Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
E anche questo 2022 ci sta lasciando, domani sarà l’alba di un nuovo giorno, un nuovo anno.
Se dovessi fare un bilancio personale di quest’anno che si chiude, direi che almeno dal punto di vista editoriale non posso lamentarmi: pubblicare due romanzi, uno da oltre 650 pagine e l’altro da 200 a pochi mesi di distanza, non è male! Posso affermare con certezza che questa è la mia unica personale gioia, per il resto, si sopravvive ormai un po’ a tutto: sul lavoro, in famiglia, con coloro che chiami amici… Questi anni di covid hanno intaccato molto il mio modo di vivere le persone intorno a me e sempre più spesso mi scopro terrorizzata al pensiero di entrare in un luogo troppo affollato.
A voi capita?
E’ una sensazione molto sgradevole. Ho già tanti tabù, tante restrizioni… non ne avevo poi tutto questo bisogno! 😅
Per cui prego con tutto il cuore che questo 2023 possa restituirci un po’ di quella tranquillità emotiva, far rinsavire i potenti del mondo affinché questa guerra si concluda prima che sia troppo tardi e che diventi la nuova autrice di punta di Amazon publishing! 🤣 Sì, ok, l’ho sparata grossa, dopotutto è solo un nuovo anno, mica un dispensatore di miracoli! 🤣
E per quanto riguarda i buoni propositi? Beh, quelli li conoscete già. Ho tante idee per nuove storie romanzate, tante cose da leggere, tante altre da vedere e giocare, ma la giornata è composta da sole 24h, ho una vita che non mi da molto tempo per respirare e questo mi frena ma, come sempre, farò del mio meglio per garantire la mia presenza qui, per portarmi avanti con le mie passioni e, soprattutto, scrivere un nuovo romanzo… ecco! Il mio unico buon proposito ufficiale per il 2023 sarà quello di impormi storie più brevi!
Ce la farò? Chissà. 🙄
Bene, ci siamo! Con questi deliri più o meno sensati, vi auguro una buona fine e un’ancora più spettacolare inizio!
Buon Anno amici e grazie per essere ancora parte della mia community, della mia vita. ❤️
Ciao a tutti amici! La vigilia di Natale ho ricevuto una piccola sorpresa, Cate del blog Daydream on a bookshelf ha pubblicato la recensione sul mio secondo romanzo, Complicated Love, di cui in questo mese è uscito il seguito, Complicated Xmas. Ero entusiasta e piacevolmente colpita dalla tempistica, felice di ricevere un dono così speciale e per il quale ringrazio Cate con tutto il cuore, ma prima di lasciarvi alla lettura del suo post, devo fare alcune premesse molto importanti:
Dovete sapere che quella che state per leggere non è la solita recensione, quella di Cate è una dettagliata e approfondita analisi di tutti gli avvenimenti all’interno del romanzo che portano al cambiamento del protagonista, figura su cui lei si è molto incentrata.
Non viene tralasciato nulla. Per cui, se siete interessati a leggere il romanzo, attenzione agli innumerevoli spoiler contenuti in questa analisi o vi rovinerete il gusto di scoprire gli sviluppi e i colpi di scena presenti al suo interno.
Siete avvisati:
NON LEGGETE SE TEMETE O NON AMATE GLI SPOILER!!
Diversamente, godetevi questa analisi molto dettagliata e sentita della nostra amica che non smetterò mai di ringraziare per aver letto ed apprezzato anche quest’ opera. ♥
Guardando qua e la nel blog, mi sono resa conto che non ho mai parlato di una delle pietre miliari dell’animazione giapponese, colui i cui film, hanno ispirato e fatto sognare diverse generazioni, Hayao Miyazaki.
Qualcuno di voi lo conosce? Avete visto qualche suo film d’animazione?
Mi verrebbe da rispondere che è impossibile che qualcuno non lo conosca, difatti era perché l’ho dato troppo per scontato che ho evitato di parlare delle sue opere per anni, ma non credo di aver sbagliato a riguardo e che non bisogna mai dar nulla per scontato. Per cui mossa da questi pensieri e sentimenti, vi parlo di uno dei film del sensei che più amo: Il Castello errante di Howl.
Prodotto dal famoso Studio Ghibli, distribuito in Italia da Lucky Red, Il Castello errante di Howl, classe 2004, resta a parar mio uno dei più belli del maestro. Sarà perché mi sono sentita da subito in sintonia con il personaggio di Sophie, per le ambientazioni sempre magiche e particolari del sensei, ma Howl mi è da subito entrato nel cuore.
Ma di cosa parla questo film?
Tratto dall’omonimo romanzo del 1986 di Diana Wynne Jones, Il Castello errante di Howl, racconta la vita di una giovane di diciotto anni, Sophie che, dopo la morte del padre, decide di portare avanti l’attività nella cappelleria di famiglia fino a sacrificare la sua vita. Difatti mentre la madre è impegnata in viaggi e la sorella più piccola è perennemente circondata da pretendenti nella pasticceria dove lavora, Sophie è mite, una giovane matura, posata e sola non solo fisicamente, ma anche nell’anima. Ma la sua vita cambia nel momento in cui s’imbatterà nel potente e affascinante Howl che la salverà da due soldati molestatori. Questo avvenimento farà insospettire la strega delle Lande che effettuerà un maleficio su Sophie trasformandola in un’anziana donna. Ormai irriconoscibile, Sophie decide di lasciare la città alla ricerca di un modo per ritornare normale e… beh, direi che ho detto abbastanza, se vi ho incuriositi, provate a cercare questo film! 😉
Cosa ne penso…
Non sono nessuno per giudicare da un livello tecnico questa pellicola, per cui lo farò sempre nel mio particolare modo, lasciandomi guidare dall’empatia e dalle emozioni che mi ha lasciata addosso e, come detto prima, rimane una delle mie preferite del sensei insieme a La principessa Mononoke, La città incantata e Il castello di Cagliostro. Premetto che di tutti i film prodotti e creati del maestro, me ne mancano un paio che ho da anni in dvd, ma che poi per una cosa o l’altra non riesco mai a vedere, per cui la mia classifica potrebbe cambiare. 😉
Che dire di un’opera che ami se non che la ami?
Sembra un colmo ma è così.
Ho amato tutto, dalla musica alle ambientazioni, dalla storia ai personaggi e poi lei, Sophie, un personaggio che ho sentito tanto vicino al mio cuore per quello che si porta dentro, per il suo animo mite, per la sua vita sacrificata, per il suo non sentirsi affatto bella. Sophie ha molto di me, ho pianto tanto con lei quella volta che esplode davanti all’eccessiva preoccupazione di Howl per il suo aspetto fisico, per aver perso la sua bellezza (ma dove? Io lo preferivo bruno dopotutto xD) e gli urla: “Basta! Insomma Howl fai come ti pare! Per quanto mi riguarda io bella non lo sono stata neppure una volta!” Una frase forte che dice molto più di quel che sembra.
Ho anche adorato il modo in cui Sophie ringiovaniva ogni volta che splendeva d’amore verso Howl, perché solo accanto a lui riusciva a essere se stessa, ad accettarsi, amarsi e, di conseguenza, amare anche lui. Sono sfumature che magari non noti a una prima visione, ma che vanno a completare un’opera dalle mille sfaccettature, piena di sentimenti, d’amore e del desiderio di essere accettati. Succede un po’ a tutti, a Sophie, a Rapa (adoravo Rapa) e, soprattutto ad Howl, quello più devastato dentro, ma frivolo fuori. Il suo personaggio è bellissimo, il suo animo lo è, ma lo cela, lo nasconde dietro una murata di frivolezza e finta beatitudine. Chi proprio non è riuscita mai una volta ad entrare nelle mie simpatie è La strega delle Lande, nella scena finale, quando afferra il nucleo (non dico nulla di preciso, per non fare spoiler 🤫) di Calcifer (altro pg adorabile) l’avrei presa a testate! Scusate la finezza, ma davvero, l’ho detestata in quel momento. xD
Insomma, esattamente come in quasi tutti i film di Miyazaki, la magia, l’ecologia e la bellezza dell’animo, quella che non puoi vedere, ma solo percepire, è molto presente e soprattutto qui, cozza violentemente contro la superficialità. Questi temi mi hanno toccata molto. La gente si ferma molto alle apparenze. Succede per tutto: al lavoro, tra amici…il web, in giro… tra la gente. Viviamo in una società dove è meglio apparire che essere. Il Castello errante di Howl ha ormai diciotto anni eppure tocca tematiche ancora molto attuali: la diversità, la guerra creata dall’ottusità dell’uomo, l’ingannevolezza della bellezza effimera…
Consiglio questo film a chi ama l’animazione di qualità, a chi non si ferma solo all’apparenza, a chi non vede in un “cartone animato” solo un prodotto per bambini.
Consiglio questo film a chi vuole e sa guardare alle cose non solo con gli occhi, ma soprattutto col cuore, perché è quello che conta davvero. La bellezza estetica è effimera, passa, muta con gli anni, ma quella che ci portiamo dentro, non cambia mai.
Scusate la quasi latitanza ma, come detto, mi sto godendo il mese di dicembre mettendo un po’ da parte i social e riscoprendo alcune cose di cui mi privo durante l’anno per dedicarmi unicamente alla stesura del romanzo di turno. Ed è così che ho recuperato qualche manga da leggere, (ma ne ho ancora una valanga), ho letto e finito un libro e iniziato un altro ma, come per i manga e i rotoloni regina, non finiscono mai neanche loro!! xD E ho visto qualche buon film… e poi, ho provato a fare la cosa che più mi manca: disegnare.
Non è stato facile, i miei problemi di salute in questo non aiutano affatto, ma ho continuato a dirmi: devo farlo per il blog, per coloro che mi vogliono bene e che mi sostengono tutto l’anno… devo farlo per loro! E questo è il risultato dei miei sforzi, spero vi piaccia. ♥
Buon Natale a tutti amici, spero che possiate trascorrere queste giornate di festa nel modo che più vi aggrada perché, diciamocelo, a volte anche oziare senza fare nulla in particolare, è un buon modo per festeggiare. Per cui non importa quale sia il tuo Natale ideale, l’importante che tu lo trascorra come desideri e che sia un giorno speciale.
Ciao a tutti amici, ormai ci siamo, Natale è alle porte e la nostra Alessia del blog La Corte, ha pensato a un regalino dell’ultima ora per tutti voi. Forse non tutti lo sanno, ma Alessia oltre che essere una blogger ha anche scritto diversi racconti che potrete trovare nel suo blog e un Dark Fantasy attualmente in vendita su Amazon e che, per l’occasione, è GRATIS!
Sì, avete letto bene: GRATIS! Ma affrettatevi perché la promozione è valida solo per il 24 e il 25 dicembre!
Vi lascio i dati.
Scheda libro:
Titolo: Havel Autore: Alessia M. Lo Curto. Genere: Dark Fantasy. Num. Pag.: 216 Costo ebook: € 2.99 Costo Cartaceo: € 12.90 GRATIS per gli iscritti a Kindle Unlimeted. Per acquistare Havel o leggere l’estratto, cliccate sulla parola: “ACQUISTA“.
SINOSSI: “Terra allora risvegliò l’antico male dimenticato da secoli. Spaccò la crosta, permettendogli di tornare alla luce. Le piante seccarono e incendi divampavano da una semplice scintilla, l’aria presto si riempì di fumo e cenere. I verdi prati divennero rossi e gli alti alberi divennero come pietra.”
Quando le divinità iniziarono a litigare fra di loro, a farne le spese furono gli umani. La pioggia divenne nera, contaminò paesi e inaridì i terreni. Il mondo di Cabbal ne rimase sconvolto, in balia dei sentimenti degli dèi decisi a sterminare i mortali scatenando epidemie e carestie, ma in quella distruzione si accese una piccola speranza.
Nella vecchia città portuale di Demo vive un ragazzo albino di nome Havel. Ogni giorno che passa, osserva da lontano gli abitanti sopravvivere a stento, chiusi tra il teribile mare e il bosco pietrificato. Dopo aver perso tutto e stanco di una vita vissuta al varco, Havel sceglie di attraversare la foresta per raggiungere Azilut, la città sacra dimora degli dèi. Forse, un modo per fare la differenza c’è. Basta solo scegliere.
Eh sì, anche se latito in questi giorni, volevo comunque dire la mia su cosa vedere in questi giorni di festa… per chi farà festa ovviamente, la sottoscritta lavorerà persino la vigilia, ma non ci pensiamo… 🙈
Partiamo dal presupposto che i gusti sono strettamente personali e che quello che piace a me, può non piacere a qualcun altro e viceversa. A volte leggo in giro di suggerimenti che sembrano legge per la serie: se non ti piace, non capisci una “H”, ma non è proprio così, in nessun ambiente o contesto e questo concetto può essere applicato di fatto anche a una canzone, un film, una serie tv, un libro, un fumetto… insomma, qualsiasi cosa che può smuovere emozioni in una persona, non è detto che possa in un’altra. E’ una cosa elementare, una legge universale se vogliamo, ma che spesso molti dimenticano.
Dopo questa premessa, parto con quei titoli che caratterizzeranno sicuramente il “mio” di periodo natalizio, pronti?
1 Nightmare before christmas.
Film d’animazione cult per eccellenza, uno dei pochi film d’animazione che puoi guardare sia a Natale che ad Halloween e non ti lascerà mai insoddisfatto. Regia di Tim Burton, Nightmare before christmas parla del re del regno di Halloween che ormai stufo della monotonia, vuole sperimentare cose nuove. Un giorno, durante il suo girovagare finisce nella terra di babbo Natale e ne resta così entusiasta che decide di farne una sua versione e sostituirsi a Santa Claus, ma con scarsi risultati. Perché? Scopritelo guardandolo, è davvero tanto carino! ♥
2 Harry ti presento Sally.
Più che un cult movies natalizio, Harry ti presento Sally è una commedia romantica ma, diciamocelo, dove sta scritto che dobbiamo vedere soltanto elfi e babbi natale a Natale? Io ho sempre pensato che in questo periodo bisogna guardare quello che per noi rappresenta una coccola emotiva e non quello che ci viene imposto dai media. Comunque, Harry ti presento Sally è la storia di un’amicizia tra uomo e donna, perché questo genere di cose possono esistere, oppure no? Frizzante, divertente, una commedia che vi farà sorridere con un brillante Billy Cristal e una bellissima Meg Ryan.
3 Pomi d’ottone e manici di scopa.
Scrivere questo titolo mi fa pensare a lei, all’unica e inimitabile Angela Lansbury. Penso che questo film sia stato quello che più mi ha fatto innamorare di lei, del suo talento. Ancor prima della signora Fletcher, c’era lei, miss Price e il suo corso per stregoneria. Pellicola molto datata del regno Disney, Pomi d’ottone e manici di scopa, è uno dei primi esperimenti cinematografici che fondeva animazione a personaggi in carne e ossa. Forse adesso, con le tecnologie attuali, questo genere di pellicole potrebbero far sorridere, ma per me rappresentano un caldo ricordo dell’infanzia che non mi stancherò mai di rivedere.
4 Love Actually.
Lui è quanto c’è di più classico nei classici del periodo. E’ credo uno dei film natalizi che più mi piace, perché non è per forza buono come la festività richiede, anzi, ha quel retrogusto agrodolce che rispecchia la vita reale, perché non basta dire che è Natale perché tutto vada per il verso giusto, i cattivi diventano buoni e la gente canta e balla per strada. A volte le cose vanno bene, a volte meno. A volte si è innamorati e ricambiati, a volte no… va così. Ed è questo lato molto veritiero e semplice di Love Actually a piacermi molto, perché per quanti happy ending ci sono all’interno del film, non sono mai abbastanza.
5 S.O.S, Fantasmi.
Un classico degli anni 80! Una particolare e, per l’epoca, moderna rivisitazione del personaggio di Ebenezer Scrooge interpretato da Bill Murray che si ritroverà in una caotica New York alla vigilia delle feste, di quelle feste e in quella magia a cui non crede più da anni, ma ci pensaranno i vari fantasmi a fargli cambiare idea!
6 Edward mani di forbice. Una favola moderna (anni 80) della paura e il rifiuto verso chi è diverso da noi. Una storia dolce e per certi versi amare, non propriamente scontata ma carica di tutta la magia che solo Burton sa donare alle sue pellicole. Il film che ha fatto innamorare Winona Ryder e Johnny Deep. Un cult, almeno per me. ♥
E se poi ho ancora tempo… la saga di Harry Potter che sicuramente non ha proprio molto di natalizio, ma chissene, Harry Potter va bene tutto l’anno, quindi anche a Natale! 🤣
Ecco, questi sono i miei obiettivi in questi giorni festivi, film più, film meno, ho intenzione di rivederli tutti. E voi? Quali sono i vostri film per le feste? Quelli che, cascasse il mondo, dovete rivedere in questo particolare periodo dell’anno?
Ogni volta che vedo la foto di un tramonto sul mare, il mio pensiero e il mio cuore volano a Christopher ed Ann di Ritorno a Breuddwyd. Non vi nego che provo molta nostalgia nei confronti di questi personaggi e di tutto il mondo che ho faticosamente costruito intorno a loro. Breuddwyd non esiste se non nella mia testa e nel cuore di chi ha letto la mia storia e l’ha amata.
Ma questo post non voleva essere qualcosa di commemorativo per i miei ragazzi, stavo semplicemente cercando un’immagine da abbinare a queste poche parole e, quando mi sono imbattuta in questa, ho pensato: “cavolo, la donna sullo scoglio intenta a guardare il mare immersa nella luce del tramonto potrebbe essere Ann…”.
Sto per fare una domanda un po’ strana, ma vi capita mai di ripensare ai personaggi che avete creato o letto in qualche romanzo?
Vi succede mai di vedere un oggetto, un paesaggio e dire: questo al mio “xxx” piacerebbe?
A me sì, spesso. E a prescindere da quando sia più o meno normale, è una cosa che mi piace. E’ come se tutti i pg da me creati, continuassero a vivere in me, nel mio cuore, come persone che ho conosciuto davvero, come piccole parti di me.
Ann, Christopher, Dean, Lucy… ma anche Melanie, Michael, Kimberly o Edward, Adam, Emmett, Mark, insomma… tutti, tutti quanti questi personaggi vivono in me per sempre, mi mancano forse perché ho amato ognuno di loro profondamente, perché sono una parte di me, quella buona, che è riuscita ad emergere, che ha avuto la forza di scontrarsi contro la mia perenne insicurezza e vincerla.
Non penso che tra voi amici ci sia qualcuno che abbia letto uno dei miei romanzi, forse due, o tre persone, ma non di più…
Ma se ci fosse.
Se da qualche parte, oltre questo schermo, ci fosse qualcuno che in qualche modo è entrato in connessione col mio cuore attraverso i miei personaggi, le mie storie…
Se tra voi c’è qualcuno che ha letto L’Altra Me, Complicated Love, Ritorno a Breuddwyd o Complicated Xmas, mi piacerebbe sapere… quali tra i tanti personaggi che animano queste storie tra protagonisti, coprotagonisti, comparse e comprimari vi è più rimasto nel cuore? Chi è o chi sono i personaggi che più avete amato?
Considerate questa mia richiesta come un piccolo regalo di Natale, ma non preoccupatevi se nessuno di loro è entrato nella vostra classifica di gradimento, non importa, questo non li farà perdere valore ai miei occhi, anzi, in tal caso, li amerò ancora di più, perché per me sono importanti.
Bene, dopo questa riflessione, ritorno nel mio silenzio web… come detto nel post precedente, voglio godermi dicembre e poi a gennaio si riparte con i progetti, ma per ora, relax nel minimo consentito, manga, serie tv, film, videogiochi, libri, ecc ecc…
So che non è proprio un film che guarderesti a Natale, ma lo sapete, no? Io ho le mie tempistiche e solitamente guardo qualcosa quando il clamore ormai è scemato e posso gustarmi la visione senza essere condizionata dal parere altrui.
In questo mese di dicembre ho deciso che, tolta la lotta perenne per pubblicare tutto nel modo più consueto e giusto possibile, mi sarei dedicata un po’ a me stessa, alle mie passioni e a ciò che mi va di fare.
Sabato sera non avevo progetti e mi è sembrata l’occasione buona per guardare il tanto acclamato House of Gucci, ma prima di lasciarmi andare alle mie impressioni (strettamente) personali, eccovi un accenno di trama e il trailer del film (attenzione, il trailer potrebbe contenere spoiler) che potete trovare su Amazon Prime, senza costi aggiuntivi.
Di cosa parla esattamente House of Gucci? Siamo nella Milano da bere, quella degli anni 70/80, gli anni d’oro per una Milano in crescita. Qui incontriamo una giovane Patrizia di appena 22 anni che lavora come segretaria nell’azienda di autotrasporti del padre. Un lavoro tranquillo, ma che all’ambiziosa donna sta comunque stretto. Durante una festa, Patrizia incontra Maurizio Gucci, l’erede dell’omonimo marchio e inizia a corteggiarlo. I due s’innamorano al punto che, quando il padre di Maurizio gli intima di non sposare Patrizia o verrà diseredato, lui sceglie la donna, perdendo ogni diritto sul 50% della società del padre, ma a lui non importa, Maurizio sceglie l’amore al denaro, a quell’azienda a cui non sembra essere minimamente interessato visto che lui si sta laureando in giurisprudenza ma… a Patrizia? A lei quando davvero importa di Maurizio in quanto uomo e Maurizio “Gucci” l’erede di un impero dal patrimonio sconfinato?
Intrighi, cospirazioni, macchinazioni con una punta di follia, sono gli ingredienti principali di questo film che vorrei tanto fosse solo frutto di un brillante sceneggiatore di Hollywood, ma purtroppo non è così!
Ecco il trailer, ma ripeto, occhio agli spoiler, perché non lascia nulla all’immaginazione.
Cosa ne penso?
Mi sento di fare subito una premessa: io conosco i fatti di cronaca dietro questa storia, ma ignoro le macchinazioni avvenute all’interno di uno dei marchi più prestigiosi del mondo della moda e, se davvero quelli narrati nel film corrispondono a verità, ebbene il mio disprezzo (se così vogliamo definirlo) per la signora Gucci è totale.
La storia di Maurizio e Patrizia Gucci, così come viene descritta nel film, sembra la favola perfetta: una ragazza bella ma di ceto medio che incontra il suo principe azzurro pieno di soldi e vissero tutti felici e contenti. Perfetto, no? Ma a vedere questo film non è stato proprio così. Già guardando i vari programmi di cronaca dell’epoca mi ero chiesta se ci fosse mai stato vero amore da parte di Patrizia nei confronti di Maurizio o se aveva ragione Rodolfo Gucci quando diceva che lei era sono legata ai soldi della famiglia…. ma torniamo al film!
Per quel poco che sono le mie conoscenze a riguardo, il film è abbastanza fedele alla realtà, discostandosi solo quando si parla dei figli della coppia, perché in verità, Patrizia e Maurizio hanno avuto due figlie e non una come viene erroneamente detto nel film, ma penso sia stata una semplice licenza poetica, o narrativa, in questo caso.
Ignoro anche quanto di vero ci possa essere stato nelle cospirazioni ai danni dello zio Gucci, Aldo, interpretato da un grandioso Al Pacino e del figlio, Paolo, il cui interprete è un irriconoscibile e fantastico Jared Leto (guardare per credere 😉 ).
Il film è sicuramente bello, incalzante, degno di un thriller famigliare di buona qualità: direi che in questo il nome di Ridley Scott sia una garanzia. Gli interpreti, a parte i già sopracitati Pacino e Leto, sono azzeccatissimi: Adam Driver nei panni di Maurizio Gucci e Lady Gaga in quelli di Patrizia Reggiani e non dimentichiamoci Jeremy Irons in quelli di Rodolfo Gucci. Un cast stellare, un gruppo di talenti che riescono tutti a brillare senza prevaricare l’uno sull’altro, anche se, per il suo lato “bigotto”, ho apprezzato molto Lady Gaga che non avevo neanche riconosciuta. La prima cosa che ho pensato appena è entrata in scena è stata: “però, complimenti a chi ha selezionato il casting! Hanno trovato una donna molto bella ma al tempo stesso rozza, perfetta per il ruolo di Patrizia”, poi sono andata a controllare il nome su internet e… “Ops! Ho dato della rozza a Lady Gaga!!!” (chiedo scusa x°D)
Film grandioso, semplice nei suoi ritmi narrativi ma che non annoia minimamente. Nonostante sapessi perfettamente come sarebbe andata a finire (era il 1995 per cui lo ricordo bene), ho assaporato ogni attimo di questa pellicola che profumava di nostalgia, divisa tra Milano e New York. Uno spaccato di un’Italia ormai lontana, di una famiglia unita nei valori e devota al potere.
A volte mi capita di pensare a quanto pesante possa essere la controparte della fama. Questa famiglia poteva avere tutto, ma il prezzo che ognuno dei suoi componenti ha pagato alla fine, è spaventoso. Vedendo questo film, sento la proverbiale frase: “i soldi non fanno la felicità” sempre più vera. Ovvio, da squattrinata penso che comunque i soldi aiutano, ma non possono salvarti, soprattutto dall’avidità umana.
2 ore è 38 minuti e non sentirli: Assolutamente da vedere!
Immagino che il 99% di voi non sa neanche chi siano gli East 17…
Ebbene loro sono apparsi sugli schermi di MTv quando avrò avuto più o meno sedici/diciassette anni. Erano gli anni 90, gli anni delle boy band e il mondo impazziva per i Take That… Già vi sento: Take che? hahaha, lasciamo stare 🤣 (Ovviamente vi sto prendendo anche un po’ in giro, anche perché dubito che davvero nessuno sappia chi siano, dovrebbero almeno averne sentito parlare dai genitori, zii…nonni forse? 🙄)
Comunque gli anni 90 sono stati gli anni più importanti per i gruppi musicali conosciuti come “boys band” che hanno fatto letteralmente da apripista a gruppetti ormai super lanciati e anche in parte spariti dal panorama musicale mondiale e non.
Questo gruppo, gli East 17, non era proprio tra i più conosciuti, non come i Take That appunto o i Backstreet boys, Boyzone o gli NSYNC. Erano più di “nicchia” se così vogliamo definirli, ma non per questo da meno. Io li adoravo ad esempio!
Quella che vi presento oggi è una delle mie preferite del gruppo. In verità esistono due video di questa canzone, ma questo è quello che più adoro, quello con le fasi della registrazione, dove i componenti sono più naturali, ridono e scherzano tra loro. Questo video, insieme a quello di Notthing else matters dei Metallica, mi sono sempre piaciuti un sacco per questo senso di “dietro le quinte”.
Ma basta chiacchiere! E’ ora di ascoltare e scoprire o riscoprire un gruppo che ha fatto cantare i vostri nonni! O Zii o genitori… insomma un parente che li conosce ci sarà, ne sono sicurissima!! 🤣
Buon ascolto, loro sono gli East 17 e questa è la bellissima Stay Another Day, classe 1994 (Dio, sono proprio vecchia!! 😅)
Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
♡~Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.~♡ Carlos Ruiz Zafón