Belle, di Mamoru Hosoda.

Ciao a tutti, pronti per conoscere l’ultimo film d’animazione del talentuoso Mamoru Hosoda, uscito un anno fa?

Iniziamo come sempre dalla trama e qualche premessa: prima di scrivere questa recensione, e dopo aver visto il lungometraggio, ho preferito leggere anche il romanzo, perché avevo la netta sensazione che mancasse qualcosa.
Cosa?
Difficile a dirlo…
Ci sarò riuscita a capirlo?
Per saperlo, dovrete arrivare alla fine di questa modesta recensione! 😉
Eccovi la trama in breve presa dal web: Suzu è una diciassettenne che vive nella prefettura di Kōchi insieme al padre dopo aver perso la madre da bimba. Un dolore che ancora non riesce ad accettare e metabolizzare, che non le permette di essere felice e di coltivare le sue passioni: la musica e il canto, conosciute proprio grazie alla madre.

Impressioni personali:

Belle è senz’altro ispirato al mondo di Belle de La bella e la bestia, con un alta strizzata d’occhio al famoso lungometraggio Disney, ma in cosa invece si differenziano?

Prima di scrivere questo post e non essendo rimasta completamente soddisfatta dalla visione della pellicola, ho anche letto il romanzo che potete trovare in fumetteria, edito da Planet Manga. Tuttavia, guardando questo film dall’indiscutibile impatto visivo, ho avuto la sensazione che sia stata aggiunta un po’ troppa carne al fuoco col risultato che si ha la sensazione di essersi smarriti qualche dettaglio di trama durante la visione, ed è stato un po’ deludente scoprire che non è stato affatto così. Dopo la lettura del romanzo, ho provato un senso di rassegnazione: era davvero così! Non c’era un’altra risposta, non c’era una censura, un taglio di scena per esigenze d’animazione, quello che veniva mostrato nel film corrispondeva semplicemente all’idea con cui era stata creata la storia.

Premetto…

Con questo non sto dicendo che il film sia brutto, anzi, in alcune scene ho avuto la pelle d’oca!

Sicuramente il romanzo avrebbe bisogno di un nuovo editing, aveva degli errori di battitura davvero imbarazzanti, ma lì non è colpa dell’autore ma della CE che distribuisce e stampa il prodotto. Ma la storia di per sé non è brutta, ha solo tanta roba tutta insieme.

Per farvi capire, in Belle troverete: discriminazione nei confronti di chi è diverso, isolamento, problemi adolescenziali, lutto, conflitti famigliari, violenze domestiche, ecc ecc… davvero troppa carne al fuoco che a lungo andare confondono e basta. Senza sembrare che voglia peccare di presunzione, ritengo che il sensei Hosoda avrebbe dovuto concentrarsi su soli due o tre punti salienti, soprattutto se poi il minestrone che n’è uscito, lascia un senso di vuoto.

Del sensei ho visto tutto quello che ha scritto e diretto, e devo ammettere che negli ultimi anni il suo senso di confusione nelle trame è aumentato.

Se consiglio questo film d’animazione?

Sì, sicuramente sì, perché vale già solo da un punto di vista visivo e musicale.

Le scene riempiono gli occhi, è appagante e bello da vedere, poteva essere fatto decisamente meglio, ma questo rimane un mio piccolo pensiero personale che non toglie nulla alla bravura del sensei (non oserei mai) o al suo duro lavoro.

Ps: In alcuni momenti mi ha ricordato Summer Wars, film che ho amato ♥ e che è sempre di Mamoru Hosoda.

A volte penso sia io a essere cambiata, o i miei gusti… lascio il giudizio finale a voi. Se vi capiterà di vederlo, fatemi sapere, mi raccomando! 🙂 ♥

Per chi fosse curioso, eccovi il Trailer:

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Miyo – Un amore felino.

Buona domenica amici, come state?
Spero tutto bene. Io non mi lamento, è ricominciata la solita routine e si ritorna a districarsi tra le varie incombenze della vita: un virus intestinale di lì… un po’ di sano mobbing di là… insomma, il solito, dai! 😂Ma non parliamo delle solite, tristi, sfighettine, oggi parliamo di anime, anzi, di film d’animazione!

Miyo un amore felino è un film del 2020 disponibile su Netflix e narra le vicende della giovane Miyo, divisa a metà tra i sentimenti che porta nel cuore e la maschera che è costretta quotidianamente a indossare davanti alla sua famiglia e a scuola.

Affascinante tema quello delle maschere, non trovate?

Quanti di noi sono spesso costretti a fare buon viso a cattivo gioco?

Quanti si ritrovano spesso a dover sorridere mentre dentro stanno andando in pezzi?

Ecco, questo è ciò che sta accadendo alla nostra protagonista, ma prima di tutto, eccovi il trailer del film. 😊

Cosa ne penso…

Il film risulta da subito gradevole anche grazie a una splendida animazione con coloro molto vividi a cui ormai gli anime di nuova generazione ci stanno abituando. La storia poi era davvero graziosa e mi sono ritrovata a simpatizzare molto con Miyo e il suo smarrimento interiore, stesso discorso vale per Hinode, ambedue si portano dentro un tipo di sofferenza che ho provato e che ho percepito molto vivida. La parte che un po’ mi ha smontata è stata quella nella città dei gatti… troppo lunga.

***ATTENZIONE SPOILER***
La lotta per liberare Miyo dalla maledizione del gatto è stata davvero troppo allungata appesantendo di molto la parte finale del film, si poteva ridurre il tutto a cinque minuti, dieci, di film e invece a me è sembrata durasse ore, soprattutto se si pensa al modo in cui è stato poi sconfitto lo spirito “cattivo” del gatto, davvero molto semplificato e pertanto risolvibile in molto meno tempo, ma si sa, sono scelte da parte del regista o dell’autore e vanno rispettate. ^_^
***FINE SPOILER***

Tornando alla parte leggibile della recensione, mi sento comunque di consigliare questa pellicola che in un’ora e quaranta circa, riuscirà a catapultarvi nel cuore di due adolescenti spaccati a metà tra i sogni che custodiscono nel cuore e i desideri e l’egoismo degli adulti che gli stanno intorno e che ahimè spesso non coincidono. Miyo – Un amore felino è una storia dolce, ma folle al tempo stesso. Delicata ma anche per certi versi violenta, psicologicamente violenta, che potrebbe indurre anche a diverse riflessioni soprattutto far interrogare lo spettatore su quanto può celarsi dietro un sorriso. Sì, noi adulti spesso lo sappiamo perché l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, ma non riusciamo a vederlo negli altri perché troppo concentrati sui nostri problemi e poi, nessuno bada all’umore di un’adolescente perché notoriamente instabile: “E’ l’età”, non si dice forse così? Io sono stata spesso vittima di questa frase e della mancanza di empatia dimostrata dal mondo che mi circonda, per cui ho subito legato con la piccola Miyo e il vuoto che si portava dentro.

Consigliato ♥


Segnalazione “Animosa”

Ciao a tutti e buon inizio di settimana!
Anche se non ho ancora la certezza che quello che sto per scrivere, uscirà anche per la piattaforma Netflix Italia, non posso non segnalarvi una delle serie d’animazione che più ho amato negli ultimi dieci anni e per il quale provo un affetto smisurato: Tiger & Bunny“!

Segnatevelo sul calendario: venerdì 8 aprile, la seconda stagione di Tiger & Bunny sarà in chiaro su Netflix!

Cosa cosa? Non avete visto questa serie e non sapete come recuperare la prima stagione?

Netflix ha anche la prima, per cui, se avete l’abbonamento, siete a cavallo! 😉

Per farvi un’idea sulla storia, vi invito a leggere la mia recensione al manga scritta ormai una vita fa e che potete recuperare cliccando su “Tiger & Bunny recensione“.

E con questo è tutto, ricordate, l’8 aprile gli eroi torneranno a far danni (solo uno in verità 😂) nel tentativo di salvare il mondo! ♥

Eccovi il trailer, io non vedo l’ora!

Citazione #53

Noi siamo tutti diversi per razza, per valore, per nascita, per educazione

ma proprio conoscendo e confrontandosi con ciò che non conosciamo che è davvero possibile ottenere qualcosa”.

(prof. Nakajima – Silver spoon)

Word Bubble Up Like Soda Pop.

Buongiorno amici, come state?
Spero bene.
Qui piove da giorni e ormai, io è l’umidità, abbiano iniziato una relazione seria e duratura. 🤣
Ma meglio non parlare della sottoscritta e dei suoi disagi, anzi, parliamo solo dei disagi, sì, ma quelli belli, che danno dipendenza: gli anime! E, nello specifico, di questo graziosissimo film del 2020 della Flying Dog e distribuito qui in Italia dalla piattaforma Netflix, anche se spero vivamente, ne esca il dvd perché è troppo carino!! Il titolo, poi, è letteralmente tutto un programma, soprattutto se si è capre come me in inglese ma, in questo, il copia/incolla fa miracoli!

Words Bubble Up Like Soda Pop” diretto da Kyohei Ishiguro su sceneggiatura di Dai Sato, è quel genere di film d’animazione che ti colpiscono per la loro simpatia e dolcezza, entrandoti lentamente nel cuore.

La storia: I protagonisti sono due giovani: Cherry e Smile.
Cherry è un ragazzo introverso e terribilmente timido. Ha difficoltà a esprimersi a voce alta e, per questo, indossa sempre delle cuffie affinché la gente desista dal rivolgergli la parola. L’unico modo in cui Cherry riesce a esprimersi al meglio è attraverso gli Haiku (una forma di composizione poetica giapponese composta da tre versi).
Smile è l’idolo dei social! Le sue dirette sono molto seguite e, nella piccola città dov’è ambientata la storia, è molto conosciuta soprattutto tra i giovani ma, anche la solare Smile nasconde un piccolo segreto: ha i denti da coniglio che cela dietro una mascherina chirurgica che le permette di nascondere il sorriso, messo ancora più in evidenza dall’apparecchio, al mondo. I due giovani, dopo uno scontro/incontro, simpatizzeranno fino a lavorare insieme in una struttura che si occupa di anziani dove, Cherry sta sostituendo la madre. Quel centro anziani è frequentato da un uomo che ha perso qualcosa, qualcosa di molto importante per lui e, da quel momento, la storia si tingerà dei colori nostalgici e di un lontano passato…

Qui mi fermo. La trama di Netflix non diceva granché e non ci sono molte notizie in giro sul film ma spero di aver stuzzicato la vostra curiosità. Purtroppo, come detto prima, è solo sulla piattaforma Netflix e questo è un vero peccato. 😔

Cosa ne penso?

La prima cosa che sicuramente salta all’occhio sono i colori molto brillanti e, l’animazione molto dinamica e, in rarissimi casi, confusionaria ma solo e, soprattutto, nella scena dell’inseguimento sullo skateboard che è quasi all’inizio del film, per il resto, questa pellicola è adorabile!

La storia è super carina e molto attuale, una sorta di scontro tra due generazioni: il lato social di Smile vs il lato conservatore di Cherry e dei suoi haiku che, come detto su, è un tipo di composizione poetica breve formate da pochi versi, un arte molto diffusa in Giappone.

Non mancheranno i momenti divertenti e quelli molto commoventi, non vi nascondo che ho davvero adorato questa storia, sia per i protagonisti perfetti nelle loro imperfezioni, sia per il significato di fondo.

Consigliato a chi ama gli shojo, le commedie romantiche e quei film con un pizzico di avventura metropolitana, fatta di ricerche, corse a perdifiato e tanto, tanto amore inteso come un qualcosa di poco definito, una positività che ti porta a sorridere e a pensare: sarebbe così bello se il mondo fosse davvero così dolce. 🥺❤️

Ho provato a cercare il trailer, ma l’ho trovato solo in giapponese con sottotitoli in inglese. 😔 E ho preferito lasciar perdere.

Se siete amanti di manga e anime e avete Netflix, provate a darci un’occhiata, e poi fatemi sapere. 😉

Alla prossima.

Shio.

Segnalazione mangosa: aprile, mese di grandi ritorni!

Buongiorno a tutti, come state amici belli?
Spero tutto bene. ^_^
Oggi, torno un po’ nel seminato e, nello specifico, a parlarvi di manga anzi, di “segnalazioni mangose”! Sì perché come ormai da anni, le case editrici italiane stanno facendo affidamento sulle varie ristampe di grandi titoli da abbinare ad altri un po’ meno famosi o d’impatto.
Sinceramente a volte guardo queste ristampe/riedizioni di traverso, perché mi sembra sempre di riscaldare la minestra, ma la spiegazione più ovvia e logica è che le altre edizioni sono troppo vecchie e in fase di esaurimento o, ancora più semplicemente, in Giappone sono uscite nuove edizioni e, di conseguenza, vengono riproposte… ma passiamo a vedere cosa bolle nelle pentole editoriali di due delle principali case editrici italiane nel settore: Planet manga e Star Comics.

PLANET MANGA:

*Fullmetal Alchemist – Ultimated deluxe edition.

Tornano i fratelli più famosi del mondo degli anime e manga con una nuova versione riveduta e corretta del manga in maxi volumi da 280 pagine.
Trama presa da wikipedia: La storia segue i giovani alchimisti Edward e Alphonse Elric, due fratelli in viaggio per la nazione di Amestris alla ricerca della leggendaria pietra filosofale con lo scopo di riottenere i loro corpi originari persi in una trasmutazione umana finita male. Durante il loro viaggio scopriranno un piano orchestrato da sette esseri chiamati homunculus che potrebbe distruggere il Paese se non fermati in tempo.
Gli albi saranno in formato 15×21 cm.
Numero pag.: varia tra le 270 e le 280 pp.
Costo: € 12 cad.
Numero totale della collana: 18 volumetti.
Periodicità: Mensile.

STAR COMICS:

*Shaman king – Final edition.

Disponibile già da fine marzo, questa ultima versione del manga è proposto con una doppia sovracoperta.
Pronti per il ritorno di uno dei più grandi sciamani?
Trama presa da wikipedia: Yoh Asakura è il discendente di un’antichissima famiglia di sciamani. Fin da piccolo è in grado di vedere gli spiriti e, anziché ignorarli o essere spaventato da loro, tende sempre a farci amicizia. Il suo desiderio più grande è vivere in tranquillità.
Albi in formato: 11.5 x 17.5 cm.
Numero pag.: varia tra le 170 e le 210 circa.
Costo: € 5.90 cad.
Numero totale della collana: ignoto, ma le vecchie edizioni erano di 32 volumetti come quella giapponese.
Periodicità: Mensile.

*Mars – new edition.

Dopo anni, tanti anni, dalla sua prima pubblicazione, ecco ritornare la bravissima Fuyumi Soryo (autrice che amo e di cui vi ho parlato in questo articolo –> CLICCA QUI) con uno dei manga che l’hanno resa famosa in tutto il mondo e, sicuramente, qui in Italia: MARS, appunto.
Trama tratta dal sito della Star comics:  Kira Aso è una ragazza timida e tende a isolarsi dal mondo che la circonda, mentre Rei Kashino è un ragazzo che vive senza regole, seguendo l’impulso del momento. Queste due anime, attirate dal dio della guerra Mars, s’incontrano e iniziano a emergere dalle tenebre della propria solitudine, avanzando verso una nuova luce…
Albi formato: 12.4 x 18 cm.
Numero pag.: 384 circa.
Costo: € 8 cad.
Numero totale della collana: 8 volumi.
Periodicità: Mensile (?)

Queste sono solo le ristampe annunciate poi, come quasi ogni mese, ci sono le novità.
Buona giornata e buona lettura.

Shio ❤

Emozioni & Anime

Ciao a tutti, come state?
Spero tutto bene.
Vi capita mai di svegliarvi con la voglia di ascoltare una determinata canzone? A me sì, ogni tanto capita e, proprio ieri, mi sono svegliata con la voglia di ascoltare una canzone tratta da un anime che ho guardato tantissimi anni fa sottotitolato e che mi aveva commossa: “Angel Beats”.

So che a molti di voi questo titolo dice ben poco, me ne rendo conto, ma grazie a questa “particolare voglia” è nata l’idea di questo post: Anime ed Emozioni, un connubio quasi perfetto per i cultori del genere ma, esattamente come può succedere con un film, un libro o una canzone, le sensazioni che queste tre cose possono infonderci cambiano da individuo a individuo.

Stilare una vera classifica degli anime (cartoni animati giapponesi) più commoventi in base al mio gusto personale, penso sia impossibile, ma mi piacerebbe condividere con voi, alcuni dei titoli che più mi hanno fatto piangere e vedere se, tra voi, c’è qualche “fanatico” del genere come la sottoscritta.

Pronti?

Ripeto e voglio che sia chiaro: non è una classifica e mi sono data un limite di soli 5 titoli, ma ce ne sono molti, tanti di più…. per cui, metterò i primi cinque che mi saltano alla mente e poi, magari, potremmo commentarli insieme: non vedo l’ora!

Angel Beats

Angel Beats, ovviamente, non posso non iniziare da lui.
Serie del 2009, composta da 13 episodi. Un gruppo di studenti si ritrovano in una scuola situata in una sorta di purgatorio dove dovranno imparare a rinunciare ai loro ricordi della precedente vita terrena per potersi infine reincarnarsi. Sembra deprimente, ma vi assicuro che questo è uno di quegli anime dove ridi e piangi con così tanta frequenza che, alla fine, non capisci più nulla!! X°D
Non esiste una versione italiana di questo anime, difatti, io lo guardai grazie ai fansub ormai praticamente estinti in Italia grazie ai servizi di paytv e alla caccia alle streghe effettuata negli ultimi anni…

Maquia

Maquia. Vi ricordate? Ve ne ho parlato poco fa.
Il dolore e il peso dell’eternità.
Maquia, film del 2018, disponibile in doppiato in italiano (evviva) e, se non erro, sia su Netflix, sia su Amazon Prime Video. Io acquistai il dvd, per cui non sono certa della disponibilità del titolo in queste due piattaforme.

Puella magi Madoka magica

Puella Magi Madoka Magica (la serie). Ci tengo a precisare, la serie per non confondervi col la saga di film che, fino a un certo punto erano anche carini, ma poi.. con l’ultimo, avrei dato fuoco al televisore! -_-
Innovativo, struggente, commovente, Madoka Magica è sostanzialmente il lato oscuro del genere “majokko” che tanto andava di moda negli anni 70/80 e 90. Qualche titolo? “Bia e la sfida della magia”, “I bon bon magici di Lilly”, “Lo specchietto magico di Stilly”, “Creamy”, “Magical Emy” ecc ecc…
La serie animata è composta da 12 episodi distribuiti anche per il circuito italiano.

Ano Hana

Ano Hana, serie del 2011, trasmessa anche qui in Italia da rai 4. E’ composta da 11 episodi e narra le vicende di un gruppo di ex amici d’infanzia intenti a realizzare il desiderio della loro amica morta diversi anni prima e poterle permetterle, così, di raggiungere il paradiso.

Una tomba per le lucciole. Film d’animazione dello Studio Ghibli del 1988. Scritto e diretto da Isao Takahata, narra la triste vicenda di due fratelli che si ritrovano loro malgrado ad affrontare il dramma dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e a toccare con mano, il dolore della guerra e la sofferenza della fame.

Una tomba per le lucciole

Questi sono solo cinque di una lunghissima lista di titoli che, nel bene o nel male, hanno lasciato una piccola cicatrice nel mio cuore. Non è una cosa negativa, si, sono tutte storie che hanno a che fare con situazioni tristi o disperate ma, come sostengo da sempre, anche dagli anime c’è da imparare e vedere questo genere di pellicole arricchisce tra le lacrime. Sono storie che meritano di essere narrate e ascoltate, che vanno amate e ricordate, perché sono piccoli frammenti di cuore.
Ora che ho concluso, mi rendo conto che man mano mi stanno venendo in mente davvero tantissimi titoli, aiuto!! Ma magari chissà, tra i vostri commenti, ne ritroverò qualcuno. 😉

Spero di aver stuzzicato il vostro interesse.
Buona giornata.

Shio ❤

Ps: Ecco la canzone che ha dato origine a tutto questo: “Ichiban no takaramono”.

Voglio mangiare il tuo pancreas. (anime)

il mondo di shioren

 

Ciao a tutti! E rieccomi a parlare di questa storia dal titolo inquietante, ma dal significato intenso… ovviamente, se si conosce la storia, appunto.

Tempo fa, in questo articolo “Voglio mangiare il tuo pancreas – manga“, vi avevo parlato del manga e delle mie emozioni/perplessità a riguardo, ripromettendomi di riprendere in mano l’argomento, non appena fossi riuscita a vedere la versione cinematografica e quindi, eccomi qui. ❤️

 

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La forma della voce

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Ciao, eccomi di nuovo qui per parlarvi di un film d’animazione molto interessante dal mio punto di vista, “La forma della voce” di Nakao Yamada.

Molto tempo fa, se vi ricordate, ma vi rinfresco io la memoria riproponendovi l’articolo che potete rileggere cliccando QUI, vi parlai di una miniserie manga dal titolo “A silent voice“. Ebbene, “La forma della voce” è il suo adattamento cinematografico.
Non credo sia stato facile racchiudere in poco meno di 2 ore, 7 volumetti di manga, ma devo ammettere che il risultato ottenuto e molto coinvolgente e particolare.

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