Segnalazione librosa: rehaBáthory: niente è come sembra di Nina Camelia.

Oggi è giornata di grandi annunci! A quanto pare alterno mesi di inattività a giorni di iperattività, temo dovrò farmi vedere da uno bravo! hahaha
Scherzi a parte, questa segnalazione è arrivata per caso da una nostra vecchia conoscenza che da un po’ è sparito dal giro dei blog ma che spero possa ritornare quanto prima.

Allora, considerato che stasera è Halloween, direi che non c’è giorno migliore per proporvi quest’altra lettura:
rehaBáthory: niente è come sembra” di Nina Camelia che potete trovare su Amazon.

Questa è la sinossi: “rehaBáthory: niente è come sembra” è un piccolo saggio sulla riabilitazione di Erszébet Báthory, controverso personaggio strappato alla cronaca storica per essere consegnato, damnatio memoriae, al folklore e alla letteratura di genere horror-vampiresco.
La contessa sanguinaria è, infatti, il nome col quale la protagonista del libro è ricordata e raccontata: assassina seriale, torturatrice, cannibale, vampira, licantropa, strega e perversa. Moltissime altre sono state le pesanti colpe, recuperate dagli anfratti più oscuri e dagli abissi più spaventosi della psiche collettiva, ipnotizzata dalla propaganda cattolica, a lei attribuite come manovra strategica per estrometterla dalle sue enormi ricchezze e risorse economiche e politiche e per costruire la più eclatante farsa giudiziaria della storia.
Il mio lavoro, sulla scia dei recenti studi di due storici ungheresi citati nello scritto, e basato sui libri di Kimberly L. Craft, mira a riscattare la figura mettendo in risalto le molteplici contraddizioni tra quel poco di storia che emerge dallo scarsissimo ma significativo materiale originale degli archivi della famiglia Báthory- Nadasdy e lo svolgimento dei due procedimenti legali pieni di gravi violazioni, decisive manipolazioni dell’opinione pubblica del tempo e lo stile di vita della Contessa, ricostruito attraverso una cinquantina di lettere personali tradotte dalla Craft in inglese dall’ungherese (un paio della quali da me tradotte in italiano e inserite nel corpo del testo).
Alla fine del saggio, al lettore saranno state date nuove coordinate storiche e culturali per farsi un’idea più oggettiva di come possono essere andati realmente i fatti; è comunque lasciata aperta la possibilità di scegliere da che parte stare.

C’è il gotico e i vampiri, cosa possiamo chiedere di più? 😉

Se siete interessati, cercate l’opera della nostra Nina su Amazon, date un’occhiata all’estratto oppure leggetelo direttamente, insomma, per un brivido in più, in questa notte speciale, “rehaBáthory: niente è come sembra” di Nina Camelia. 😉

Buona lettura.

Shio.

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Finalmente l’annuncio che tanto attendevo!!!

Niente panico!
Non riguarda me come autrice e casinista del web, ma come appassionata del mondo nipponico, dei manga e degli anime in generale.

Come ben saprete, in questi giorni, si sta svolgendo il Lucca comics che, a tutti gli effetti, è una delle fiere del settore più importanti del nostro territorio nazionale e presso cui sono stati fatti diversi annunci importanti dalle varie case editrici e, questo, è l’annuncio che più ho atteso in 25 anni di passione manga: la ristampa di Proteggi la mia Terra di Saki Hiwatari!

Giuro, non ci credo!
E’ quasi un miracolo!

Forse molti non lo sanno, ma il mio stesso pseudonimo è legato a questo manga, difatti “Shioren” è la fusione dei nomi di due personaggi di questa serie manga: Shion e Mokuren che, uniti, hanno dato vita a Shioren. ❤️

Segnatevi l’uscita sul calendario, tatuatevelo sulla pelle, scrivetelo con pennarello indelebile sulle mutande, fate cosa volete, ma non lasciatevi sfuggire l’occasione di scoprire o riscoprire, questa bellissima saga piena di colpi di scena.
Per saperne di più, vi lascio il link della recensione che feci tantissimi anni fa proprio qui sul blog: “Proteggi la mia Terra“.

Proteggi la mia Terra, come dice l’immagine e salvo rinvii, sarà disponibile a partire dal mese di aprile 2022 sempre per Planet manga in maxi volumi per un totale di soli 12 tankobon: da non perdere!

Parola di Shio.

Happy Halloween!!

Anche quest’anno, non sono riuscita a fare nulla a riguardo, purtroppo ho il brutto vizio di scrivere romanzi che poi mi occupano principalmente in questo periodo dell’anno e mi ritrovo sempre con un pugno di mosche in mano, sigh…
Ma spero che voi possiate trascorrere questa festa nel modo per voi più congegnale.

Io non sono una fanatica della festa.
Amo le atmosfere, le decorazioni e quant’altro, ma continuo a vederla come una festa importata e poco applicabile in Italia: ma voi vi immaginate i bambini del vostro condominio che fanno il giro per il dolcetto o scherzetto?
Da me, finirebbero male. 😂 E, il giorno dopo le pettegole del palazzo direbbero cose del genere: la famiglia tizio deve avere problemi di soldi, manda il figlio a chiedere da mangiare per le case! 🤣🤣🤣

Ma a parte il disagio mentale dei miei condomini, nella mia mente, Halloween si svolge in quei quartieri dove le casette sono indipendenti col loro giardinetto e il garage annesso, dove i bimbi passeggiano felici supervisionati dagli adulti e dove, soprattutto, si divertono. In America le case vengono addobbate manco fosse Natale, insomma, cose del genere, in un paese “cattolico” non sono applicabili e verrebbero bollati come l’anticristo! (ricordiamoci che siamo un paese di bigotto, basta pensare alla legge Zan 😔). Ma c’è un ricordo molto sbiadito nella mia mente… un racconto che mia madre mi faceva e che riguardava la sua infanzia nel meridione dov’era usanza, proprio in questo giorno, lasciare la tavola apparecchiata ai defunti che, solo in quel singolo giorno, veniva concesso di discendere sulla terra per far visita ai loro congiunti… non ci vedete una sorta di nesso, seppur vagamente, a ciò che avviene nel resto del mondo?

Che io sappia, questa cosa della tavola imbandita, era diffusa soprattutto nel meridione e ignoro che viene o veniva fatta anche nel resto d’Italia. Altra cosa che ricorda un “ritorno dei defunti”, era che, sempre in questa magica notte che per molti è la “notte delle streghe”, veniva lasciato un lume acceso sul davanzale della finestra affinché, il defunto, trovasse subito la via di casa.

Credenze…
Tradizioni…
Non so, ma tutto questo ha un certo fascino…
Quello che più mi urta è vedere come ormai è diventato tutto qualcosa di altamente commerciale, hanno dato un costo e un’identità frivola a tradizione vecchie di secoli a cui, i nostri nonni, credevano.

Felice Halloween, gente!

Shio.

Segnalazione Librosa: “La casa sulla collina”.


Buongiorno a tutti amici, come state?
Io non vedo l’ora che finisca il periodo di Halloween così la gente smetterà di turbarmi con i loro trucchi agghiaccianti e le app sanguinolente ma, questo, è un mio problema personale, tuttavia… a proposito di Halloween, che ne dite di una lettura da brivido?
Cristina Morandotti promette tanti piccoli brividi ai suoi lettori con la sua “La casa sulla collina” e quale momento migliore per leggerlo? 😉

Vi lascio alcuni dati tecnici e tutto quello che serve a stuzzicare la vostra curiosità:
Titolo: La casa sulla collina
Autore: Cristina Morandotti
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Genere: Urban Fantasy (dagli 8 anni in su)
Numero di pagine: 92
Data di pubblicazione: 2019

Trama (quarta di copertina):
Gli abitanti della cittadina di Somerset si tengono ben alla larga dall’edificio scuro e disabitato che si erge su Lovecraft Hill. Anzi, nessuno di loro ne parla mai. Ma è la sera di Halloween e dopo un deludente giro “dolcetto o scherzetto” cosa ci può essere di più eccitante, per un trio di ragazzini, di una prova di coraggio da svolgersi proprio nella misteriosa casa sulla collina? La protagonista della sfida è Jenny Corrs, truccata da zombie per l’occasione e gli sfidanti sono Steve, il vampiro e Miguel, la mummia.

Biografia dell’autrice:
Cristina Morandotti è nata nella provincia di Milano nel 1978. E’ da sempre un’avida lettrice, appassionata del genere fantasy umoristico. Nel tempo libero vaga con la fantasia e scrive storie.

Estratto:
Forse la casa non era così terrificante come tutti credevano. Forse si sentiva sola lassù, su quella collina.

La casa sulla collina è un libro d’avventura, con qualche brivido e un pizzico di umorismo. E’ una storia su una casa maledetta, ma è anche (soprattutto) la storia di formazione e di crescita di una ragazzina di 11 anni, che per salvarsi la vita e quella degli amici dovrà imparare a credere in sé stessa.

Che altro aggiungere?
Se questa segnalazione vi ha incuriositi, vi invito a cercare il libro di Cristina e di dargli un’occhiata.

Buona giornata.

Shio ❤

The Xmas carols project: aggiornamenti…

Buongiorno e buon sabato amici!

Visto l’entusiasmo dimostrato per la mia idea bislacca, vi comunico che, a prescindere dal numero di partecipanti, il progetto prenderà forma e, a seconda del numero di adesioni , la pubblicazione avverrà a cadenza giornaliera, settimanale o bisettimanale…amen!

Chiedo a coloro che mi hanno già dato il loro consenso, di contattarmi tramite email usando il nome dell’iniziativa come oggetto, al seguente indirizzo: anna.autrice.esse@gmail.com così da definire un luogo virtuale dove metterci d’accordo privatamente e dove scambiarci materiale.

☀️IMPORTANTISSIMO:☀️

Se volete partecipare al progetto, commentate qui sotto o contattatemi direttamente all’indirizzo email sopra indicato.

Se conoscete persone che potrebbero essere interessate, invitatele a partecipare, questa iniziativa è anche un modo per conoscersi e fare nuove conoscenze.

C’È TEMPO FINO AL 5 NOVEMBRE PER DARE LA PROPRIA ADESIONE.

Penso di aver detto tutto, al prossimo aggiornamento e grazie a tutti per il vostro sincero entusiasmo. ❤️

Big kiss.

Shio.

AAA ho una proposta indecente per te!

Ciao a tutti amici miei, leggendo il racconto horror a puntate sul blog delle magiche sorelle Elena e Laura (che vi consiglio vivamente di andare a leggere cliccando sul titolo: La casa delle anime), ho partorito un’idea abnorme che, se otterrà un buon numero di adesioni, sarei felicissima di mettere in scena. Il progetto si chiama “The xmas carols” e ora vi spiegherò meglio nel dettaglio. 🥰

Allora l’idea è quella di scrivere un racconto breve a tematica natalizia che verrà condiviso in tutti i blog coinvolti insieme a una piccola presentazione dell’autore di turno.

Esempio: io scrivo un racconto natalizio, che viene condiviso il giorno x sul mio blog insieme a due righe di presentazione scritte di mio pugno (chi sono, cosa faccio nel web e, se ho pubblicato libri, il link della pagina web dove trovarli). Tutto questo verrà condiviso sugli altri blog coinvolti e, il giorno dopo, si farà la stessa cosa con un altro artista e il suo racconto.

Sì, lo so, faccio schifo a spiegare, ma prometto di fare l’impossibile affinché comprendiate, giuro.

Questa staffetta, sarebbe carina iniziarla il giorno dell’Immacolata e concluderla la vigilia di Natale. L’ordine di pubblicazioni dei testi e i dettagli, verranno decisi in un secondo momento, per ora mi piacerebbe sapere se ci sono persone interessate.

Non occorre essere un autore, non è una gara, è solo un modo carino per farci conoscere e, soprattutto, divertirsi insieme.

Importantissimo: ognuno può adottare lo stile che preferisce: romance, giallo, fantasy, noir, ecc ecc…non ci sono regole a parte un limite di battute e, chi disegna, può fare una piccola storia illustrata, se lo desidera ma, ripeto, per tutti i dettagli, vi rimando a un secondo post, ora, mi preme più sapere se c’è qualcuno interessato e, che sia chiaro, chi ho in mente e non risponde al mio appello, sarà contattato privatamente dalla sottoscritta: nessuno è al sicuro! Muahahahahahahahah!

Bene, attendo le vostre risposte. 🥰

Baci baci

Shio ❤️

Tragedie che si ripetono…

Ciao a tutti, quando stamane mi è capitato l’articolo dell’ANSA sul tragico incidente avvenuto sul set del film “RUST“, ho subito pensato: “la morte di Brandon non ha insegnato nulla“… e, amici, è proprio così! Ancora una volta, su un set, si sono usate armi da fuoco vere che hanno provocato la morte di una persona e il ferimento di un’altra. Questa non è una tragedia solo per la vittima e i suoi famigliari ma anche per chi ha premuto il grilletto senza sapere che avrebbe potuto uccidere e, in questo caso, il povero Alec Baldwin.
I fatti riportati dall’articolo sono questi (riporto l’articolo esattamente come l’ho trovato e, se volete visionare l’originale sul sito ANSA, questo è il link: “vittime sul set di Rust“):


<< La vittima è la 42enne direttrice della fotografia Halyna Hutchins, mentre a rimanere ferito nella sparatoria è stato il 48enne regista Joel Souza. Al momento non è stata formalizzata nessuna accusa per l’accaduto, che è oggetto di indagine.
    Hutchins e Souza “sono stati colpiti quando Baldwin ha scaricato una pistola usata nelle riprese del film”, ha detto lo sceriffo di Santa Fe spiegando che la direttrice della fotografia è in seguito deceduta per la gravità delle ferite riportate. (ANSA).
>>

Ma porca di quella paletta, per non dire altro, ma quando inizieranno a mette in sicurezza queste persone?
Quanti altri dovranno morire o essere feriti in nome di qualcosa che non riesco proprio a comprendere?
Il cinema è finzione e l’utilizzo di armi vere dovrebbe essere illegale perché potenzialmente pericolose e, mettere un’arma vera nelle mani di una persona che non le sa maneggiare, anche se ha cento anni, è come metterla nelle mani di un bambino, non c’è differenza!

Sono amareggiata, penso al povero Baldwin e allo shock provato per aver ucciso una persona e ferita un’altra.
Penso alle vittime che sono morte in un modo tanto assurdo facendo un mestiere che non dovrebbe essere considerato pericoloso e penso alle famiglie di quest’ultimi, ai figli, mariti, mogli, genitori, fratelli, sorelle a tutti coloro che si sono visti strappare una persona a loro cara, in modo tanto insensato.

Spero e mi auguro che questo non debba più avvenire, ma ci credo poco purtroppo…

A questo punto, posso solo pregare che, sul set dove lavorano i miei attori preferiti, qualcuno, colleghi il cervello e si renda conto che, un’arma vera, è un azzardo che potrebbe trasformare la produzione in un mega survival game, un’immensa roulette russa dove, prima o poi, qualcuno potrebbe prendersi un proiettile che non desiderava.

Senza parole.

Shio.


   

Gli assalti alle panetterie di Haruki Murakami

Ciao a tutti, oggi vi parlo di uno dei miei autori nipponici preferiti che seguo ormai da più di dieci anni: Haruki Murakami.

Qualcuno di voi lo conosce o ha letto qualcosa di lui?

Il libro di cui vi parlo oggi, è un racconto brevissimo magistralmente illustrato da Igort ed edito da Einaudi.

Questa è la sinossi ufficiale:
Un gruppo di giovani male in arnese è cosi affamato da decidere di ricorrere agli estremi rimedi: rapinare una panetteria. Non per il denaro, ma per il pane. Quando arrivano però nel negozio scelto “per il colpo” hanno la prima di molte sorprese. Il panettiere non si opporrà in nessun modo all’esproprio, anzi sarà ben felice di dare loro il pane, a patto che facciano una cosa, una cosa molto semplice per lui: ascoltare un brano di Wagner… Prosegue la “serie di fuori serie” dei racconti di Murakami illustrati da artisti italiani e internazionali. Questa volta a dare forma e colore alle atmosfere del maestro giapponese è Igort, al secolo Igor Tuveri.

È imbarazzante vedere come viene praticata svelato tutto ma, in appena 59 pagine di racconto, sarebbe impossibile svelare i retroscena attraverso la trama, non credete?

Immagino penserete: allora è tutto qui, è fatta, non c’è altro… Beh…in verità, “NI“.

In appena 59 pagine, ho ritrovato la magia, il surreale e il grande talento che tanto ho amato del sensei in tutti questi anni, ed è quasi buffo che vi parli di questa opera breve con tutti i meravigliosi romanzi e le magiche storie a cui il maestro mi/ci ha abituati. Ho sempre definito il maestro Murakami come il Miyazaki della letteratura e, per me, sarà sempre così. ❤️

Il racconto si legge velocemente e, alla fine, ti lascia comunque soddisfatto. I disegni sono ben fatti e rendono giustizia al testo.

Non è uno dei suoi migliori capolavori ma, se amate il sensei, “Gli assalti alle panetterie”, non può mancare nella vostra collezione.

Consigliato.

Shio.

Recensione/325 – Complicated Love (A. Esse)

Autore: Anna Esse Titolo: Complicated Love ISBN: 978-88— Editore: Amazon Multimedia Prima ed.: 2020 Prezzo cartaceo: € 13,00 (prezzo Amazon) Prezzo ebook: € 1,20 Dati: 2020, pag. 299 Sinossi: Nato in una famiglia troppo impegnata a gestire il lutto che li ha colpiti, Edward è costretto a crescere da solo nell’indifferenza più totale. Questo fa […]

Recensione/325 – Complicated Love (A. Esse)