Un immagine che parla da sola

Oggi, mentre ero in ospedale che attendevo mio padre che finiva una visita, mi sono imbattuta in questa scimmia.

Premetto che non è un animale che amo particolarmente, anzi, a volte, alcuni tipi mi inquietano senza che capisca bene il perché, chissà, avrò avuto qualche strano trauma infantile tipo mio padre che guardava in loop “Il pianeta delle scimmie” (quello con Charlton Heston), o per via di King Kong o chissà solo Dio per cosa, fatto sta che è così. Tuttavia, questa scimmietta, aveva un ché di famigliare e, senza che me ne accorgessi, è nato questo post sul mio profilo autore di Instagram: 👆👆👆

Mi sono divertita tanto, mi spiace solo che non lo vedrà quasi nessuno perché su quel profilo non ho molto seguito…
Per questo ho deciso di riproporlo qui, per strapparvi un sorriso e per solidarietà a tutti i colleghi scrittori che, come me, attendono che qualcuno “batta un colpo”! 😉

Per comodità, vi riporto il testo nel caso nell’immagine si vede poco essendo troppo piccina e vi riporto anche le scimmiette, tié! 🤣

🐒 Io in attesa che qualcuno legga e lasci una recensione ai miei romanzi! 🤣 🙈

🐒 Se non sai dove guardare…
🐒 Se non sai dove trovarli…
🐒 Se non sai di cosa parlano…
🐒 Se non sai di sapere….
🐒 Insomma, per tutti i “se” che ti possono venire in mente, la risposta è solo una e la trovi nella BIO del mio profilo, clicca sul link e lascia entrare i miei ragazzi nel tuo cuore. ❤️

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E anche per stavolta è tutto, come potete notare, il masso è abbastanza grosso, se mi cercate, sapete dove trovarmi e che c’è posto per tutti! 😉

Big kiss

Shio.

PS: se leggete questo post dal blog, ovviamente il link non lo troverete in bio, ma vi basterà cliccare su questa immagine qua sotto e sarete direttamente catapultati, teletrasportati, nebulizzati nella mia pagina Amazon per ogni info e acquisto. ^_^

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Buon Primo Maggio

Che strano…

Oggi è la festa dei lavoratori. È così da anni e, da anni, nelle piazze delle più importanti città, si organizzavano incontri, manifestazioni. Le persone, i più giovani soprattutto, attendevano questo giorno per poter assistere alle performance di alcuni dei loro cantanti preferiti senza pagar nessun biglietto. Per altri, oggi era l’occasione per una piccola gita fuori porta, per una grigliata in riva a un fiume o, più semplicemente, una passeggiata con tutta la famiglia sotto i portici del centro ad ammirare le vetrine.

Oggi, è la festa di chi lavora in teoria, ma è la festa di tutti! Eppure quest’anno mi sembra così insipida…

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Siamo chiusi in casa da un mese e mezzo ormai, chi più, chi meno. Non ricordo neanche più come si lavora e temo di non entrare neanche più nella divisa 😅. Dovrei godere di una festa che sostanzialmente non mi sono meritata, perché non sto lavorando da un po’ e non vedo nulla per cui festeggiare? Si, è vero, da quando è iniziata la quarantena ho lavorato al romanzo senza risparmiarmi un attimo. Mi sono arrabbiata, snervata e insultata per non essere producente quanto vorrei, ma purtroppo le parole, quando si fanno determinate cose, non escono a comando. Per cui, anche se non ho indossato la mia divisa da operaia. Anche se non ho passato il mio tesserino all’ingresso e fatto scorrere il badge nella bollatrice, in un certo senso ho comunque lavorato. Ho contribuito a produrre una storia, e ne ho quasi conclusa un’altra e ho evitato di impazzire stando 24h su 24 in una casa con dei muri sottili e dei vicini che sembrano vivere in uno stadio o nelle caverne a martellare pietre. (stanno urlando e sbattendo oggetti anche in questo momento).

 

Ritengo di aver fatto molto a livello morale per meritarmi questo giorno di festa, eppure, la consapevolezza di alcune realtà stravolte da questi ultimi due mesi ormai, mi lasciano l’amaro in bocca.

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