The last one

Ieri è stata trasmessa ufficialmente l’ultima puntata di Prodigal son in America e, se non avviene un miracolo, dovremmo accettare quelle ultime scene come la conclusione di una serie nata appena 2 anni fa, dal grande potenziale, ma anche dalla sfiga facile.

In questi giorni di inattività dovuti ai postumi del vaccino che mi sto ancora portando dietro, ho avvertito in me il desiderio di omaggiare il personaggio che più amo in quella serie e sfido chiunque a dire che Martin non è il pg più fantastico tra tutti…

Comunque ero lì, nel letto e con l’amarezza nel cuore e le mie mani si sono mosse da sole realizzando il disegno che potete ammirare alla fine del post. Purtroppo, si nota l’insicurezza del tratto e la poca somiglianza, ma non sono una ritrattista e mai lo sarò. 😞

Nella speranza che questo malessere generale passi, vi lascio col mio Martin… Mi mancherà questo “cattivo” ragazzo. 😞❤️

Baci baci.

Shio

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Prodigal Son cancellato!

La notizia è di ieri e dopo un momento di shock, mi è sembrato doveroso scrivere due righe a riguardo visto che vi ho parlato ampliamente di questa serie… ebbene sì, la Fox che è brava a lanciare le serie tv e cancellarle a tempo zero, ha colpito ancora e questa volta, la falce della morte mediatica, ha colpito una delle mie attuali serie preferite: Prodigal son.


Sono sincera, se da un lato mi dispiace, dall’altro ne sono sollevata.
La piega presa dagli eventi dalla metà della seconda stagione non mi piaceva molto, ma questo non toglie che era un prodotto diverso, con del dark humor di qualità, con attori di qualità (non tutti, ma molti sì) e con una storia che, soprattutto nella prima stagione, reggeva molto.
Io davvero non comprendo cosa sia successo nella mente degli autori nella seconda stagione, ma si sono persi alla grande!
Nel settore, quando gli autori rischiano un’azzardo narrativo facendo compiere ai personaggi della serie gesti non consoni o modificando gli eventi in modo palesemente anormale, si dice: “fare il salto dello squalo”… Ebbene, permettetemi di dire che, a mio parere personale, in questo caso lo squalo non solo l’hanno fatto saltare, ma è atterrato direttamente su un piatto da portata sotto forma di sushi!!
Ci sono scelte che possono rovinare tutto e loro, gli autori, le hanno fatte.
Non ci resta che sperare che Netflix, esattamente come fece al tempo per Lucifer, decida di salvare la serie.
Su Twitter e nel web in generale, ci sono varie petizioni per convincere il colosso dello streaming di salvare Prodigal Son, a noi comuni telespettatori mortali, non resta che firmare la petizione online e sperare in un miracolo. ❤

Buona giornata.

Shio.

Ps: per chi volesse, eccovi il link per la petizione —> SalvaProdigalSon

Michael Sheen: quando si dice “an actor chameleon”.

Ciao a tutti amici!
Dopo lo scambio di battute tra me e la Raffa, del blog “Non solo cinema“, avvenuto un po’ di tempo fa, mi è venuta una gran voglia di farvi conoscere meglio il lato camaleontico di un attore che amo follemente e di cui non ne ho mai abbastanza.
Come tutti sappiamo, ci sono poche certezze nella vita ma, una di queste, è sicuramente che Michael Sheen è un attore camaleontico!
Durante la sua carriera che ha toccato tutti e tre i punti cardini di un attore: teatro, cinema e televisione, quest’uomo ha saputo trasformarsi e reinventarsi con maestria. Certo, il viso è sempre quello, la qualità della recitazione è in continua crescita e, alcuni personaggi sembreranno più simili di altri visti da fuori, ma vi assicuro che ogni personaggio da lui interpretato è particolare e unico.
Ecco a voi le trasformazioni di questo grande attore attraverso le sue interpretazioni cinematografiche e televisive durante gli anni, osservata bene e poi giudicate voi stessi. 😉

*1993*
Gallowglass, serie tv della BBC in 3 puntate dove interpreta un giovane con turbe mentali, succube del suo salvatore. La serie è tratta dall’omonimo romanzo di Ruth Rendell. (inedito in Italia)

* 1995 *
Prima apparizione cinematografica di Michael nel film di Oliver Parker:
Othello accanto a Kenneth Branagh e Laurence Fishburne.

*1996 * 
Mary Reilly, di Stephen Frears al fianco di Julia Roberts e John Malkovich.

*1997*
Wilde di Brian Gilbert, al fianco di Stephen Fry e Jude Law.
(Potete leggere la mia recensione cliccando sulla scritta “QUI“)

1993/1997

*2002*
-Le quattro piume film di  Shekhar Kapur con Heath Ledger e Kate Hudson. (Potete leggere la mia recensione cliccando su “QUI“)

Heartlands di Damien O’Donnell. Tra i suoi interpreti: Jim Carter e Mark Addy. (inedito in Italia)

2002

*2003*
Bright young things regia di Stephen Fry.
Nel cast anche David Tennant (con cui non si sono neanche incontrati durante le riprese, perché non avevano scene in comune), James McAvoy, Dan Aykroyd e Peter O’Toole. (inedito in Italia)

The Deal regia di Stephen Frears (è la prima apparizione di Michael nei panni di Tony Blair – inedito in Italia).

Timeline – Ai confini del tempo regia di Richard Donner con Gerald Butler.

Underworld regia di  Len Wiseman con la compagna dell’epoca: Kate Beckinsale.

2003

*2004*
Dirty Filthy Love di Adrian Shergold con Shirley Henderson, dove interpreta Mark un uomo affetto da un disturbo ossessivo-compulsivo e dalla sindrome di Tourette. (inedito in Italia)

Laws of Attraction di Peter Howiit con Pierce Brosnan e Julianne Moore .

2004


*2005*
Le crociate – Kingdom of heaven di Ridley Scott con (tra i tanti) Orlando Bloom.

The League of Gentlemen’s Apocalypse (serie televisiva britannica – inedito in Italia)

2005

“It’s my probably me” – Sting/Clapton (video home made)

Ciao a tutti, ogni tanto ci provo…
Sento la necessità primaria di provare a creare qualcosa abbinando musica e immagini e, fin dalla prima volta che ho visto una determinata scena di Prodigal son, ho pensato: in questo momento, ci starebbe bene la canzone di Clapton e Sting “Ir’s my probably me” (che fu parte della colonna sonora del film “Arma Letale” 3). Ed è da questo unico singolo pensiero che ha preso vita il video che sto per mostrarvi.
Solitamente non condivido le mie creature video con voi, perché non sono chissà che brava e poi, uso un programma che non mi permettere di fare chissà quali montaggi ma, detto tra noi, non ne sarei neanche in grado! Tuttavia, questo video, mi piace davvero tanto come mi è uscito. L’ho fatto in un paio di giorni e sto continuando a guardarlo come rapita:
1° perché amo la canzone.
2° perché amo Prodigal Son
3° perché amo Michael Sheen
4° perché non mi dispiace l’intero cast di questa serie TV.
Curiosi di sapere qual è la scena che, nella mia testa, ha dato il via a questa realizzazione?
Non potreste mai indovinare, per cui ve lo dico: durante l’assolo di chitarra del fantastico Clapton, il protagonista della serie, Tom Payne che interpreta Malcolm, si lancia da una finestra precipitando su un auto, quel volo, nella mia testa, portava quell’assolo.

Spero che il video vi piaccia, vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Non è perfetto, c’è solo cuore e tanto, tantissimo amore.

Buona visione a tutti ❤
Shio.

Prodigal son – serie tv

Ciao a tutti e buona domenica,
come va? Spero bene. Oggi vi parlo di una serie tv che mi ha tenuta incollata alla sedia. Vi dico solo che guardavo una media di 4/5 episodi al giorno, a volte anche 6, difatti contando una sola stagione, l’ho conclusa molto in fretta. Ero in mutua (mesi fa ormai) e potevo permettermi di stare davanti alla tv/pc anche perché non ero in grado di andare avanti col romanzo, per cui ne ho approfittato e, ragazzi… Spettacolo!

Prodigal Son ai miei occhi poco esperti di questo genere di storia, è apparso da subito avvincente, brillante, coinvolgente. Tom Payne (The walkin death) è fantastico: il giusto mix tra schizofrenia, genio e simpatia. Michael Sheen è il serial killer che tutti vorremmo (hahahaha, lo so, questa affermazione è inquietante): burbero, glaciale e affabile. E poi, il resto del cast, attori del calibro di Lou Diamond Phillips (molto in voga negli anni 80) e Bellamy Young (volto ricorrente in diverse serie tv). Ma, di cosa parla esattamente questa serie tv?

Da subito è chiaro che Martin Whitly, un illuminare della chirurgia, padre di famiglia, marito devoto è, in realtà, “il chirurgo (the surgeon), un serial killer che ha ucciso 23 persone. La serie, difatti, inizia col suo arresto avvenuto davanti tutta la sua famiglia: la moglie Jessica, la figlia piccola Ainsley e il “figliol prodigo“, Malcolm coinvolto direttamente nell’arresto nonostante sia solo un bambino. Ed è proprio sulla figura di Malcolm che si concentra principalmente la storia. È un giovane traumatizzato dai ricordi legati al padre e dal ritrovamento del corpo di una donna, nello scantinato di casa sua ma, perché tutti negano l’esistenza di quel corpo che non figura tra le vittime del padre?

Che fine ha fatto la ragazza nel baule? È con questi interrogativi che la narrazione continua mostrandoci il disagio di questo giovane profiler tormentato dagli spettri del passato e costretto a imbottirsi di psicofarmaci per mettere a tacere i suoi demoni interiori. Tuttavia, man mano che le puntate si susseguono e la storia va avanti, la trama, già abbastanza ingarbugliata, si arricchisce di nuovi dettagli e colpi di scena.

Cosa ne penso?

Lo ammetto, non sono un’appassionata del genere e, se non ci fosse stato Michael Sheen nel cast, probabilmente non l’avrei neanche notato ma posso dirvi che, alla luce di tutta la storia, se mi fossi imbattuta accidentalmente in una puntata, probabilmente avrei continuato a guardarlo, perché molto avvincente.

Il rapporto tra Malcolm e Martin è il perno su cui ruota la storia e la mia curiosità. Sono sempre lì, in equilibrio precario, in una perenne sfida di sguardi, parole dette e non dette eppure si percepisce amore da entrambe le parte (almeno io lo sento xD) ed è questo a piacermi tanto. Martin è un manipolatore, schizofrenico e sociopatico eppure, a modo suo, ama profondamente il figlio e la sua famiglia che lo ha bolla (giustamente) come un mostro. Malcolm è fragile, instabile, ma anche forte e determinato. Non si ferma davanti a nulla, esprime la sua frustrazione, il suo disappunto, la sua riluttanza nei confronti del padre, ma ne è anche attratto.

Adoro vederli insieme. Vedere i loro giochi di sguardi e, in alcuni momenti, il loro eterno giocare al gatto col topo.

I casi trattati poi, sono molto avvincenti per i miei standard, ovviamente. E gli altri componenti del cast rendono piacevole la serie nella sua completezza. Chi proprio non riescono a risaltare come dovrebbero ai miei occhi, sono gli altri due agenti che si dimostrano da subito ostili verso Malcolm senza un apparente motivo e, anche dopo, ci sono questi momenti di “freddezza” gratuita che non mi spiego. Gill Arroyo, il personaggio interpretato da Lou Diamon Phillips è una sorta di figura paterna per Malcolm, è onesto, protettivo, l’amico buono che veglia su di te e che tutti vorremmo e Jessica, la madre di Malcolm è cinicamente perfetta: o la odi o la ami. Io ho fatto entrambe le cose, ma sono sempre stata più sull’amore. xD

Boh, più che continuare a dire che ho adorato questa serie, c’è poco da aggiungere. Purtroppo, attualmente, Prodigal Son è visibile solo sul canale a pagamento Fox Crime o, da qualche parte in streaming sul web 🙄🙄🙄 ❤️

A causa del covid, le riprese della seconda stagione sono iniziate con estremo ritardo e, salvo ulteriori imprevisti, la premier di stagione in America, andrà in onda a fine gennaio. C’è da sperare che arrivi presto anche da noi e che qualche emittente non a pagamento, decida la distribuzione per noi comuni mortali. 😁

Come sempre, non esiste un trailer in italiano o, meglio, io non ne ho trovati, per cui vi lascio il promo della prima stagione, quella che ho già visto.

Ci tengo a precisare che in questa serie c’è un alta dose di tutto: sangue, adrenalina, humor… non manca niente. Il mio unico consiglio? GODETEVELA SENZA PRETESE! Prendete la storia per quello che è, senza aspettarvi nulla, senza farvi condizionare dalla critica e, soprattutto, senza bollarla con stupidi paragoni: Prodigal Son è Prodigal Son come un altro prodotto simile, è un altro prodotto simile!

Buona visione ❤

Big kiss.

Shio ❤