Influenza inversa

Ho deciso di ribattezzarla così: influenza inversa. Perché? Perché anziché alzare la temperatura corporea, la abbassa, così sono diventata a tutti gli effetti un essere a sangue freddo, un Visitors con una temperatura media corporea di 34,5… (domenica mattina era 34,1) Non so voi, ma io dico che non è normale! 😅

In più, a questo, si è aggiunto il fatto che non posso assolutamente assentarmi da lavoro, ma questa condizione fisicamente porta una debolezza abnorme oltre al timore di svenimenti. 😖

Insomma, questo 2023 continua a non darmi tregua e non riesco neanche a stare al pc per scrivere o leggere qualcosa ,per cui sono bloccata.

Spero questa condizione passi presto, per ora vi abbraccio e vi saluto.

Kiss kiss

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“L’emporio dei piccoli miracoli”, di Keigo Higashino.

Ciao a tutti, è tanto che non vi parlo delle mie letture, in questi mesi ne ho fatte alcune, ma alla fine vuoi per impegni, vuoi per altro, non riesco mai a dedicare un po’ di tempo per scrivere quattro righe, ma oggi il tempo voglio trovarlo, perché questo romanzo è troppo, troppo carino per non essere omaggiato e letto.

L’emporio dei piccoli miracoli è il quarto libro che leggo di Keigo Higashino, dopo “La seconda vita di Naoko”, “Il mistero del lago” e “La colpa”, eccomi di nuovo qui a raccontarvi di questo talentuoso scrittore nipponico e della sua magia.

Questa non è una storia facile da raccontare a parole, è così perfettamente intrecciata e ogni personaggio e situazione, è così ben incastrata con altre, che non si può non parlare di una storia, senza rischiare uno spoiler, perché è di storie che si tratta. L’Emporio dei piccoli miracoli, racconta tante piccole storie, una per capitolo, che unite tra loro, ne creano una ancora più unica e meravigliosa.

Tutto inizia con un gruppo di tre ladruncoli in fuga dopo il misfatto. Mentre sono alla ricerca di un rifugio dove trascorrere la notte, si imbattono nel vecchio emporio di quartiere, ormai abbandonato da anni. Qui i tre discutono sul da farsi, e proprio quando si stavano sistemando per la notte, ecco che sentono recapitare della posta, introdotta direttamente nel negozio attraverso la la buca delle lettere situata nella saracinesca. I giovani avevano scoperto del particolare passatempo dell’ex proprietario del negozio attraverso una rivista dell’epoca, secondo cui, il signor Namiya, l’anziano titolare dell’emporio, aveva intrapreso un’attività di consulenza in forma anonima che consisteva nel recapitare una missiva nella buca per la posta sulla parte anteriore del negozio a cui lui avrebbe fornito una risposta che avrebbe posizionato nella cassetta per il latte, posizionata nella parte anteriore del locale.

Curiosi, i tre giovani la aprono e la leggono la posta che è espressamente intestata all’emporio Namiya, trovandosi davanti a una richiesta di consiglio da parte di una donna che si firma “Lepre nella luna“.
Attraverso uno scambio epistolare con Lepre nella luna, non solo i tre scoprono che questa donna in verità scrive dal passato, ma che le lettere che dovrebbero essere recapitate in un lasso di tempo che varia da 24h a giorni, a loro arrivano in pochi minuti.

Ma com’è possibile?

Per saperlo dovrete per forza leggere questo libro, perché non mi sarebbe possibile spiegarlo senza dovervi raccontare per filo e per segno la trama, e dato che sono intollerante agli spoiler, fatevi un regalo e, se vi piacciono le storie con intrecci e una punta di fantastica, surreale magia, L’Emporio dei piccoli miracoli è il vostro libro!

Edito da Sperling & Kupfer, il romanzo conta ben 341 pagine ricche di magia e mistero.

Cosa ne penso?

Sicuramente L’Emporio dei piccoli miracoli è stata una bellissima lettura, lo dimostra il fatto che l’ho letto tutto in pochissimi giorni, perché ne ero letteralmente innamorata. Ho adorato ogni storia, ogni intreccio, ogni piccolo miracolo scaturito da queste pagine che parlano di amore, di nuove opportunità, di gratitudine, vita e, ahimè, morte.

Tante vite che si uniscono e si incrociano tra di loro, dando la sensazione di essere parte di un disegno più grande che mi ha affascinata.

Unica nota leggermente dolente (ma questo è un mio limite) è che quando ho a che fare con romanzi che parlano di soprannaturale, tendo un po’ ad annoiarmi quando questo non si manifesta. E così spesso ho trovato pesanti le parti in cui l’autore preparava il lettore narrando la parte ordinaria della storia dei vari personaggi, fino al “miracolo“, ma a parte questa mia piccola limitazione, ritengo che questo libro sia una bellissima storia, una coccola emotiva che ti fa sentire in pace col mondo e che ti porta per certi versi a chiederti se non ci sia ancora qualcosa di buono nel prossimo.

Higashino non delude!

Straconsigliato! ♥

Ciao sensei 🥀

Dopo giorni, stamani pensavo di incominciare la settimana con un post visto che avevo del tempo, ma non avrei mai immaginato di dover dare questa notizia… Come sempre, le news dal Giappone arrivano sempre con qualche giorno di ritardo, così, solo stamattina il mondo ha appreso la notizia della morte di un grande dell’animazione nipponica, il maestro Leiji Matsumoto, avvenuta il 13 febbraio 2023.

A prescindere se si è o meno appassionati di manga e anime, difficilmente, soprattutto se si è nati negli anni settanta, non si è mai sentito parlare almeno una volta di Capitan Harlock o il Galaxy Express (solo per citarne due). Non bisogna essere dei cultori per sapere che quelle due serie di animazione, in quegli anni, hanno fatto storia per la loro bellezza…

Lo ammetto, è un colpo al cuore. Un altro pezzo della mia infanzia, quella più lontana nel tempo che se ne va. Vi basti pensare che ero in età elementare quando ho visto per la prima volta Harlock e, da quel momento in poi, il mio cuore è stato sempre con lui, sulla sua nave spaziale, l’Arcadia, abbracciando i suoi sogni e i suoi ideali.

Un pezzo di cuore, ma soprattutto un pezzo di storia del fumetto, se n’è andato una settimana fa, e a me, come sua ammiratrice, rimane solo da dire: “Grazie per tutti i meraviglio mondi e personaggi che hai creato sensei, possa il tuo viaggio nel mare delle stelle essere sereno e in pace”.

Vorrei ricordarlo con alcune immagini tratte dalle sue serie, chissà che susciti anche in tutti voi, un ricordo piacevole, ♥

La collaborazione col duo francese i Daft Punk, avvenuta nei primi anni 2000 di cui il sensei si è occupato del character design.

CIAO! ♥

Oggi dopo tanto, sono riuscita a dedicare una mattinata a me stessa. Mi sembravano secoli che non uscissi di casa esclusivamente per fare qualcosa per me, come andare dal parrucchiere, fare due passi in zona, godermi un caffè al bar… sono tutte piccole cose che per molti sono quasi scontate, ma per me rappresentano un extra. Così, con una pace quasi placida nel cuore, ho dato un tono di colore ai capelli (ne avevano davvero bisogno 😅), letto qualche pagina di libro grazie all’app di Kindle, per leggere direttamente su cellulare gli ebook acquistati su Amazon, ho fatto un salto in farmacia (quella non manca mai 😂), gustato un caffè al bar, fatto un salto in fumetteria dove ho acquistato un paio di volumetti interessanti e che spero di leggere e recensire a breve (tempo permettendo come sempre) e poi, al rientro a casa, ho trovato le due piccole action figures che dopo anni di astinenza dall’acquistare determinati gagdet, mi sono concessa. 🙂

Non so voi, ma quando sono particolarmente giù, cerco sempre di farmi un regalino per tirarmi su il morale. So che è una pratica di uso comune e che non sono la prima a farlo, ma a prescindere da chi potrebbe storcere il naso parlando di “materialità”, a me ha scaldato il cuore e tanto mi basta.

E voi?

Come vi coccolate quando ne sentite la necessità?

Ovvio che se avessi qualcuno al mio fianco, preferirei morire soffocata dagli abbracci, ma in mancanza d’altro… 🙄 ♥

Big kiss. ♥

PS: Se volete vedere cos’ho acquistato, eccovi il link dell’IG della pagina: il mondo di shioren IG