Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
Ogni volta che apriamo un libro, entriamo dentro un mondo nuovo.
Un universo creato per farci sognare, vivere emozioni intense, divertire e, perché no? Commuovere.
Aprire un libro non significa solo compiere un gesto meccanico, è come entrare nell’armadio magico che porta a Narnia, attraversare il binario 9 e 3/4 per Hogwarts, come finire nella tana del Bianconiglio.
Non sappiamo cosa ci attenderà una volta entrati in quel mondo magico: potremo restarne affascinati o delusi, ma quell’universo e i suoi personaggi, sono lì per accoglierti al massimo delle loro forze, speranzosi di trovare un angolino nel tuo cuore e restarci per sempre.
Nessuna storia nasce per essere disprezzata.
Nessun personaggio nasce per essere odiato.
Esattamente come nel mondo reale, ognuno ha il suo carattere, la differenza sta nella nostra empatia, nel nostro modo di vedere le cose, di viverli.
Nessun personaggio creato da me o da chiunque altro scrittore, nasce per ferire il lettore. Essi possono essere sciocchi, divertenti, superficiali, belli, brutti, arroganti, ma desiderano tutti la stessa, unica cosa: essere accettati per quel che sono.
Io amo i miei personaggi e tu?
💙 Se vorrai conoscerli, saranno felici di accoglierti nel loro mondo imperfetto, fatto di amicizia, drammi e amore. ❤
Positive o negative che siano, le recensioni fanno parte del rischio quando decidi di dare qualcosa che crei in pasto a terze persone. Gioiamo quando vediamo che quello che abbiamo creato piace e ci restiamo male quando questo non avviene…
Non si può piacere a tutti!
Questa ormai è la mia filosofia a riguardo, certo rimane l’amarezza di quella stella o della consapevolezza che questa persona non ha capito una cippa di quello che hai scritto e ti chiedi: ho forse sbagliato io? Forse non sono stata/o abbastanza brava/o da trasmettere il giusto pensiero a chi legge?
Forse…
Sicuramente…
Poi ricordi quelle 2, 3, 5, 10 persone che hanno sostenuto il contrario. Che magari non hanno dato 5 stelle, che ne hanno date 3, ma si sono trovate in sintonia, hanno compreso e amato i personaggi e questo mi basta!
Non si può piacere a tutti e non saremo mai abbastanza per molte delle persone che sono là fuori oltre lo schermo di un pc, di un tablet o smartphone, tuttavia l’importante è non arrendersi, non lasciare che quella stella ci demoralizzi.
Una stella seppur da sola, brilla fiera nel firmamento e io voglio essere quella stella. ❤
Shio
(dedicato a tutti i colleghi scrittori che ogni tanto devono affrontare il macigno di recensioni scritte non da critici letterali ma da persone comuni che si sentono migliori di altri senza aver compreso una cippa di quello che hanno letto: grazie ragazzi, il vostro contributo, ci rende più forti! 🙂 ❤ )
Scrivere è dare vita a qualcosa di intimo che nasce da dentro. È come un figlio che hai paura di lasciare andare. Così succede che ci si scopre gelosi e iper protettivi verso di lui. Temi che non sia capito, che venga deriso e umiliato ma, come ogni figlio, prima o poi anche lui deve lasciare il suo nido, scivolando dalle tue braccia con l’entusiasmo di chi vuole conoscere il mondo e, a te, non resta altro che osservare da lontano, preoccupandoti e ricordando i mesi felici di quando era solo tuo: nei tuoi pensieri, nella mente…nel cuore.
A volte invidio chi dichiara di scrivere a una velocità impressionante, chi ha una grande capacità di concentrazione o chi dice che in pochi giorni, scrivono l’Odissea, Guerra e pace e la Divina commedia… Io sono questa: una piccola, lenta lumachina che deve ritagliarsi il tempo per scrivere e difenderlo con le unghie e coi denti. Una che vive con persone che dipendono da lei e che non può permettersi di chiudere il mondo fuori dalla sua stanza, perché deve restare vigile a ogni rumore percepito, a ogni suono… Sono una persona che ha bisogno dei suoi tempi e, spesso, questo va ancora dilazionato con quello che devo comunque trascorrere con altri… per questo invidio alcune mie colleghe e colleghi autrici/autori, invidio il loro spirito libero e indipendente, la loro costanza, il loro talento… Non sono perfetta, io lo so e lo dico sempre. I miei romanzi? Sicuramente neanche loro lo sono….dopo tutto sono figli miei e il frutto non cade mai lontano dall’albero, ma posso comunque dire, confermare, dichiarare che dietro ogni singola parola, frase, refuso, incongruenza anche, c’è lavoro, amore, dedizione e, questo, non cambia né se scrivi poemi in un secondo, né se ci metti cento anni. Buona domenica a tutti, si ritorna a lavorare.
Letto così, il titolo mi fa venire alla mente una vecchia canzone di Zucchero, chi se la ricorda? hahaha, ma non è questo il tema del post. Questo che state per leggere, è solo una mia riflessione personale su come la gente a volte apre bocca con troppa superficialità dando giudizi. Che sia chiaro, tutti abbiamo diritto a un giudizio personale che, deve essere rispettato a priori. Non esiste che qualcuno mi debba aggredire verbalmente solo perché la penso in modo diverso rispetto al mio interlocutore, ma trovo che a volte, si sputi sentenza troppo alla leggera. Spesso, mi capita di cercare notizie in giro prima di vedere una serie tv o acquistare un videogioco, un film, un libro, un manga… insomma, prima di qualsiasi passo che mi condurrebbe a spendere del denaro e penso che sia così per la maggior parte di noi. Ora, non mi aspetto un giudizio “tecnico” da chi non è del settore anche perché spesso, i giornalisti/critici, sono più incompetenti della “massa”, no, quello assolutamente no, ma un briciolo di rispetto anche nel formulare un giudizio, soprattutto se è negativo, quello sì, mi piacerebbe averlo. Bollare un opera, che sia scritta, visiva o in qualsiasi altra forma, come “merda” o “spazzatura“, beh… scusate ma mi duole il cuore, perché dietro quella “merda”, come dicono, ci sono anni e anni di lavoro, di progettazione, mesi di impegno fisico e mentale, ci sono sogni, progetti e ambizioni di coloro che hanno preso parte al progetto. Insomma, dietro qualsiasi formai di lavoro insita all’intrattenimento, c’è sudore, fatica… e il lavoro di tantissime persone. Ecco, volevo solo dire questo, perché settimana scorsa, cercavo notizie su un film che mi aveva incuriosita per diversi motivi e, quando ho iniziato a leggere le recensioni su Amazon, sono rimasta allibita. Purtroppo sono un po’ come San Tommaso e devo metterci sempre il naso in queste cose e, avendolo trovato a un prezzo stracciato e essendoci nel cast un attore che amo particolarmente, alla fine l’ho acquistato lo stesso ed è un prodotto che fornisce quello che viene richiesto: intrattenimento, con una buona colonna sonora (chi non conosce i Daft Punk, si perde tanta roba), un cast con attori di alto livello che hanno garantito altrettanta qualità recitativa, e ambientazioni futuristiche all’avanguardia… cosa esattamente si aspettavano di più da quel film? Non lo so. Anche perché le loro critiche erano tutte sul “squallido”, “scontato”, “deludente”… “l’acquisto peggiore delle mia vita” e bla bla bla. Solo una cosa ho trovato particolarmente inguardabile: il ringiovanimento del protagonista con la computer grafica, quello davvero, sembrava di guardare quei videogames ad alta definizione e la cosa, cozzava un po’ coi volti degli attori in carne e ossa, ma quando ho visto i vari speciali sul dvd (si, io sono una bestiolina rara che guarda anche i contenuti extra e li adora) e ho visto quanto impegno e anni di lavoro c’erano dietro questa pellicola, mi sono detta: wow, spettacolo! Ritengo che la bellezza di un’opera, di qualsiasi natura essa sia, non è solo il prodotto finale in sé ma, soprattutto nel caso di film, è l’insieme di più elementi. E, dopo aver visto quello speciale, ne sono sempre più convinta. Dire del lavoro altrui che è “merda” o “spazzatura”, è in qualche modo offensivo. Riflettere prima di esprimere questo genere di opinione è un buon inizio verso la civiltà. Peace. ❤
Shio
Vi ricordo che il mio primo romanzo è in vendita su Amazon al seguente link: https://amzn.to/34olMTt Se siete alla ricerca di un romance un po’ fuori dal solito, L’Altra Me fa al caso vostro. Lasciatevi coinvolgere dal rapporto conflittuale delle gemelle Bessons e dell’amore impossibile di quest’ultima con l’uomo dei suoi sogni incontrato nella splendida e caotica New York.
Ciao a tutti, oggi entro ufficialmente nella mia quarta settimana di quarantena. Essendo un paziente a rischio, il mio dottore ha provveduto da subito a mettermi al sicuro, ma mi chiedo: quanto ancora dovremo andare avanti?
È dura.
Non nel vero senso del termine, ci mancherebbe. Alla fine, quello che dobbiamo fare è semplicemente stare a casa e attendere, ma il nostro lavoro, le nostre spese, i nostri doveri, attenderanno noi? E se si, in che modo? Per i dipendenti come me, sarà prevista una cassa integrazione, ma ogni volta che provo a informarmi, le cifre che trovo presenti nei vai articoli, non sono minimamente paragonabili a quella che prendo (io prendo meno, ovviamente), per cui non riesco neanche a farmi un’idea di quelle che saranno le mie entrate future. Da qualche parte ho letto che la cassa, di solito, corrisponde all’80% dello stipendio, ma chi prende già un’inerzia come me, che prospettive può avere a riguardo? Certo, sono sicuramente floride se si pensa a chi lavora in nero o è un stagionale e tutti quelli che non entrano nella categoria “posto fisso”, ma mi chiedo, dopo questa emergenza, esisterà ancora un posto dove tornare?
Io cottissima, non capisco se è febbre o sonno da recuperare, ma sto letteralmente andando a fuoco, ma mi sto facendo violenza psicologica e sto comunque cercando di concludere qualcosa al pc (assai poca roba direi).
In verità sto raccogliendo materiale per la nuova storia a cui sto lavorando: le storie sono due, ma altro piccolo dettaglio. E mi sono imbattuta in una cosa che ho notato solo ora, a distanza di ben 19 anni. (Ora capite quando vi dico che io sono tardona e nelle cose ci arrivo con ritardo? Ecco, adesso forse ne avete un’idea più concreta anche voi x°D )
A volte mi sembra di scoprire l’acqua calda, lo so. E sono certa che molti di voi, creature pensanti siete arrivati alla mia stessa conclusione, ma… solo a me sembra che più andiamo avanti e più sembra di essere chiusi in un immenso allevamento globale? Riflettete con me…
Adesso da casa poi fare la spesa, ordinare cibo d’asporto, spedire un pacco, pagare bollette, fare reclami, attivare e disattivare contratti di varia origine e via discorrendo… insomma sembra che ormai la gente potrebbe vivere nelle sue quattro mura e sopravvivere tranquillamente, in più, tra computer e Pay Tv non hanno di che annoiarsi.
“Andare al cinema? E perché? Su Netflix/Sky/Premium lo stesso film posso vederlo in anteprima tra appena un mese/settimane. Perché spendere soldi per andare al cinema, fare la fila, e bla bla bla?
Quanto rifletto su questa nostra realtà, mi sembra di vedere tante bestie da allevamento, chiuse nel proprio box che si nutrono passivamente in attesa di finire al macello.
Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
♡~Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.~♡ Carlos Ruiz Zafón