Ieri è storia,
domani è un mistero,
ma oggi…
oggi è un dono.
Per questo si chiama presente.
[oogway – Kung fu Panda]
Ieri è storia,
domani è un mistero,
ma oggi…
oggi è un dono.
Per questo si chiama presente.
[oogway – Kung fu Panda]
Ogni storia inizia così, con delle pagine bianche che l’autore/trice si prodigherà infondendo tutto se stesso/a affinché quel candore immacolato si tinga, lentamente, dei colori dell’anima. Scrivere è come attingere dal proprio cuore il colore più brillante e puro e poi donarlo al prossimo nella speranza che, quest’ultimo, ne sappia trarre giovamento.
[Anna Esse]
Una della cose più belle di scrivere una storia non ambientata nel proprio paese/città è la ricerca del dettaglio. Quando inizi a documentarti per una scena, un dialogo o una situazione in particolare, è come vidimare un immaginario biglietto aereo con destinazione: la fantasia.
È un viaggio unico, fatto di immagini, suoni, profumi. Riesci a immergerti al punto da sentirti parte di quel paese lontano, della cultura e della storia.
Un’emozione forte e stimolante che ti permette di allargare gli orizzonti e di conoscere un po’ di più del mondo che ti circonda,
Quando si crea una storia, si prepara il lettore a intraprendere un viaggio dove solo tu che sei l’autore conosci la meta e, per farla tua e renderla il più convincente possibile, la documentazione è importante: mappe, strade, monumenti, luoghi, cibo, una qualsiasi di queste cose, potrebbe essere un mezzo per far comprendere meglio al lettore il mondo creato esclusivamente per lui e di cui ti auguri ne resti affascinato.
La storia, la gastronomia, la quotidianità, tutto può diventare un microscopico, importante tassello per una storia che ha un unico scopo nella sua esistenza: piacere a chi avrà la gentilezza e la voglia di leggerla, amarla e farla sua.
Buon viaggio.
Anna Esse
“Non si poteva negare che, quando si pensava alle rivolte, alla brutalità, persino ai pregiudizi delle generazioni passate, pur con tutti i suoi difetti, New York, rimaneva un posto di gran lunga migliore di quanto non fosse mai stato nella storia”.
(Gorham Master)
Con questa frase estrapolata dalle ultime pagine di questo lungo e meraviglioso romanzo, vi annuncio che finalmente, dopo quasi un mese di lettura non con cadenza regolare a essere sincera, sono lieta i annunciarvi la conclusione e la conseguente recensione dell’ormai famoso “tomo” che mi ha impegnata per la durata di questa quarantena o quasi…
“NEW YORK” di Edward Rutherfurd non è un semplice romanzo, è uno spaccato di storia su una delle città più grandi e meravigliose del mondo. È passato, è vita e vissuto di generazioni di uomini e donne che attraverso le loro esistenze hanno dato voce alla grande mela. Ed è fantastico come Rutherfurd riesca a intrecciare con maestosa sapienza, i componenti di questa famiglia principale, i Master VanDick con altre, amalgamando e fondendole tra loro e gli avvenimenti più importanti che hanno scosso, cambiato e contributo a rendere New York la splendida Metropoli che tutti conosciamo.
Ciao a tutti amici, in questi ultimi 3 giorni, quando mettevo in pausa il cervello dal romanzo, mi sono dedicata a questa serie scoperta quasi per caso.
Come ben sapete, anche perché non ne ho fatto un segreto, sono sempre stata attratta dal mito di “Kennedy” e “JKF- Un caso ancora aperto“, è uno dei miei cult movie preferiti; uno dei tanti. Per cui, comprenderete che, non appena sono entrata a conoscenza di questa serie, non potevo farmela scappare! Ed è inutile dire che, con fatica, sono riuscita a recuperare anche il romanzo che dovrebbe arrivarmi intorno a metà mese. Ma ora, concentriamoci sulla serie TV.
Dunque, per chi non lo sapesse, “22.11.63” è una serie televisiva americana del 2016 tratta dal romanzo omonimo di Stephen King.
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Ok, e dopo questa premessa: buongiorno amici!
Come state?
Spero tutto bene o che almeno le cose vadano un minimo: siamo tutti sulla stessa barca, ricordatelo, l’importante, è remare nel verso giusto! 😉
Allora, in questi giorni di quarantena, ho acquistato e incominciato subito il famoso e attesissimo remake del Final Fantasy 7 e, seppur l’immensa quantità di fan service presente, boh, tutto sommato, lo stavo trovando gradevole.
Si, perché a livello grafico, non ha nulla da invidiare, ma con la scena vista ieri, lo ammetto, mi sono letteralmente cascate le braccia; ma andiamo con ordine.
Dunque, per ora, quello che ho trovato di negativo in questo remake sono:
Forse è un po’ brutto da dire ma finalmente questo lungo ponte di Ognissanti sta volgendo al termine! Si stanno chiudendo questi giorni dove molti di noi sono stati a casa da lavoro (io no 😅), dove si è assistito al pellegrinaggio in massa verso i cimiteri, dove i fiorai hanno fatto festa, ma non solo…
Ciao a tutti, oggi si parla di film e lo faccio con questo titolo che mi ha lasciato un senso di impotenza e un’unica, grande, triste consapevolezza: “Il mondo è dei furbi, dei cattivi, degli ipocriti e degli opportunisti. Non è concesso avere una coscienza, perché diventerebbe un’arma contro di te!”.
Non che sia concorde con questa affermazione, ma vedere questa storia, sapere che alcune persone in questo film, sono realmente vissute e assistere all’epilogo, mi ha dato tanto su cui riflettere.
“Amen.” (il titolo si scrive proprio col punto finale) è un film del 2002 del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Costa-Gavras.
La pellicola è tratta dall’opera “Il Vicario” di Rolf Hochhuth ed è stato girato tra Germania, Francia e Romania.
Come avrete intuito dalla locandina del film, narra dei fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale e, nello specifico, del delicato rapporto tra la chiesa e i nazisti ma, per non scrivere strafalcioni, vi incollo la trama tratta da wikipedia:
<< Il chimico delle SS Kurt Gerstein scopre che il gas da lui creato per le disinfestazioni viene utilizzato per eliminare gli ebrei. Sconvolto, cerca un contatto negli ambienti della Chiesa Cattolica e conosce il giovane gesuita padre Riccardo>>.
“I fumetti sono le favole degli adulti” (Stan Lee 28/12/1922 – 12/11/2018).
Oggi, per gli appassionati di fumetto è un triste giorno. Una delle menti più brillanti del settore, colui che ha dato i natali a decine di personaggi diventati famosi in tutto il mondo e che hanno accompagnato l’infanzia, l’adolescenza e, per alcuni, la vita di molti di noi… si è spento. Aveva 95 anni, in molti diranno che è una bella età per andarsene, che la sua vita l’ha fatta ma, personalmente ritengo che nessuno è mai davvero pronto per il grande salto ne, tanto meno colui che, attraverso i suoi personaggi, ha giocato spesso con l’immortalità.
Le sue spoglie troveranno preso la loro locazione terrena, ma i suoi personaggi, le sue storie, l’universo da lui creato è ormai leggenda e così sarà negli anni avvenire:
“Ciao Stan Lee, grazie per i sogni che ci hai donato, per gli eroi che hanno reso, seppur su carta, migliore questo mondo non proprio perfetto. Il mio primo fumetto portava la tua firma, d’allora sono passati 22 anni eppure non ho ancora perso l’abitudine di sognare…
Mi mancherai”.
Un grazie alla pagina fb “Le fotografie che hanno fatto la storia”, per l’immagine e la citazione. Questo articolo sarebbe stato incompleto senza questi preziosi particolari.
Ho sempre pensato a lui come il Walt Disney del fumetto americano e ora, proprio come Walt, delizierà gli angeli del cielo con le sue fantastiche avventure…
Goodbye.
Ciao e buona domenica a tutti amici.
Ieri sono passata in fumetteria dopo un mese e,non appena ho ritirato questo manga, l’ho subito letto. Non so se ve l’ho mai detto, ma io adoro il “mito” di Maria Antonietta. Sarà colpa di Lady Oscar che da bambina riempiva i miei pomeriggi, ma ho letto la sua biografia, visto i film e volevate che non leggessi il manga a lei dedicato da una delle mie autrici preferite? 😉
“Maria Antonietta” di Fuyumi Soryo è un volume unico in tutti i sensi a partire dalla qualità della copertina e dalla delicata precisione dei dettagli.
Diario di bordo di un ingegnere in giro per il mondo
Di vanvere e altri nonsense
Ma se il dottore non mi vede si preoccupa (by Kikkakonekka)
Deliri di un povero Panda
Un sito dove io possa esprimere le mie opinioni e i miei pensieri
Considerazioni e riflessioni per vaccinarsi dall'indifferenza
«Leggere è un cibo per la mente e tutto ciò che ha che fare con il cibo deve per forza essere buono» (Snoopy)
"Vai allora. Ci sono altri mondi oltre a questo."
Amo scrivere, vivo scrivendo
Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
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Crederci sempre, arrendersi mai.
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