Buon compleanno, Complicated Love!

Esattamente un anno fa, il mio secondo romanzo veniva ufficialmente distribuito sul circuito Amazon, regalandomi tante soddisfazioni.

Sono ancora nuova dell’ambiente del self e il mio primo romanzo, “L”Altra Me”, era stato accolto molto timidamente dal pubblico ma, “Complicated Love”, sarà per la tematica omosessuale, sarà per lo stile di scrittura in prima persona, sarà….non so perché, ma è piaciuto. Gli è stato dato da subito una opportunità, le persone l’hanno letto, acquistato e amato ed io sono super orgogliosa dei risultati ottenuti.

Quando ho chiesto a chi l’ha letto di darmi tre motivi per cui valga la pena leggere Complicated Love, mi è stato risposto più o meno la stessa cosa:

1. Per la trama ricca di colpi di scena.

2. Per il backgroud dettagliato di ogni pg.

3. Per il messaggio positivo con cui si conclude il libro (ovvero la crescita del protagonista e la pace che ognuno trova).

Mi ha stupito perché, nella mia testa ero fermata alle parole negative ricevute da una blogger che aveva rifiutato di leggerlo a gratis (quando si chiede una recensione, solitamente si offre il romanzo, inviando una copia digitale) per una recensione, per poi massacrarlo su tutti i canali di comunicazione (poco ci mancava che facesse anche un Tik Tok 😂) però, quando avevo chiesto una segnalazione, l’aveva fatta solo sulla pagina fb dove non aveva seguiti. 🤷 Questo mi aveva demoralizzato, avevo visto della cattiveria in quel gesto, una cattiveria immeritata perché non le avevo mai fatto nulla anzi, neanche la conoscevo e poi aveva dimostrando, tra l’altro, di non aver compreso proprio niente della storia, come se non l’avesse mai letta in verità e, questo, mi ha sempre indotta a sostenere la tesi del dispetto… 😔

Ma ora basta rivangare cose tristi!

Complicated Love e i suoi personaggi: Edward, Adam, Metty, Mark e tutti gli altri ragazzi che hanno dato vita a questa storia drammatica ma, al tempo stesso, delicata, compiono un anno ed è questo che conta!

Tanti auguri, piccoli miei!

Grazie per tutte le soddisfazioni che mi avete dato e che continuate a darmi. ❤️

In lavorazione c’è anche un breve seguito, molto meno movimento, ma pieno di amore e complicazioni che spero di riuscire a concludere e pubblicare quanto prima! 🥰

Buon weekend.

Anna Esse (Shio)

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Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon

Ciao a tutti, amici.
Oggi vi parlo della mia ultima lettura: “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon ma, prima di lasciarmi andare alle impressioni personali, vi trascrivo la trama ufficiale del romanzo:

Christopher Boone ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Il suo rapporto con il mondo è problematico: odia essere toccato, detesta il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l’espressione del viso delle persone, non sorride mai… In compenso, adora la matematica, l’astronomia e i romanzi gialli, ed è intenzionato a scriverne uno. Si, perché da quando ha scoperto il cadavere di Wellington, il cane della vicina, non riesce a darsi pace. E gettandosi nel “caso” con la stessa passione del suo eroe Sherlock Holmes, finisce per portare alla luce un mistero più profondo, che gli cambierà la vita e lo costringerà ad addentrarsi nel mondo caotico e rumoroso degli altri. Con una nuova prefazione dell’autore.

Prima di tutto, voglio premettere due cose fondamentali:
1) non sono molto esperta sull’argomento trattato, pertanto, chiedo subito scusa se, con le mie opinioni, possa in qualsiasi modo offendere chi legge questo post, vi assicuro che non è intenzionale.
2) ignoro quanto ci sia di romanzato e quanto di vero in questo testo.
Nella prefazione, lo stesso autore, parla del suo lavoro come un romanzo, per cui, potrebbe essersi preso qualche licenza poetica qua e là, ma lo ignoro per via di quanto sopra scritto: non ho approfondito l’argomento Asperger.

Sto per tornare!

Detta così, il titolo suona come una minaccia, lo so 😂 tuttavia, chissà, magari per qualcuno è davvero così. 😏

Come state amici miei?

Quanti, come me, si stanno godendo gli ultimi giorni di vacanza?

Sarà dura rientrare, ma ho così tanto lavoro che mi aspetta che sto letteralmente scalpitando!

La sinossi del nuovo romanzo è finalmente pronta e, a breve, vi renderò partecipe del piccolo pezzo di mondo in cui è ambientata la storia, vi parlerò dei personaggi e di tutte le volte che ho preso a testate il muro perché non riuscivo a dare la giusta atmosfera alla storia. 😂

Scherzi a parte, sono davvero contenta di questi nove mesi di duro lavoro e spero vivamente che vogliate rendermi ancora più felice accogliendo i miei personaggi e la loro turbolenta storia nella vostra vita.

Inizio col darvi due info chicchettose (si può dire chicchettose? 😂):

1. Il romanzo è scritto in terza persona: eh sì, con questo libro sono ritornata alle origini e ai tempi de “L’Altra Me” e non vi nego sia uno dei motivi che più mi crea ansia. Chi ha già letto i miei precedenti lavori, sa che da me non può aspettarsi un romance tutto cuori, fiocchetti e amori. Che i miei romance, non sono veri romance ma che, spesso, strizzano l’occhio al noir con avvenimenti traumatici, misteri e drammi. Tuttavia, la scelta della prima persona in “Complicated Love“, credo abbia aiutato molto il lettore a immedesimarsi in Edward (il suo protagonista), cosa che magari non è successa con Melanie (la protagonista de L’Altra Me) poi, ovviamente, questo può dirlo solo chi i romanzi li ha letti ma, ripeto, la scelta della terza mi ha un po’ messa in ansia.

Direte: allora perché non scrivere anche questo in prima persona? Mica te l’ha prescritto il dottore!

Ovviamente no ed è vero quello che dite, ma ritengo che ci sono storie che possono essere scritte in prima e altre no. Questo mio terzo romanzo è così ricco di personaggi a cui è stato assegnato un ruolo importante ai fini della trama che avrei dovuto fare un’infinità di scambi di punti di vista da ubriacare il lettore. Non è quel romanzo in stile “due cuori e una capanna” dove una volta fatto vedere cosa pensa lui e poi cosa pensa lei, hai risolto, no, c’è di più. Ognuno ha un ruolo e, piccolo o grande che sia, ha diritto di essere narrato.

2. Non è ambientato a New York 😂: dopo due storie ambientate nella grande mela e una terza in lavorazione (il seguito di Complicated Love), avevo bisogno di cambiare location per non annoiare il lettore ma, non rilassatevi troppo, potrei sempre ritornare in quella grandiosa città! 😉

Curiosi di sapere la nuova location? Se vi va, provate pure a indovinare. Vi assicuro che, se mi seguite nei vari social, non è così difficile da capire. 😁

Bene, ora vi saluto che mi sono dilungata anche troppo, spero di aver stuzzicato un po’ la vostra curiosità. Vorrei potervi dare una data di uscita ma è ancora troppo presto, sicuramente non prima di novembre/dicembre temo. Si sa, quando si fa tutto da soli, si ha un lavoro fuori casa e una famiglia, il tempo da dedicare alla scrittura si riduce irrimediabilmente, ma appena mi sentirò sicura o, più semplicemente, vedrò la proverbiale luce in fondo al tunnel dell’editing, vi farò sapere. 🥰

Per ora vi saluto e torno a godermi questi ultimi giorni di riposo (solo fisico, perché con la testa sono sempre sul pezzo).

A presto.

Kisses.

Anna Esse ~ Shio ❤️

Ancora uno sforzo…

Se penso alla strada intrapresa in questi ultimi mesi mentre ero impegnata nella stesura del mio terzo romanzo, beh, sicuramente non è stata così bella e lineare come quella in foto. Il percorso di realizzazione attraverso cui ho dato vita a questi personaggi e alla loro storia è stato intenso, difficoltoso e, a volte, devastante. Sono stata spesso sul punto di mandare tutto al diavolo, di gettare la spugna ma poi, con il sostegno della mia persona speciale, ho continuato, stringendo i denti e non fermandomi davanti alla prima difficoltà. “Ce la farai”, mi diceva e aveva ragione.
Il romanzo è ormai al capitolo finale, se mi volto indietro, mi sembra essere passata una vita e, per certi versi è così. Mai come in questo nuovo romanzo ho avvertito il cuore, le ansia, il dolore dei suoi protagonisti mai, come stavolta, ho davvero temuto di non farcela. Ma loro hanno stretto i denti con me, i miei personaggi hanno lottato al mio fianco vivendo una storia che molti troveranno surreale, ma che a me ha dato davvero tanto e spero lascerà qualcosa anche nel cuore di ognuno di voi.
L’ultimo capitolo è iniziato e io sento già la loro mancanza…
Ogni romanzo, ogni storia racchiude in sé i sentimenti, le speranze e i sogni del suo autore e, sicuramente, questo, avrà un posto speciale nel mio cuore…per sempre.
Grazie ragazzi. ❤️

Riflessioni e paure

Ciao, ti capita mai di sentirti bloccato dalla paura, dai mille scrupoli o dagli infiniti rifiuti?

A me ultimamente sì.

E non mi vergogno ad ammetterlo, perché non c’è nulla di male nel mostrare le proprie debolezze.

Sono ancora un piccolo pesciolino in questo oceano di pubblicazione.
Una creatura che sta cercando in tutti i modi di farsi strada, di conquistarsi un posto nel tuo cuore di lettore, ma non è affatto facile…
Mi manca l’intraprendenza e la sfacciataggine (in senso buono ovviamente, non voglio offendere nessuno) di alcuni autori self.
Non sono mai stata una persona carismatica, non ho mai brillato per una qualità o un dono, ma ho sempre cercato di stare al passo con tutta me stessa.

Come ogni autore che ama ciò che ha scritto, desidero solo far conoscere e amare i miei personaggi, i miei mondi, le mie storie ma, ogni volta che devo contattare un blog per presentare il mio lavoro, mi blocco!

Ormai ho perso il conto delle volte che ho scritto e poi cancellato email o messaggi per una richiesta di collaborazione e sai perché?
Non per mancanza di fiducia nei miei romanzi, possono non essere perfetti e, come qualsiasi cosa a questo mondo, possono piacere oppure no… No, ciò che più mi frena è il rifiuto in quanto autrice di “serie B” o C… facciamo Z, anche se non esiste! 

Perché mi è successo troppe volte da quando ho iniziato quest’avventura e sono ormai satura. Ho passato la mia vita a essere guardata con riluttanza a causa del mio aspetto e vedere che questo sta accadendo anche ai miei lavori… Beh, fa male!

Sbaglio?

Cosa ne pensate?

Con affetto.

Anna Esse

In punta di piedi…

È sconvolgente come cambia la tua esistenza in concomitanza con un evento così traumatico come la perdita di una persona molto vicina al tuo cuore.

Da quando mia mamma se n’è andata, è passato già più di un mese, eppure stento ancora a crederci. Ci sono volte in cui, messa in difficoltà dal nuovo tipo di quotidianità, mi scopro a pensare: “forza, che appena torna mamma…”, e lì mi blocco, sorrido e mi rimetto a lavoro.

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Domande e riflessioni

Guardo la felicità su volti estranei
Guardo l’amore fiorire intorno a me
Mentre tutto sembra armonico e perfetto da apparire falso e soffocante, poi…
Ci sono io.
Io e le mie paure.
Io e le mie ansie.
Io e i miei dubbi.
Siamo quello che abbiamo vissuto dicono,
Questo fa di me una persona che ha sofferto molto in passato?
Si.
Fa forse di me una persona che ha chiuso il cuore al prossimo perché timorosa di soffrire ancora e ancora?
Si.
Guardarmi dentro è l’oblio…
Vedo tante me che mi osservano con migliaia di sguardi diversi:
Curiosità, dolore, supplica, speranza, desideri, lacrime, quegli occhi vitrei che mi osservano trasmettono tutto quello che io ho sempre sostenuto e temuto.
Invidio chi ancora riesce a sorridere…
Invidio chi ancora è in grado di amare…
E chi è amato.
Io amo?
Si.
Io sogno nonostante tutto?
Si.
E’ forse questo vivere?
Non saprei, ma di certo il mio cuore batte, il mio corpo cambia e invecchia
E questo, fa di me un essere vivente.
E’ sbagliato amare senza fare di un unico individuo il beneficiario di questo sentimento?
E’ forse sbagliato, amare chi si ha la certezza che non ti ricambi solo per proteggere il proprio cuore da l’ennesima delusione?
E’ forse sbagliato amarti?
A queste domande il silenzio tace la sua risposta,
Il vento urla il suo disappunto,
La pioggia inonda il mio viso pallido e stanco.
Anche questa notte ho disturbato abbastanza la Luna con le mie domande…
Le stelle ammiccano scintillando affettuosamente e il mio cuore trova di nuovo la pace che tanto anelava…
Addio.

[original Shio]

~***~

Ps: Immagine fornita da Google, può essere soggetta a copyright.

Riflessioni…

Vi capita mai di sentirvi vuoti?

Di avere la percezione di essere tranquilla e piena d’idee finché non ti trovi davanti la home del tuo blog e ti accorgi che ti inizia a mancare l’aria, il petto diventa pesante, la mente si svuota ed hai la certezza che, qualsiasi cosa farai, non andrà mai bene. 

Vi capita mai?

Vi capita mai di provare invidia per il talento altrui? Per le loro risorse, la loro intelligenza? Vi capita mai di sentire di non aver trovato ancora una classifica di appartenenza? Che ogni cosa che fate non è mai abbastanza? Vi capita mai di sentirvi incompleti?  Di avere tante idee in testa ed alla fine non concludere mai nulla?

Vi capita mai di pensare che vorreste essere diversi?

Se anche solo una di queste cose ha sfiorato il vostro intimo, come o cosa avete fatto per reagire?

Io lotto contro i mulini al vento dacché ne ho memoria, ricordo le urlate di mia madre che mi vedeva sempre china a disegnare, i disegni strappati in faccia perché erano cose inutili, ricordo le mie estati chiusa in camera a disegnare ed a fantasticare…Ma che fine ha fatto quella bimba caparbia? Quell’adolescente derisa per le sue passioni, ma che riusciva comunque a camminare a testa alta…quella donna che lottava contro l’ignoranza è mi bollava come ritardata a causa dei miei gusti così diversi dagli altri? Dov’è? Dove sono? In quale frammento del mio cuore cosparso nel modo è finita?

Drawlloween #13 “Phobias”

Finalmente un tema su cui mi è concesso scherzarci un pò su xD
Ognuno di noi cela delle fobie nel proprio cuore e queste non sempre sono note a tutti.
Il tema del Drawlloween di oggi è:

“Phobias
ossia
Fobie”

il mondo di shioren

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Con questo disegno, ho voluto rappresentare in modo molto ironico, una delle tante probabili fobie, quella per i gatti! Ma ce ne sono migliaia: quella per i topi, i ragni, scarafaggi… io ad esempio ho una fobia semi controllata (nel senso che difficilmente perdo il controllo, ma comunque mi fanno schifo u.u) per gli insetti in generale…non li sopporto!! ç___ç
E voi? Avete qualche fobia di cui vi va di parlarne? 😉
Al prossimo Drawlloween.

Ciao 😀

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