In questi giorni sto correggendo il nuovo romanzo e revisionando L’Altra Me a cui spero di dare presto nuova vita e mi sono accorta di un particolare buffo: uso ciclicamente gli stessi nomi per i personaggi secondari. 😂
Quando ho realizzato questa cosa, ho sorriso e la domanda è nata spontanea: sono la sola o succede anche ad altri?
Quasi in ogni mio romanzo c’è un Cole, sappiatelo, ma se può essere di consolazione, giuro che non è la stessa persona. Non so perché sia successo, forse distrazione o perché è il primo nome corto e carino a cui penso solitamente, voglio dire, di nomi ce ne sono tanti e in tutti i romanzi che ho scritto direi che tra protagonisti, comprimari e comparse, di nomi ne ho tirati fuori, per cui non è sicuramente perché sono scarsa nei nomi, tuttavia giuro solennemente che cercherò di non mettere un Cole nei prossimi romanzi, ammesso che ne scriverò altri. 😂
Fine curiosità.
Baci baci. 😘
Capita anche a me.
Nei miei racconti c’è molto spesso una Sara.
Mi sono accorta (ma non è colpa mia direttamente stavolta, ma è una concatenazione di eventi) di avere una Helena e una Ellena nel gdr che mastero.
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Lol, questo mi consola. x°D
Anch’io avevo la fissa sul nome Sara, difatti mi sono così tanto concentrata per non metterla nei romanzi che mi è sfuggito un Cole! x°°D
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Capita anche a noi, forse perché certi nomi ci sono più familiari. Se ce ne accorgiamo, però, li cambiamo, quindi chi legge non se ne accorge 🙂
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Che bello non essere soli!!
Io sono così imbranata che me ne accorgo quando è ormai troppo tardi… xD
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Ho una lista di nomi che ripeto ciclicamente perché mi ci fisso o per il significato o perché sono dediche ai miei personaggi preferiti di altre opere o perché semplicemente mi piace il significato o il nome in sé quindi succede spesso xD nei vecchi libri che ho scritto ho ritrovato dei personaggi con nomi usati anche per personaggi più recenti. Con il nuovo fantasy mi sono impegnata un po’ di più perché ho due personaggi indiani e ho voluto scegliere accuratamente un nome che avesse senso per la loro cultura, così come ogni nome in realtà in questo caso: la protagonista è italo inglese e ha due nomi in entrambe le lingue dei genitori, la madre ha un nome bellissimo che viene da una pittrice italiana perché il suo potere è basato proprio sulla pittura e su tutto quello che ne deriva, il nome del coprotagonista è tedesco perché è ispirato alla mia più grande fictional crush, personificazione dalla Prussia, e il cognome invece a un grande compositore tedesco, ovvero Wagner, perché i loro poteri sono basati sulla musica oltre al fatto che in realtà nessun nome in questa famiglia è causale visto che la nonna di lui per esempio porta il nome della sorella maggiore di Mozart, che credo conoscano in pochi e si chiamava Nannerl. Insomma mi sono impegnata ma sono caduta comunque nel tranello di ripetere anche dei nomi già usati solo perché mi piacciono 🤣🤣🤣🤓
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Non conoscevo i nome della sorella maggiore di Mozart, direi che non si smette davvero mai d’imparare qualcosa! xD
A leggere le risposte di tutti, mi sento davvero rincuorata, ma ammetto che quando ho letto che esisteva un Cole anche ne L’Altra Me di cui avevo però rimosso l’esistenza, sono scoppiata a ridere… Ora nel quarto, il seguito di Complicated, Cole c’è, è inevitabile, ma devo fare attenzione affinché non scivoli un Cole anche nell’urban fantasy e in altri romanzi… ce la posso fare, forse! xD
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Ma infatti se tu non l’avessi detto non ci avrei nemmeno fatto caso perché non mi ricordavo minimamente che ci fosse un Cole ne L’Altra Me e in Complicated Love lo devo ancora incontrare xD si informa
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Ops, vero! Al punto dove sei tu, devi ancora conoscerlo. 🤣
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(Mi è scivolato il dito, continuo) si infatti io ho scoperto di Nannerl perché ho trovato un fantasy dove lei è la protagonista e lo sto leggendo, ovviamente ne parlerò a lettura ultimata 😁 la pittrice italiana che da il nome alla madre della protagonista del mio fantasy è Artemisia Gentileschi, a me questo nome piace tantissimo e il cognome da nubile della madre in effetti è simile a quello della pittrice. In più il cognome della protagonista è Lovelace perché mi piace molto, ma in questo caso Ada Lovelace c’entra poco dato che era una matematica le cui scoperte hanno favorito la nascita del computer xD
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Artemisia è un bel nome. Sicuramente più adatto per il genere fantasy che per il romance moderno. A me fa venire in mentre la strega del gioco di Final Fantasy 8, anche lei si chiamava così. 😁
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Non la conosco, la cerco subito 😬
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Non è proprio bellissima 🤣
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Ah e nel primo fantasy che ho scritto uno dei personaggi più importanti si chiama Dorian e ha il potere di custodire i ricordi di tutti ma siccome viene costretto a manomettere i ricordi della protagonista il potere lo punisce facendolo invecchiare di colpo. Non so quanti coglieranno il riferimento – capovolto – a Dorian Gray in questo caso ma io vado particolarmente fiera di questa scelta e, tra l’altro, è il mio personaggio preferito per il carattere e per come tratta tutti i ragazzi rispetto al capo di questa Accademia dove vengono reclusi tutti i ragazzini in grado di controllare gli Elementi 😁😍🤓
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Non so se mi crederai, ma quando ho letto Dorian, ho pensato subito all’opera di Oscar Wilde, per cui almeno io l’ho colta ed effettivamente il particolare riferimento all’invecchiamento è un tocco di classe. 😉
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No vabbè, fantastico 🤣 in realtà questo è anche un rischio perché ci sono lettori particolarmente noiosi che si attaccano a qualsiasi cosa pur di criticare il libro e se magari la trama risulta troppo prolissa e apparentemente non porta a nulla ma il libro è pieno di citazioni alla cultura sia nei nomi dei personaggi che magari proprio nella scelta di alcune testi – come nel fantasy in corso di scrittura dove i richiami al Romanticismo tedesco sono fondamentali per la caratterizzazione del coprotagonista anche se magari alcuni potrebbero sembrare esagerati – arrivano a dire che l’autore usa la cultura solo per darsi tono in un libro che alla fine non ha solidità e non è nemmeno coinvolgendo. I gusti sono soggettivi, ok, ma se io mi sentissi dire una cosa del genere su Dorian o sui personaggi del nuovo fantasy mi sentirei molto offesa perché qui i gusti non c’entra nulla. Ci sono dei limiti da rispettare, ecco. Queste sarebbero illazioni che, tra l’altro, vanificano la cura con la quale i nomi sono stati scelti e lo studio per la caratterizzazione
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Purtroppo quando si decide di pubblicare si deve partire dal presupposto che non tutti capiranno e che ci sarà sempre quello che criticherà qualcosa, fa parte del gioco. Io prima di sbottare per Edward ho aspettato 2 anni, 2 lunghi anni dove la gente si era fermata all’apparenza, al guscio, senza provare minimamente a capire, a empatizzare nonostante avessero infine letto tutta la vicenda per completo. (Non faccio spoiler 🤣)
Complicated Love è sicuramente il romanzo che più ha venduto e, di conseguenza, il più criticato. Se poi si sceglie di scrivere qualcosa che va contro corrente, di diverso dai soliti stereotipi del genere, dando importanza soprattutto alla storia e non a far copulare i protagonisti come faccio io, ecco, lì puoi anche scrivere un capolavoro, ma non frega nulla a nessuno.
Mettere il cuore in quello che si scrive non sempre paga, ma tu fai benissimo a farlo, solo non restarci troppo male, scrolla le spalle e vai oltre. Questo è il mio consiglio. 😊
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anche io uso spesso gli stesso nomi
Austin, Tommaso, Harry, Jennifer
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Allora siamo un popolo di seriali, bene, ora mi sento più tranquilla! 😁
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Hehehe… ti consiglio di cercare un generatore di nomi di personaggi! E’ molto utile per evitare questo tipo di problemi!
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Più che un problema, mi ha fatto sorridere. 😂
Mi sono tanto impegnata per non mettere una Sara che era un nome standard per me, e ci sono cascata con Cole 🤣 ma c’è da dire che ne L’Altra Me è proprio solo un nome, mentre negli altri due è più presente. 😁
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