La nave di Teseo, di Toshiya Higashimoto.

Ciao a tutti, dopo tanto, che ne dite di parlare di manga?

Quello che vi propongo oggi è una serie composta in 10 volumi, conclusa in patria, ma che in Italia dovrebbe essere uscito da poco il secondo se non erro, edito dalla J-Pop: La nave di Teseo di Toshiya Higashimoto.


Conoscete il paradosso della nave di Teseo?

Dovete sapere che la nave del mitico eroe greco Teseo si mantenne nel tempo grazie al fatto che man mano che una parte di essa deteriorasse, veniva cambiata, ma questo a portato a un cambiamento totale del materiale della nave che, però, è rimasta originale nella sua forma, anche se non nel suo contenuto.
Sì, lo so che è un concesso un po’ difficile da spiegare in breve, ma sostanzialmente il paradosso consiste in un oggetto (la nave in questo caso) che nell’arco del tempo ha subito un cambio di componenti con materiali nuovi che hanno preso il posto di quelli danneggiati, riuscendo però a mantenere la sua originalità.

Come dite? Non ci avete lo stesso capito nulla?

Se volete documentarvi meglio, eccovi il link di wikipedia: CLICCA QUI.

Pensando al paradossi, si spiegano tante cose sulla storia base del manga…, ma prima la trama presa direttamente dal sito della J-pop:
Nella vita di Shin Tamura sembra stare per germogliare finalmente il primo barlume di felicità. 28 anni fa, suo padre è stato responsabile di un avvelenamento di massa che uccise più di 20 bambini di una scuola elementare e, da allora, Shin è cresciuto con addosso lo stigma di essere il figlio di un criminale. Ma ora, la vergogna e il disprezzo che prova verso la sua figura paterna stanno per essere lavati via dal fatto che egli stesso sta per diventare genitore. Una tragedia inaspettata scaraventa però di nuovo Shin nel baratro della disperazione e lo spinge a tornare tra le nebbie dell’Hokkaido, là dove tutto ebbe inizio, per affrontare il suo passato e fare luce, una volta per tutte, sulle colpe della sua famiglia… da molto più vicino di quanto non avrebbe mai immaginato.

Cosa ne penso?

Finora ho letto solo il primo volume e devo ammettere che mi ha intrigato molto!
Si parla di una tematica molto sensibile in Giappone: i crimini dei parenti che ricadono sulla famiglia. Dovete sapere che questa mentalità è molto sentita in Giappone, lessi anche un libro tempo fa, s’intitolava proprio “La Colpa” (per leggere la recensione, cliccate QUI) in cui si leggeva proprio la difficoltà del protagonista, il cui fratello aveva commesso un omicidio, di poter continuare a vivere senza essere additato come il parente di un’assassino. Ebbene questo avviene anche al nostro protagonista, Shin, e a sua madre, che da quel momento hanno interrotto ogni rapporto con il parente criminale .

Shin ha dei ricordi molto sbiaditi del padre e, ancora meno, di quelle che erano le indagini che riguardavano il caso di cui si era macchiato. La madre, ormai diventata l’ombra di sé stessa, non ne parla volentieri e l’unica che sembra intenzionata a scoprire la verità sui fatti avvenuti 28 anni prima è solo sua moglie ormai pronta al parto.

Mi piacerebbe dirvi molto di più, ma vi rovinerei la sorpresa. Posso però dirvi che è una storia molto carina, scritta bene e che se anche la tematica non è proprio originale, ma già sfruttata da film e/o libri, devo ammettere che non mi ha annoiata, anzi. I disegni sono molto particolari e ti fanno sentire parte della storia.
Mistero, indagini e colpi di scena non mancheranno ed è solo il primo volume!

Consigliato agli amanti del genere soprannaturale, del mistero e del poliziesco. ♥

Pubblicità