Lucca comics sulla RAI

Se avessi letto questo titolo anche solo 10/15 anni fa, avrei pensato a uno scherzo e una parte di me ancora crede che lo sia, ma del destino o forse sarebbe più corretto dire del dio denaro…
Senza offesa, ma io appartengo alla prima generazione di fan dell’animazione nipponica, quella che veniva derisa, classificata come ritardata, presa in giro dai propri coetanei, vista di malo modo se non leggeva “roba per adulti”.
Io appartengo alla generazione che si è sentita dire dagli psicologi di turno le cose più impensabili:
Sei violento? E’ perché leggi/guardi I cavalieri dello zodiaco (Saint Seiya) .
Sei un criminale che butta sassi dai cavalcavia? E’ perché leggi/guardi Hokuto no Ken (Ken il guerriero).
Sei gay? E’ perché leggi/guardi Sailor Moon.
Sei lesbica? Leggere perché si è gay.
Insomma, qualsiasi fosse il “problema” se così lo vogliamo definire, la risposta era sempre la stessa, poi… hanno capito il potenziale del marketing che c’è dietro ai manga e BOOM! Siamo passati da emarginati/rifiuti della società e vip, a persone che fanno notizia sulla rete nazionale.
Per carità, sono felice per gli addetti ai lavori e gli appassionati, ma mi sento leggermente presa in giro.
Ho vissuto malissimo la mia passione per anni, poi qualcuno scopre l’acqua calda e improvvisamente gli “appestati”, rimangono tali, ma di classe, perché portano ascolti e di conseguenza soldi…

Che tristezza…

Peace.

Buona domenica e buon Lucca comics a chi è lì. ♥

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20 pensieri su “Lucca comics sulla RAI

  1. Ciao, ti capisco… per molte cose qui in Italia siamo… come dire… “ritardati”, perché ne capiamo il potenziale, o comunque l’utilità, solo dopo molto tempo… Ti abbraccio forte! ❤

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  2. Immagina questa ignoranza qui a Napoli. La prima edizione del comicon andò su tutti i giornali perché un ragazzo vestito da power ranger venne picchiato da un branco do bestie, perché definirli umani è troppo. Ti capisco, qui ho vissuto non solo il disagio che tu racconti ma anche il bullismo e la violenza. Forse l’unica cosa positiva adesso è che essendo molti di più data la commercializzazione, eventi del genere sono diminuiti.

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    • Ricordo quella storia e rammento di essermi incacchiata a morte! Mi sembra ne avevano parlato anche al telegiornale. Purtroppo i veri ignoranti e “ritardati” non siamo noi che abbiamo una passione nel cuore, ma chi giudica a priori e si sente forte dei propri pensieri al punto da volerli far rispettare con la violenza…
      Ricordo che il primo Torino comics a cui ho partecipato, aveva solo 10 cosplayers ed erano guardati un po’ in modo strano, ma io li ho ammirati molto per il coraggio di mostrarsi e mi ero divertita tantissimo, poi “i grandi” organizzatori degli anni successivi, hanno distrutto l’evento e ora è solo il fantasma di quello che era negli anni 90… una vera tristezza…
      PS: comunque ora anche il Comicon fa notizia. Ai tg parlano solo di 4 fiere: Napoli, Roma, Milano e, ovviamente, Lucca.
      Io le ho viste tutte, eccetto quella di Napoli, vivo troppo al nord e non è fattibile far tutto in una giornata ma, sincera, come organizzazione e altro, diecimila volte meglio il Japan Expo di Parigi che ha il triplo delle persone delle fiere sopracitate, ma che non te ne accorgi neanche per quanto sono organizzati. ^_^

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  3. I media si occupano dei fenomeni sociali solo quando muovono una certa quantità di persone (e, di conseguenza, di soldi).
    Il mondo del comic e del gaming ora ne muovono veramente tanti e quindi… voilà la rai! 😄

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    • Già… il dio denaro apre tutte le porte e abbatte ogni tabù, purtroppo. Nelle altre nazioni, questi eventi sono già visti come delle cose positive, con ospiti internazionali da leccarti le dita, qui siamo stati dei disadattati per anni e ora, improvvisamente, sia dei disadattati di classe… abbiamo fatto carriera, insomma! xD

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  4. I ragazzi e i ragazzini di oggi hanno indotto questo interesse. Se questa moda è stata indotta o se loro hanno creato la moda, non sono in grado di giudicarlo. La verità sta sempre in mezzo. Comunque sia, ben venga la giusta considerazione per un genere per lungo tempo trascurato.

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    • Vero, difatti sono contenta di questa cosa, avrei solo aver potuto essere anch’io più serena al tempo e non bullizzata da coloro che mi vedevano diversa.
      Per l’interesse, diciamo che è stata una cosa comune, nel senso che se la mia generazione non avesse iniziato ad acquistare e a creare la richiesta di mercato, i ragazzini di adesso non potrebbero goderne, ma al tempo stesso, la loro intraprendenza ha resto i nostri acquisti del passato (e anche del presente per quanto mi riguarda), una massa unica, unita e concreta che ha smosso la curiosità e il dio denaro. ^_^

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  5. Questa è l’evoluzione della società: so, da giocatore di RPG, quant’è difficile far capire ai “babbani” (terminologia di Harry Potter) che uno non è uno psicopatico/satanista/profanatore di cimiteri perché giochi a D&D. Lo stesso vale per il discorso manga/anime e la crociata delle associazioni di genitori in Francia contro Dragon Ball Z…

    Se è una parac*lata dei media, forse, non lo so. Ma, la nostra generazione che legge/guarda manga e anime è cresciuta, i piccoli editori hanno proposto vari titoli e l’opinione pubblica ha lentamente cambiato idea, per fortuna. Adesso, madri e bambine guardano Sailor Moon e Lady Oscar.

    Quindi, capsico che tu sia amareggiata dall’ignoranza di allora, ma puoi rallegrarti perché la gente ha capito e altre ragazze possono vivere la loro passione con meno problemi, questo è il progresso!

    Ti consiglio questo articolo di Mauro Longo, parla del GDR, ma il discorso vale anche per i manga: https://www.tomshw.it/culturapop/il-gioco-di-ruolo-lhobby-piu-bello-del-mondo/

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    • Grazie mille, lo leggerò appena ho un minuto.
      Sì, purtroppo anche gli appassionati di videogiochi/giochi di ruolo ecc ecc, hanno avuto la stessa sorte (gioco anche a quelli… sono una brutta persona, lo so x°D)
      Ignoranza uccide le passioni, o almeno ci prova, ma noi siamo più forti! eheheh.

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  6. In effetti quella di Sailor Moon è forse la cosa più assurda che ho mai sentito perché non ha senso pensare che la sessualità di un bambino dipenda dagli anime che guarda. A me piacciono sia Doremi che Beyblade, e allora? Per la faccenda della violenza purtroppo se non sono gli anime sono i videogiochi perché si fa di tutto per non prendersi la responsabilità dei propri fallimenti educativi….
    Comunque capisco la tua amarezza e siccome la gente non ha chiaro il concetto di “target” purtroppo spesso pensa che tutto ciò che è animato sia per bambini anche se di fatto non è così. Certi stigmi sono duri a morire…

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    • Hai ragione, certi stigmi sono duri a morire.
      Pensa che io sono cresciuta con gli anime di Go Nagai quindi tutti i mecha e Devil Man, ma non solo… nella mia infanzia, i cartoni animati per bambine erano le varie majokko (Creamy & co.) oppure Candy Candy e Lady Oscar, ma vivendo in una casa con 3 fratelli maggiori, quel genere di anime mi erano preclusi perché si guardava quasi esclusivamente quello che volevano loro, eppure sono etero… come lo spiegano i signori psicologi? xD
      Hai detto una cosa giusta e saggia: Si fa di tutto per non prendersi le responsabilità dei propri fallimenti educativi… Ed è proprio così.

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