
Si potrebbe ribattezzare questo romanzo come “Un italiano a New York”, imitando il titolo di un musical di qualche anno fa, ma ritengo che Piero meriti la sua originalità da questo punto di vista.
“Una notte ho sognato New York” è la storia di un giovane italiano che decide di mollare tutto e di trasferirsi nella Grande Mela alla ricerca della sua identità.
La sua città natale, per quanto la ami, gli sta stretta.
I suoi affetti, per quanto li adori, non riescono a tenerlo legato a quel luogo dove il protagonista si sente sempre più oppresso.
Lui sogna i grattacieli e le luci di Manhattan, sogna di perdersi per Time Square, di passeggiare per Central Park, lui ha solo un sogno: New York e, per realizzarlo, si lascia tutto alle spalle: una famiglia, una ragazza che, inevitabilmente diventa la sua ex e un posto sicuro nella pasticceria di famiglia nel sud Italia.