Ciao a tutti, quando stamane mi è capitato l’articolo dell’ANSA sul tragico incidente avvenuto sul set del film “RUST“, ho subito pensato: “la morte di Brandon non ha insegnato nulla“… e, amici, è proprio così! Ancora una volta, su un set, si sono usate armi da fuoco vere che hanno provocato la morte di una persona e il ferimento di un’altra. Questa non è una tragedia solo per la vittima e i suoi famigliari ma anche per chi ha premuto il grilletto senza sapere che avrebbe potuto uccidere e, in questo caso, il povero Alec Baldwin.
I fatti riportati dall’articolo sono questi (riporto l’articolo esattamente come l’ho trovato e, se volete visionare l’originale sul sito ANSA, questo è il link: “vittime sul set di Rust“):
<< La vittima è la 42enne direttrice della fotografia Halyna Hutchins, mentre a rimanere ferito nella sparatoria è stato il 48enne regista Joel Souza. Al momento non è stata formalizzata nessuna accusa per l’accaduto, che è oggetto di indagine.
Hutchins e Souza “sono stati colpiti quando Baldwin ha scaricato una pistola usata nelle riprese del film”, ha detto lo sceriffo di Santa Fe spiegando che la direttrice della fotografia è in seguito deceduta per la gravità delle ferite riportate. (ANSA).>>
Ma porca di quella paletta, per non dire altro, ma quando inizieranno a mette in sicurezza queste persone?
Quanti altri dovranno morire o essere feriti in nome di qualcosa che non riesco proprio a comprendere?
Il cinema è finzione e l’utilizzo di armi vere dovrebbe essere illegale perché potenzialmente pericolose e, mettere un’arma vera nelle mani di una persona che non le sa maneggiare, anche se ha cento anni, è come metterla nelle mani di un bambino, non c’è differenza!
Sono amareggiata, penso al povero Baldwin e allo shock provato per aver ucciso una persona e ferita un’altra.
Penso alle vittime che sono morte in un modo tanto assurdo facendo un mestiere che non dovrebbe essere considerato pericoloso e penso alle famiglie di quest’ultimi, ai figli, mariti, mogli, genitori, fratelli, sorelle a tutti coloro che si sono visti strappare una persona a loro cara, in modo tanto insensato.
Spero e mi auguro che questo non debba più avvenire, ma ci credo poco purtroppo…
A questo punto, posso solo pregare che, sul set dove lavorano i miei attori preferiti, qualcuno, colleghi il cervello e si renda conto che, un’arma vera, è un azzardo che potrebbe trasformare la produzione in un mega survival game, un’immensa roulette russa dove, prima o poi, qualcuno potrebbe prendersi un proiettile che non desiderava.
Senza parole.
Shio.