Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
In questi giorni sto correggendo il nuovo romanzo e revisionando L’Altra Me a cui spero di dare presto nuova vita e mi sono accorta di un particolare buffo: uso ciclicamente gli stessi nomi per i personaggi secondari. 😂
Quando ho realizzato questa cosa, ho sorriso e la domanda è nata spontanea: sono la sola o succede anche ad altri?
Quasi in ogni mio romanzo c’è un Cole, sappiatelo, ma se può essere di consolazione, giuro che non è la stessa persona. Non so perché sia successo, forse distrazione o perché è il primo nome corto e carino a cui penso solitamente, voglio dire, di nomi ce ne sono tanti e in tutti i romanzi che ho scritto direi che tra protagonisti, comprimari e comparse, di nomi ne ho tirati fuori, per cui non è sicuramente perché sono scarsa nei nomi, tuttavia giuro solennemente che cercherò di non mettere un Cole nei prossimi romanzi, ammesso che ne scriverò altri. 😂
Se avessi letto questo titolo anche solo 10/15 anni fa, avrei pensato a uno scherzo e una parte di me ancora crede che lo sia, ma del destino o forse sarebbe più corretto dire del dio denaro… Senza offesa, ma io appartengo alla prima generazione di fan dell’animazione nipponica, quella che veniva derisa, classificata come ritardata, presa in giro dai propri coetanei, vista di malo modo se non leggeva “roba per adulti”. Io appartengo alla generazione che si è sentita dire dagli psicologi di turno le cose più impensabili: Sei violento? E’ perché leggi/guardi I cavalieri dello zodiaco (Saint Seiya) . Sei un criminale che butta sassi dai cavalcavia? E’ perché leggi/guardi Hokuto no Ken (Ken il guerriero). Sei gay? E’ perché leggi/guardi Sailor Moon. Sei lesbica? Leggere perché si è gay. Insomma, qualsiasi fosse il “problema” se così lo vogliamo definire, la risposta era sempre la stessa, poi… hanno capito il potenziale del marketing che c’è dietro ai manga e BOOM! Siamo passati da emarginati/rifiuti della società e vip, a persone che fanno notizia sulla rete nazionale. Per carità, sono felice per gli addetti ai lavori e gli appassionati, ma mi sento leggermente presa in giro. Ho vissuto malissimo la mia passione per anni, poi qualcuno scopre l’acqua calda e improvvisamente gli “appestati”, rimangono tali, ma di classe, perché portano ascolti e di conseguenza soldi…
Ciao, scusate l’assenza, ma è stata una settimana di fuoco, ma non voglio annoiarvi con le mie solite lamentele, oggi sono qui per un motivo: Halloween! Ebbene sì, la notte delle streghe si sta avvicinando e quest’anno vorrei dare anch’io il mio contributo, festeggiando la sera più spettrale dell’anno in stile con il blog e, dato che in questi giorni i consigli sull’argomento tra film e libri si sprecano, vorrei fare anch’io la mia parte parlandovi di manga.
Nessuno vi da consigli “spaventosi” sui manga da leggere in questo periodo? Tranquilli, ci pensa la vostra Shio! ❤️
Qui di seguito troverete storie a tema horror, thriller o dark fantasy letti e/o visti dalla sottoscritta e che mi sento di consigliarvi, anche perché sarebbe sciocco raccomandare qualcosa che non abbia visionato in prima persona, non trovate? 😉
Bene, tralasciando alcuni titoli famosissimi come L’Attacco dei giganti (solo per citarne uno a caso) che per quanto impressionabile, non è comunque considerato un horror, i miei saranno consigli molto più di nicchia o comunque di storie che, per alcuni, sono ormai parte di un passato troppo lontano, ma si sà, la vostra Shio è vecchiarella per cui… abbiate pazienza! 😉 ♥
Siete pronti? Eccovi una lista di dieci titoli che, nel bene o nel male, sono in grado di donarvi un brivido. Nota bene, non tutti sono catalogati come horror, ma nella loro vicende presentano situazioni splatter, thriller o comunque ad alta tensione:
Another di Yukito Ayatsuji: visto l’anime e letto il manga. Another è un horror scolastico dove una maledizione si abbatte su un’intera classe. 1972, uno studente di 15 anni muore con l’intera famiglia in un incendio. Sconvolti dalla cosa, i suoi compagni di classe continueranno a comportarsi come se lui non fosse mai morto e durante la foto di gruppo, il defunto appare tra i suoi compagni. Dopo una ventina d’anni da quell’avvenimento, un nuovo studente si trasferisce nella stessa scuola dove s’imbatte in una situazione bizzarra: l’intera classe, la stessa sezione dello studente del 1972, si comporta in modo anomalo, arrivando a ignorare l’esistenza di un componente. Molto cupo, ma dotato di grande fascino, Another non esiterà a strapparvi grandi emozioni…in tutti i sensi. Ps: occhio, scene splatter. Edito da Star Comics.
Osama game di Nobuaki Kanazawa/Hitori Renda: letto il manga ed i vari spin off. Come per Another, anche questo è un horror scolastico tratto da un romanzo diventato cult in Giappone. Osama game, letteralmente Il gioco del Re, racconta la storia di una classe di un liceo che viene coinvolta suo malgrado a partecipare al “gioco del re” dove gli studenti sono invitati ad eseguire degli ordini entro un termine prestabilito oltre il quale, saranno sottoposti a punizione o, peggio ancora, alla morte. Edito da Planet Manga.
Dragon head di Minetarō Mochizuki. Letto il manga. E’ una storia post apocalittica dove il deragliamento di un treno all’interno di una galleria è l’inizio di un viaggio alla ricerca di una vita di uscita, in un mondo che non è più quello che il protagonista aveva lasciato al momento della sua partenza. Edito da Planet manga.
Blood C di Clamp/Ranmaru Kotone: Letto il manga. E’ la storia di una studentessa dalla doppia vita: timida e gentile con gli altri, spietata hunter contro qualsiasi essere mostruoso provi a minare la tranquillità del suo paese. Edito da Planet Manga.
La fortezza dell’apocalisse di Yū Kuraishi/Kazu Inabe: Letto il manga. La fortezza dell’apocalisse è ambientato in un penitenziario, l’unico luogo ancora sicuro (seppur per poco) in un mondo infestato da zombie. Riusciranno i nostri eroi a sfuggire alla creatura misteriosa che padroneggia gli zombie e da loro la caccia?
Higurashino naku koro ni: viste la varie serie dell’anime, esiste anche il manga ma è inedito in Italia. Higurashi no Naku Koro ni si presenta come un vero incubo vissuto ad occhi aperti dal protagonista che si trova catapultato in un mondo di morte e torture e a rivivere più e più volte, lo stesso giorno, la stessa esistenza dai mille finali alternativi. Lo stile del disegno è molto piacevole e farebbe più pensare a una serie shojo, ma non fatevi ingannare da quei dolci occhioni. Disponibile in lingua originale con sottotitoli su alcune piattaforme streaming.
Elfen Lied di Lynn Okamoto. Visto l’anime, manga disponibile per il mercato italiano, edito da Planet Manga. Questo è più un horror fantascientifico. Elfen Lied narra le vicende dei Diclonius, esseri mutati in tutto e per tutto simili agli umani se non fosse per la presenza di corna sul capo e di braccia dalla forza disumana, invisibili ad occhio nudo. Temuti, quando nasce un bambino Diclonius, esso viene ucciso o chiuso in laboratorio dove viene sottoposto a terribili esperimenti. Lucy, la protagonista, riesce a fuggire e viene ritrovata in stato confusionale da due ragazzi che la rinominano Nyu, in quanto questo suono è l’unica cosa che la creatura riesce a dire. Con i suoi salvatori, Lucy assapora una vita normale, ma i militari sono sulle sue tracce e… beh, leggetelo o guardate l’anime semmai riuscirete a trovarlo sul web in quanto molto vecchio. 😉
Gantz di Hiroya Oku. Letto il manga. Che dire? Spaventoso, inquietante a tratti nauseante a causa delle troppe scene splatter, ma con una storia davvero meritevole e degna di essere letta. Il protagonista, Kei Kuruno muore investito dal treno della metropolitana insieme al suo amico d’infanzia Masaru Kato e si risvegliano in una strana stanza con una enorme sfera nera al centro, senza finestre e con degli sconosciuti. Dopo un momento di smarrimento e preoccupazione, un suono acuto preannuncia l’inizio di una missione che viene affidata a tutti gli occupanti dalla sfera, così, tutti vengono teletrasportati in una zona della città per dare la caccia a una creatura non umana. Hanno un limite di tempo per farlo o per lo meno, per provare a sopravvivere perché chi muore nel mondo parallelo, muore sul serio! Edito da Planet manga. Della serie esistono degli spin off, OAV e film in live action. Ne ho parlato anche QUI.
Mirai Nikki – Future Diary di Sakae Esuno. Letto il manga e vista la serie animata. Il protagonista di questa storia si chiama Yukiteru Amano ed è un asociale che scrive tutto quello che gli accade in un diario sul cellulare. Non avendo quasi rapporti con il mondo esterno, Yukiteru si crea un amico immaginario, Deus, che applica una modifica al suo diario, trasformandolo da diario degli eventi che accadono a diario degli eventi che accadranno e fa lo stesso ad altre 11 persone. Ma chi è Deus? E che progetti ha per il nostro protagonista? Scopritelo leggendo questa storia molto avvincente e per molti versi cruenta che saprà tenervi incollati alle sue pagine, dalla prima all’ultima. Edito da Star Comics, ne ho parlato anche QUI.
Alice in Borderland di Haro Aso. Attualmente in lettura. Alice in Borderland è il classico survival, come spesso sono tutti i manga in stile horror o thriller psicologico di cui questa lista è piena. Un gruppo di persone è stata catapultata in un altro mondo e deve lottare per la propria sopravvivenza partecipando a delle prove non facili e che spesso e volentieri mettono a repentaglio la loro stessa vita. Edito da J-Pop. Ne ho parlato QUI.
Chiudo ufficialmente qui la mia personale lista, ma di titoli da brivido, il mondo dei manga è pieno. Anche serie insospettabili agli occhi meno attenti, possono nascondere dei momenti splatter o particolarmente violenti, anche se non catalogati espressamente sotto la categoria Horror. Il mio consiglio è sempre quello di guardarvi intorno e giudicare voi stessi. Proprio in questi ultimi mesi, sono stati riproposti in maxi volumi i manga di Junji Itō uno dei maestri di questo genere. Ma la lista di manga che potrebbero comunque in qualche modo strizzare l’occhio alla notte delle streghe e che potrebbero comunque soddisfare il palato dei più esigenti, sono tanti. Alcuni nomi? Berserk di Kentaro Miura, Dorohedoro di Q Hayashida, Homunculus di Hideo Yamamoto, Tokyo Ghoul di Sui Ishida, Ajin (letto anche questo) di Gamon Sakurai, ecc… ecc…
Che amo gli Imagine Dragons non è un segreto, li ho nominati spesso in passato, ho tutti i loro cd e mi sono letteralmente mangiata le dita per non essere potuta andare al loro concerto della primavera scorsa a Milano. Adoro tutte le loro canzoni e l’originalità presente nei loro video dove se da un lato a volte sembrano frivoli e privi di ogni logica, spesso racchiudono una metafora non indifferente.
Anche se questa non è tra le mie preferite del gruppo, non so a voi, ma a me vedere Dan ballare per tutta casa mette di buonumore. 🤣
Buona domenica amici! Come sempre, quando annuncio che sto per pubblicare, non solo Saturno, ma l’intero sistema solare conosciuto e sconosciuto si allea per farmi andare tutto storto! Ammetto che ci vuole ancora un po’ per la data di uscita che mi ero prefissata e meno male che non ho iniziato a comunicarla perché altrimenti ciaone, Ma che dire? Se la quantità di sfiga fosse minimamente paragonabile alle vendite, potrei vivere di rendita, questo è sicuro!
Spero di avere presto buone nuove e che la situazione di per sé si sblocchi, ma la vedo duretta…
Riuscirò a pubblicare?
Mah!
Ricordo che per Ritorno a Breuddwyd ho dovuto far slittare l’uscita per mesi sempre per situazioni spesso non dipendenti dalla mia volontà e quando ho pubblicato, avevo anche un bel bug nel file che ha fatto scappare i pochi lettori curiosi… 😅 ma sapete che sono testona, vero?
Sicuramente non demorderò anche se spesso sono tentata di mandare tutto all’aria perché la mia autostima fa cilecca da tutti i pori in questi casi, e da qui mi collego al post di alcuni giorni fa… non per lagnarmi, ma spesso vivo certi conflitti bellici interiori che non mi spiego perché il mio cuore non sia ancora stato polverizzato.
Ho bisogno di positività e di tanti in bocca al lupo da salvare la specie.
Insomma, per la serie: tranzollo ma non mollo… almeno per ora!
Credere in sé stessi è importante quando si vuole realizzare qualcosa, perché serve tutta la forza del mondo per non lasciarsi abbattere dalle mille difficoltà che si possono incontrare quando si vuole realizzare un sogno. La mia vita non è facile, non lo è mai stata, ma questo non vuol dire che per altri lo sia, no, parlo per me stessa. Trovare del tempo da dedicare alle passioni è una impresa ardua, spesso crollo sotto il peso delle delusione, della sensazione di inadeguatezza che, spietata, falcia ogni mia positività in funzione di un limbo oscuro dentro cui vengo gettata ogni qualvolta che le cose si complicano. Ma sognare è necessario. Un’esistenza senza sogni, sarebbe piatta per me e non mi permetterebbe di sopravvivere a tutta la negatività che giorno dopo giorno mi lanciano addosso in modo più o meno diretto.
Buongiorno e buon lunedì a tutti! Sabato, al ritorno dal lavoro ero troppo stanca per stare al pc a lavorare al romanzo e ho letteralmente oziato a letto davanti alla televisione e la mia attenzione è stata subito attratta dal trailer di The Watcher dove si vedeva Bobby Cannavale, attore che sto imparando ad apprezzare attraverso varie sue interpretazioni. La cosa davvero buffa del mio rapporto con Bobby è che a parte per The Watcher, ogni volta che ho visto qualcosa con lui, non lo sapevo finché non è apparso! 🤣 Ma lasciamo perdere queste piccole sciocchezze e passiamo ai fatti: la serie TV targata Netflix, tratta da una storia vera “The Watcher“. Eccovi il trailer:
Come potete vedere dal trailer, è la storia di una famiglia che si trasferisce in provincia nella casa dei loro sogni per lasciare la metropoli sempre più violenta e poco sicura quando si vive con un bambino e un’adolescente, ma al loro arrivo si accorgono subito di avere dei vicini poco gradevoli, percependo fin da subito un alone di ostilità.
Cosa ne penso?
Vi dico subito che ho visto l’intera serie in una giornata, anche perché è composta da soli 7 episodi che ti lasciano col fiato sospeso dal primo all’ultimo. Il cast è un mix di volti noti, tra i quali: Bobby Cannavale (The Irishman, Jumanji e La canzone della vita), Mia Farrow (ex moglie di Woody Allen), Naomi Watts (King Kong, 21 grammi e The Ring), Jennifer Coolidge (la MINF di American Pie, impossibile dimenticarla xD), Christopher McDonald (Thelma & Louise, Grease 2 e Flubber) e tanti, tantissimi altri attori i cui visi vi susciteranno un ricordo, soprattutto se siete ormai vecchietti come la sottoscritta. 😉
Qualcuno manda delle lettere anonime ai proprietari della casa situata al 657 Boulevard, osserva i loro proprietari e li stalkerizza facendoli cadere vittima di una rete fatta di angoscia e terrore. Non ci sono scene particolarmente impressionabili. L’intera serie è costellata più da una forte pressione psicologica che da veri e propri contenuti splatter. E’ il non sapere, il detto e non detto, quell’ombra che si aggira alle spalle dei protagonisti che ti fa sussultare… questa serie dalle forte tinte noir è piena di situazioni simili e tanto tanto mistero! Un’ovazione va fatta anche alla fotografia e al regista, per aver dato vita ad atmosfere così inquietanti da percepirle sulla pelle.
Ogni volta ti sembra di capire chi sia il misterioso The Watcher, ma poi tutto cambia, tutti gli indizi e la storia verte su altre figure, spostando l’attenzione dello spettatore. Io nel mio piccolo avevo da subito sospettato di due figure: la prima si è poi autoaccusata a fine serie (ovviamente non dico nulla per non fare spoiler), la seconda ha comunque avuto il fatto suo e non vi nego di aver anche un po’ gongolato. eheheh
Ma chi è davvero The Watcher?
Penso che per saperlo dovrete vedere la serie su Netflix o, se volete, in rete potrete trovare la “vera storia della casa situata al 657 Boulevard” ma, a prescindere, vi inviterei a non fare spoiler nei commenti per chi vorrà gustarsi questa bella serie che sarebbe davvero perfetta, se solo non fosse tratta da un fatto realmente accaduto: se penso all’angoscia vissuta da queste persone, mi vengono i brividi!
Da vedere, ma preparatevi a fare qualche piccolo salto dalla sedia! xD
Ciao a tutti amici, stasera volevo giocare un po’ con voi proponendo un tag di mia invenzione, così, perché mi va di tormentarvi con cosine strane che spesso possono essere anche molto carucce e permetterci di conoscerci anche un po’ meglio.
Le regole sono semplici: 1- Abbinare la prima che vi viene in mente alla lettera dell’alfabeto, che sia il titolo di una canzone, un oggetto, una persona, il titolo di un film, qualsiasi cosa, basti che sia di getto, magari scrivendo anche due righe di spiegazione… ammesso che ci sia! 🤣 2- Fare un elenco (se lo gradite, potete aggiungere anche delle immagini o il link se si tratta di canzoni)
3- Taggare più blog possibili e che pensiate possano essere interessati. (non c’è un limite numerico) 4- Ovviamente taggare l’ideatore, usare l’immagine del tag e chi vi nomina affinché sia possibile leggere anche le vostre risposte.
Tutto chiaro?
Inizio io!
Ano Hana
A come: Ano Hana, ultimamente ho ripensato molto a questa serie anime. Ho di recente anche visto un video del live action e ho pianto anche in quel caso, direi che ormai questa storia mi sia entrata nel cuore e dopo anni riesce ancora ad emozionarmi.
B come: Birra, non ho problemi di alcool, tranquilli, ma vi dirò che la birra è una di quelle bibite che berrei spesso d’estate, purtroppo a causa di problemi di salute non posso farlo, per cui rimane una cosa che adoro, ma che non posso toccare. Sigh.
C come: Caffè! Adoro il caffè! Solitamente lo bevo amaro e con una goccia di latte.
D come: Dragon Age! Si tratta di un videogioco a cui ho giocati diversi anni fa e che mi ha fatto apprezzare i giochi di questo genere, meno mangosi e con un tratto un po’ più realistico.
Everybody’s Golf
E come: Everybody’s Golf! Altro videogioco che adoro fare quando ho bisogno di rilassarmi un po’ (se sono nervosa invece preferisco sparare agli zombie di Resident Evil xD ). E’ un gioco per playstation sul golf con personaggio in versione manga, solitamente pucciosi e/o deformed.
F come: Final Fantasy saga. Ancora una volta, la mia risposta verte nel mondo dei videogiochi. Ho scritto saga in modo generico anche se io rimango comunque legata soprattutto al 7 (la versione anni 90) e ai suoi personaggi.
G come: Gackt. Vi ho già parlato di lui, vero? E’ un cantante giapponese ormai sulla cresta dell’onda da più di 20 anni e che ancora riesce a farmi emozionare con la sua voce.
Anthony DiNozzo – NCIS
H come: Harry Potter! Libri & film. ♥
I come: I… I…. Imotep!! Oddio, mi viene in mente solo il cattivo del film de La Mummia, scusate! 🤣🤣🤣
J come: JFK un caso ancora aperto! Film del 1991 con un cast super stellare. ♥♥♥
K come: Kingdom Hearts. Videogioco per diverse console, nato dalla fusione tra personaggi dell’universo Disney e nipponici.
Sailor Moon
L come: Liberian girl! Canzone interpretata da Michael Jackson il cui video è uno tra i miei preferiti e di cui vi ho anche parlato nel blog. ♥
M come: Michael Sheen! No, dico? Qualcuno aveva forse qualche dubbio? 🤣 Amo l’attore, l’attivista, l’uomo… insomma amo Michael Sheen in tutte le sue immense sfumature. ♥
N come: NCIS squadra anticrimine, serie TV americana che mi ha fatto apprezzare tantissimo Michael Weatherly che interpretava il ruolo di Anthony DiNozzo. ♥
O come: O… O… oddio, anche qui, come per la I, se penso alla lettera O ripetuta, mi viene in mente solo la sigla italiana di Occhi di gatto, ve la ricordate? 🤣 Per cui O, come O, O, O, OCCHI DI GAAAAAAAATTO!!
P come: Panna! Come già detto migliaia di volte: amo la panna, soprattutto se è panna montata!! ♥
Lucian – Underworld
Q come: Queen! Il famoso gruppo musicale britannico capitanato dal grande e compianto Freddie Mercury.
R come: Runaway train dei Soul Asylum è una canzone di cui vi ho anche parlato nel blog. ♥
S come: Sailor Moon! Sia l’anime, ma soprattutto il manga che per me fu una vera rivelazione in quegli anni. Di cose con la S, esattamente come per la T, ne avrei avute a bizzeffe, ma le guerriere Sailor sono state le prime a venirmi in mente. ^_^
T come: Twilight saga, sia in libri che in film. E’ una di quelle saghe che spesso si è attirata l’antipatia del pubblico, ma che secondo me merita tanto. ♥
U come: Underworld, ma solo per il ruolo di Lucian interpretato da Michael Sheen. Cosa dite? Sono di parte? Davvero? Ebbene sì, è vero! 🤣
V come: Video girl Ai. Anche di questo manga ve ne ho già parlato ampiamente in passato. Che dire? Uno dei primi amori mangosi, non scorda mai! 😉 ♥
Queen
W come: Waffle! In verità non ne ho mai mangiati di freschi, ma solo quelli tristi confezionati, ma sono dell’idea che caldi con panna e fragole fresche di stagione, siano paradisiaci! 😋
X come: Xanax ahahahaah, no, non è vero, ma volevo dirlo 😂😂😂
Y come: Yaoi. Genere manga destinato soprattutto a un pubblico femminile, dove la storia d’amore è incentrata su una relazione omosessuale tra due uomini. In breve è come il Male to Male o il Boys love inglese.
Zettai Kareshi
Z come: Zettai Kareshi di Yuu Watase. E’ uno di quei manga super carini che tutti gli appassionati dovrebbero leggere, soprattutto se amano gli shojo (romance per femminucce). Letto eoni fa… prima o poi ne scriverò anche una recensione. ♥
Finito!! Mi piacerebbe taggare tantissime persone, ma temo seriamente di disturbarle, tuttavia ci provo, almeno un paio giusto per evitare un pestaggio di massa. xD
Questa composizione partecipa alla Challenger di Settembre non competitiva di Raynor’s Hall. Il tema estratto per questo nuovo contest è “Dopo la fine di una storia”.
Nuova vita
Giorni vuoti costellati da pesanti silenzi. Parole non dette, negate, celate dietro sorrisi di plastica finti come centesimi di carta. Guardare oltre sembrava impossibile, ma i silenzi sono col tempo diventati addii sussurrati, portando entrambi a una fine difficile da accettare, ma inevitabile. Osservo il mondo che va oltre noi. Suoni. Colori. Odori. Tutto sembra diverso adesso. Avverto scorrere nuova vita in me, nelle vene, fin dentro al cuore.
Blog nato per condividere tutto quello che le mie "modeste" doti artistiche mi permettono di fare che siano esse recensioni, disegni, racconti e quant'altro.
♡~Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.~♡ Carlos Ruiz Zafón