Segnalazione librosa!Pronti a tornare a Parigi?

Buongiorno a tutti amici!

Stamani iniziamo la giornata con una bella segnalazione librosa: siete pronti a tornare a Parigi?

Siete pronti per un nuovo caso di Renard e Tourte?

Yannick Roch tornare con una nuova indagine dei due famosi e abili detective parigini edita da Les Flâneurs Edizioni.

Correte a leggere l’articolo qui sotto!

Buona lettura.

Shio ❤️

Ciao amici! Eh sì, avete letto bene: il mio nuovo romanzo sarà disponibile a breve in versione cartacea e in e-book! Ma lasciate che vi racconto tutto… Fonte: “Paris at Night” by x-horizon, su DeviantArt Se siete dei lettori regolari di questo blog, saprete sicuramente che il mio primo romanzo “Il Maestro dei morti” è […]

Pronti a tornare a Parigi? Ecco il mio nuovo romanzo!
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Il maestro dei morti di Yannick Roch


Ciao a tutti, amici e buon lunedì!
Oggi vi parlo di un romanzo che esce un po’ dai miei soliti canoni.
Più o meno a metà febbraio, sono stata contattata dall’autore che mi ha proposto il suo romanzo per una recensione. Come ben sapete, difficilmente faccio recensioni su richiesta, perché ho tempistiche molto lunghe e, quando leggo, preferisco farlo puntando su titoli che desideravo davvero approfondire e non su altri che mi vengono chiesti/imposti, ma Yannick non solo è stato di un’educato disarmante e ha accettato di invecchiare a causa dei miei tempi lunghi, ma ha due caratteristiche che mi hanno fatto subito tentennare verso un sì: è francese e il suo romanzo è ambientato a Parigi, città che amo.
Con queste premesse un po’, se vogliamo dire, infantili. Sono entrata nel mondo degli investigatori Renard e Tortue in una misteriosa Parigi del 1933, ma prima, la sinossi:
Settembre 1933. Mentre nell’alta borghesia della Ville Lumière esplode la moda degli spettacoli di magia dell’enigmatico Monsieur Larnac, la scomparsa improvvisa di madame Géraldine getta la famiglia Lathune nella disperazione. La polizia annaspa, finché l’intervento di due investigatori privati – lo stravagante Renard e il più posato Tortue – non riesce a districare la fitta trama tessuta dalle menti criminali che si nascondo dietro le facciate maestose dei palazzi parigini. Fra cervellotiche sciarade e incursioni nell’occultismo, Il Maestro dei morti offre al lettore il gusto classico del romanzo poliziesco e una riflessione sulle inquietudini che si annidano nell’animo umano.

Dati:
Titolo: Il maestro dei morti
Autore: Yannick Roch
Genere: Giallo storico/Mistery
Edito: Les Flâneurs Edizioni 
Data di pubblicazione: 25 agosto 2019
Numero pagine: 118

Impressioni personali:
Come già detto su, non è un genere di romanzo che solitamente cerco. Non sono mai stata molto attratta da gialli o romanzi polizieschi e, anche se in passato qualcosina ho letto, come ad esempio Sherlock Holmes (restando nel genere gialli storici), sostanzialmente negli ultimi anni, ho letto molti autori asiatici, pochissimi italiani e qualcosina di americano. Questa mia piccola mancanza non mi permette di avere un termine di paragone ma posso dirvi fin da subito che la storia mi ha preso.
Si parte da un’indagine su una misteriosa scomparsa di una nobildonna dell’alta società. Agli inizi si ipotizza addirittura una scomparsa volontaria ma poi, attraverso indagini, enigmi e metodi a volte ai limite della legge, si scoperchierà un vaso di Pandora che ingoierà l’intera borghesia francese facendola tremare fin nelle fondamenta.

La storia è avvincente. I due detective sono così naturali nei loro atteggiamenti che, in più occasioni, ho avuto l’impressione di essere seduta con loro nello studio a sorseggiare un tè o a scrutare la mappa cittadina alla ricerca di indizi.
Molto intricante l’enigma che porta alla soluzione del caso e i rapporti personali tra i vari componenti.
Adorabili e dovute sono anche le note a bordo pagina per chi non conosce Parigi e, soprattutto, i costumi e le usanze della città negli anni 30.
Il romanzo è scritto in terza persona, la narrazione è scorrevole e solo in pochissimi passaggi, si perde il “punto di vista” del narratore che, però non toglie pathos e significato a un libro che vale sicuramente la pena di leggere, sia per le atmosfere, sia per la storia intricata e avvincente. Yannick, con la sua narrazione è riuscito a portarmi davvero indietro nel tempo, avete presente quando guardate una serie storica e gli atteggiamenti, i modi di fare, tutto ti fa rivivere quel determinato periodo? Ecco, questo avviene anche nel romanzo di Yannick Roch: “Il maestro dei morti“. Soprattutto quando racconta delle strade di Parigi o in quelle scene in cui i due investigatori si trovano soli nel loro studio a consultarsi, è come entrare in una piccola capsula del tempo e apparire accanto a loro, in una Parigi umida e cupa del 1933.

Consigliato.

PS: potete trovare il romanzo online su tutti gli app store, fateci un pensierino. 😉

Shio ❤

Notre-Dame

Come spesso ho detto in questo blog, io sono molto legata a Parigi e ieri quello che è successo mi ha scosso profondamente. Ero scioccata e incredula come tantissime persone. Mi chiedevo chi avesse mai potuto compiere un atto così vile e barbaro nei confronti di un pezzo di storia… un pezzo di cuore non solo francese, ma mondiale. Purtroppo queste mie domande non hanno ancora una risposta e non entro in merito, sono cose che non mi competono.

Ho visitato Parigi diverse volte e sono stata a Notre-Dame almeno 3 volte e, in una in particolare, salii fino alla sala delle grandi campane e ammetto che l’emozione fu immensa. Ero così estasiata da cancellare la fatica si aver salito tutti quei gradini, perché a me Parigi faceva questo effetto: non c’era fatica o rampe di scale che mi demotivavano quando su trattava di girare per quella magica città. Si, perché lei è stata la mia prima metà quando sono riuscita a fare un viaggio da sola. Parigi ha rappresentato il mio nido d’amore, la mia libertà…la mia felicità.

Ognuno di noi ha visto in quelle immagini qualcosa. Io ho pensato istintivamente all’incendio che ha devastato il Duomo di Torino nel 1997, dove la Sacra Sindone fu salvata per miracolo da un gruppo di pompieri che restano i veri eroi in queste tragedie/calamità e non smetterò mai di ringraziarli dal profondo del cuore per quello che fanno ogni giorno per il nostro bene. Ognuno di noi… ha un suo pensiero a riguardo di quello che è successo, ma ieri, alcuni commenti sui social mi hanno davvero fatto saltare i nervi. Sono sempre stata dell’idea che c’è del buono in ognuno di noi…ma purtroppo, sempre più spesso, mi rendo conto che il genere umano è sempre più ipocrita, meschino, subdolo… Tralasciando quelli che commentavano manco fossero degli esperti d’arte dicendo praticamente che, essendo crollata la parte più recente, non era poi così grave… mah. Oppure coloro che asserivano un semplice: non me ne frega niente… ma quelli che gioivano e inveivano contro il giornale satirico diventanto ormai famoso per colpa dell’attentato terroristico? Anche perché, siamo onesti, chi lo conosceva prima di quel fatto?

Gente che vedeva in quel rogo il segno di una vendetta per quello che Charlie Hebdo aveva pubblicato dopo i terremoti di Amatrice o il crollo del ponte Morandi…ma stiamo scherzando? Ma che cosa avete al posto del cuore???

Gente che criticava persone come me che seguivano gli avvenimenti col cuore in gola, dicendo che quel tipo di reazione si doveva avere davanti a un barbone e non a un edificio che brucia…

Ma queste persone ce l’hanno la sensibilità? Sanno cos’è l’amore e l’empatia? O forse sono così ignoranti da non comprendere la bellezza e l’importanza di edifici come Notre-Dame?

È bello parlare così per farsi fighi sui social.

È facile giudicare, riempirsi la bocca di tante belle parolone, ma poi nello specifico queste persone cosa fanno? Volontariato? Carità? Ci credo poco. Chi parla in quel modo ha il cuore così arido da non riconoscere neanche il proprio riflesso davanti a uno specchio! Sono il peggio del peggio. Non è necessario essere religiosi o credenti per comprendere che quello che si è consumata ieri è stata una tragedia da ogni punto di vista.

A me si è spezzato il cuore esattamente come in qualsiasi altro evento traumatico avvenuto in questi ultimi decenni. Il mio primo pensiero è stato chiedere a chi mi aveva dato la notizia, se ci fossero vittime, perché sono conscia di quante migliaia di persone, ogni giorno, visitano la cattedrale…ma poi è rimasto lo strazio di assistere impotente a un pezzo di cuore che andava in cenere.

Ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione esattamente come ora sto facendo io, ma leggere di tanta cattiveria, superficialità, ipocrisia, odio, stoltezza… mi fa sempre più vergognare di appartenere al genere umano. La creatura più intelligente del pianeta, dicono… scusatemi ma, soprattutto in questi casi, ho dei seri dubbi.

Notre-Dame non è ancora al sicuro al 100%, ora è in attesa di una revisione per pericolo crolli: speriamo bene.

Shio

One Day

ghirigori

one-day1

ghirigoriCiao a tutti, oggi vi parlo di un film che ho visto l’altra sera e che mi ha emozionata e coccolata dalla prima all’ultima scena.
“One Day” di Lone Scherfig è tratto dal romanzo “Un giorno” di David Nicholls e parla di una storia di amore/amicizia nata nel 1988 a Edimburgo tra due ex compagni di college e che si protrae per quasi 30 anni tra alti e bassi il tutto segnato attraverso un giorno specifico: Il 15 luglio.

Elmismoda Continua a leggere

Stralci dal passato

Ciao a tutti amici miei,

Stamattina, prima di uscire di ccasa ho cercato di dare un senso al buco nero che è la mia borsetta…borsetta…borsona!! Insomma quella cosa lì e mi sono imbattuta in una tessera del Starbuck che, come tutti sapete, non esiste in Italia e, difatti, quella tesserina è di uno Starbucks parigino.

Penserete: E qual è il problema?

Non c’è in effetti, se non fosse che io non vedo Parigi da 3 anni e non avevo mai visto prima quel tagliando. XD

Ogni tanto, il microcosmo all’interno della mia borsa, restituisce le sue vittime in modo puramente casuale! 😂

Chissà se, prima o poi, ritroverò anche qualche banconota xD

Buona giornata!

Shio ❤

Innocent

Ciao amici come state? Tutto bene? Spero di si ^_^
Stasera vi parlo di un manga di rara bellezza grafica. Le sue scene sono forti e di grande impatto, la storia è  come un pugno in pieno volto ma,  ai più sensibili alla bellezza ed alla storia in generale non potrà non piacere, sto parlando di

“Innocent”

di Shin’Ichi Sakamoto.

il mondo di shioren

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L’Estate sta finendo, Tag.

Ciao a tutti, fresca fresca di nomina, ho deciso di rispondere subito a questo tag, anche perché vi immaginate se scrivo dell’estate a dicembre? x°D
Bene bene, per prima cosa ringrazio la carissima Laura per avermi nominata ed ora passo ad illustrarvi le regole:
il mondo di shioren-Citare il blogger che l’ha creato che é: I discorsi dell’ascensore .
– Utilizzare l’immagine del tag.
– Rispondere alle domande possibilmente accompagnando le risposte con delle immagini
– Aggiungere una tua domanda e togliere quella che ti piace di meno ( solo se avete voglia )
– Taggare 5 utenti (se vi va)

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I posti che… TAG!

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Ed è finalmente ora di un nuovo Tag, anche se sinceramente non ho girato così tanto per il mondo/nazione/paese/borgo da avere chissà quale scelta, ma ci proverò lo stesso 😉
Bene in primis, come sempre, le regole!

ALLORA:

“Riportare la foto del TAG
Citare l’ideatore del TAG Neogrigio
Ringraziare il blogger che vi ha nominato: La Corte.
Rispondere alle domande
Nominare 10 blog amici, soprattutto chi ama viaggiare, e avvisarli sulla loro bacheca, o comunque sincerarsi che abbiano ricevuto la nomination
Aggiungere tra i TAG “ I posti che TAG”
Inoltrare le vostre risposte al creatore del TAG (sempre Neogrigio) , nominandolo come undicesimo o inoltrandoglielo per altra via.  (dovrebe arrivare il pingback)
Ecco le dieci domande a cui rispondere”.

LE MIE SCELTE:

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Un giorno al Lucca comics…

Ciao a tutti, ieri, venerdì 30 ottobre sono stata ad una delle manifestazioni più importanti per quanto riguarda il mondo degli anime/manga/games. Penso che bene o male, abbiate tutti sentito parlare della fiera di Lucca, no?

Ebbene, il mio non sarà un reportage come tanti, io vi dirò la “mia” unica e cruda esperienza, perché inutile girarci intorno, ormai da anni, il Lucca comics è una cozzaglia di gente che va li non tanto perché appassionata, ma per mettersi in mostra, ma non solo!

Nei miei quasi 20 anni di appassionata, sono stata in diverse fiere sia in Italia che all’estero. Ho visto quella di Roma, quella di Milano, quella di Parigi… insomma, ne ho girate alcune delle più famose e devo dire che nessuna, mi provoca il ribrezzo che provo a Lucca, nessuna!!

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