pretende, chiede con umiltà e rispetto e, quando qualcosa gli viene concesso, ringrazia con riconoscenza, perché nulla ci è dovuto e nessuno è obbligato a fare niente che non vuole.
Il fan non maltratta il proprio idolo, solo perché questo non lo considera.
Il fan non minaccia, insulta il suo idolo o i suoi famigliari.
Il fan non maltratta gli altri fan.
Il fan ama il suo idolo in tutte le sue forme, lo rispetta e rispetta la sua famiglia.
Il fan, quello vero, ama e si preoccupa per il suo idolo, ne abbraccia i difetti, sostiene le sue cause e il suo lavoro, entra in sintonia con lui attraverso l’empatia.
Non umilia il suo idolo.
Non lo insulta.
Non insulta i suoi famigliari.
Non insulta il suo lavoro.
Non cerca motivo per metterlo in difficoltà o ridicolizzarlo.
Il fan, quello vero, ha a cuore il bene del suo idolo, sempre, e gli dimostra rispetto, perché un idolo non è altro che un altro essere umano, con i suoi pregi, i suoi difetti, le sue paure, i suoi fantasmi nel cuore…
Un idolo non è un supereroe:
Se l’offendi, soffre.
Se tocchi la sua famiglia, s’incazza.
Se offendi la sua persona, reagisce.
Un idolo non è un santo e neanche un martire devoto a qualche strana causa, è un altro essere umano come noi, solo che ha un posto speciale nel cuore di alcuni.
Un idolo merita il rispetto come chiunque altro essere umano.
Se non si comprende una cosa così semplice e si compie almeno uno o più atti contrari a quelli elencati, fatevi una domanda che la risposta,
è evidente.

Shio. ❤


Piccola storia triste…

Acquistata mascherina da chirurgo in farmacia perché, essendo un paziente a rischio e vivendo con un anziano, devo fare del mio meglio per tutelare, tutelarlo e tutelarmi.

Costo?

3 euro cad.

Fine della storia, rimane l’amara constatazione che gli sciacalli non perdono il vizio neanche davanti una pandemia mondiale.

Peace.

Shio

Buon 8 marzo

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Il mio romance si è vestito a festa! Link di acquisto: https://amzn.to/34olMTt 

Questa è un 8 marzo diverso dal solito.
Non che io facessi chissà cosa in questa particolare giornata, anzi. Mi sono sempre battuta perché la gente non vedesse questo giorno solo come un’occasione per far baldoria ai danni di compagni e mariti vari, ma che pensasse seriamente che cosa si nascondesse dietro questa specifica data, però… mi chiedo anche quante serate saranno saltate quest’anno a causa dell’epidemia mondiale in corso.
Si, avete letto bene, ho scritto “quante serate saltate”, dando per scontato che ci sarà sempre qualche deficiente che deciderà lo stesso di andare a ballare e a divertirsi nonostante i vari divieti e che non si dica: “ma io non sono mica malata” o “non voglio morire prima del tempo chiudendomi in casa“, perché queste sono solo frasi di rito pensate da persone egoiste. Le stesse che hanno visto la chiusura di scuole e posti di lavoro per farsi un periodo di vacanza e contribuendo così al diffondersi del virus.
La gente è egoista.
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Oltre…

Forse è un po’ brutto da dire ma finalmente questo lungo ponte di Ognissanti sta volgendo al termine! Si stanno chiudendo questi giorni dove molti di noi sono stati a casa da lavoro (io no 😅), dove si è assistito al pellegrinaggio in massa verso i cimiteri, dove i fiorai hanno fatto festa, ma non solo…

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Ciao Manuel

Oggi avrei dovuto riprendere con le FantArt, era già tutto pronto e avevo già anticipato i disegni su Instagram, ma ora non ne ho più voglia…non ce la faccio perché il mio cuore è colmo di dolore e non riesco a frenare le lacrime.

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25 maggio 1965 – 12 ottobre 2019

Oggi è arrivata la notizia della morte di un grande: Manuel Frattini che si è spento ieri a Milano per un malore durante uno spettacolo di beneficenza; aveva solo 54 anni e… Dio non posso ancora crederci! Non ci posso pensare!
Lui è stato il motivo per cui ho incominciato a vedere i musical a teatro.
E’ stato il motivo per cui mi sono appassionata alla danza e ai programmi televisivi, quelli di una volta… dove i ballerini dovevano ballare e non solo far vedere pettorali, seni e fondo schiena.
Ricordo che quando iniziava un nuovo programma TV, se c’era lui nel cast, lo seguivo solo per vederlo danzare. Per vedere quel sorriso e quella folta chioma corvina agitarsi senza risparmiarsi… lui era speciale…unico.
Ho avuto la gioia di incontrarlo personalmente due volta, facendo la posta nel retro del teatro per scambiare due parole, fare un autografo e una foto e… e niente… qualsiasi cosa scrivo, le mie lacrime non si frenano…
L’ho amato come nessun altro!
E il mondo della danza non sarà più lo stesso senza di lui!
Lui era il musical in Italia e, si dica quel che si vuole, era il migliore!!! Continua a leggere