Due parole su… Ritorno a Breuddwyd

Ciao a tutti, questi sono giorno un po’ frenetici e sto facendo letteralmente i salti mortali con doppio avvitamento per star dietro a tutto, compresa l’ansia da prestazione (o più corretto dire da pubblicazione), l’ansia per come andrà a finire questa situazione a livello mondiale ecc ecc…

Ma non voglio parlare di cose brutte, non oggi, non in questi cinque minuti contati che ho a mia disposizione tra una corsa e l’altra…

Innanzitutto, ringrazio tutti coloro che stanno leggendo e acquistando Ritorno a Breuddwyd, grazie grazie grazie ♥ E poi vorrei fare due doverose precisazioni che riguardano questa mia nuova opera. So che qualcosa ho già detto in passato, ma mi sembra carino ribadirlo ebbene partiamo dal nome: dovete sapere che Breuddwyd in gallese significa sogno e dato che questo romanzo è ambientato in questa cittadina da me creata situata nel sud del Galles, volevo un nome che avesse un senso.

In realtà Breuddwyd non esiste se non nel mio cuore e, spero, nel cuore di tutti i lettori che vorranno leggere questa storia dalle forti tinte noir. Sì, perché in Ritorno a Breuyddwyd si parla sicuramente d’amore, ma non solo e in più occasioni, per la protagonista, sembrerà di vivere in un incubo più che in un sogno.

Ritorno a Breuddwyd, esattamente come tutti miei precedenti romanzi, non è il solito romance, ci tengo a precisarlo perché non voglio deludere nessuno e se vi aspettate di leggere la classica storiella del figo un po’ ombroso e stronzo che incontra la ragazzina magari anche vergine e decide di cambiare vita per lei… beh, non leggetelo!

Ritorno a Breuddwyd è tanto, molto di più. E non lo dico perché l’ho scritto, ma perché qui si parla di temi molto importanti come l’omertà, la malattia, la discriminazione e la violenza (solo per citarne alcuni).

Ovviamente non mancheranno anche delle scene di humor per alleggerire il tutto e l’amore, tanto, tanto amore…

Penso di aver detto tutto, se vi va, cliccando qui di seguito, troverete il link diretto per l’acquisto: ACQUISTA e semmai lo leggerete, vi prego di farmi sapere.

Un abbraccio.

Anna Esse.

Pubblicità