“It’s my probably me” – Sting/Clapton (video home made)

Ciao a tutti, ogni tanto ci provo…
Sento la necessità primaria di provare a creare qualcosa abbinando musica e immagini e, fin dalla prima volta che ho visto una determinata scena di Prodigal son, ho pensato: in questo momento, ci starebbe bene la canzone di Clapton e Sting “Ir’s my probably me” (che fu parte della colonna sonora del film “Arma Letale” 3). Ed è da questo unico singolo pensiero che ha preso vita il video che sto per mostrarvi.
Solitamente non condivido le mie creature video con voi, perché non sono chissà che brava e poi, uso un programma che non mi permettere di fare chissà quali montaggi ma, detto tra noi, non ne sarei neanche in grado! Tuttavia, questo video, mi piace davvero tanto come mi è uscito. L’ho fatto in un paio di giorni e sto continuando a guardarlo come rapita:
1° perché amo la canzone.
2° perché amo Prodigal Son
3° perché amo Michael Sheen
4° perché non mi dispiace l’intero cast di questa serie TV.
Curiosi di sapere qual è la scena che, nella mia testa, ha dato il via a questa realizzazione?
Non potreste mai indovinare, per cui ve lo dico: durante l’assolo di chitarra del fantastico Clapton, il protagonista della serie, Tom Payne che interpreta Malcolm, si lancia da una finestra precipitando su un auto, quel volo, nella mia testa, portava quell’assolo.

Spero che il video vi piaccia, vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Non è perfetto, c’è solo cuore e tanto, tantissimo amore.

Buona visione a tutti ❤
Shio.

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Dentino avvelenato

Ciao a tutti,
come state?
Spero tutto bene.
Scusate ma ho bisogno di un momento di sfogo che so essere una causa persa, perché il popolo italiano, in queste cose, non impara mai…non trae giovamento dalle cose serie, figurarsi questa, ma andiamo con ordine…
Io non guardo molta TV, lo faccio solo quando costretta e cioè durante i pasti ed è da qualche giorno che, come da tradizione, gira la pubblicità di Sanremo. Ora, non so voi, ma io, personalmente, mi sento tanto, tantissimo presa in giro (e non dico “per il culo” perché sono una signora…ops, l’ho detto!) da questo spot e per due motivi fondamentali: mancanza di rispetto e solidarietà.
Cerco di spiegarmi meglio…
E’ un anno che i teatri di tutto il mondo, i cinema e tutto il “settore dello spettacolo/intrattenimento” è fermo.
Ci sono teatri piccoli che già facevano fatica a stare aperti quando la gente poteva andare a vedere le rappresentazioni e non oso immaginare quanti di questi, dopo che tutta queste storia sarà finita, potranno davvero riaprire e a che prezzo!
Ora, il festival di Sanremo non si svolge in uno studio televisivo.
Il festival si svolge in un teatro.
E direi che non bisogna essere Einstein per formulare la domanda corretta, ma io ve la pongo lo stesso: “perché, per un anno, artisti, musicisti e tutti coloro legati al settore, di tutto il mondo, non hanno potuto lavorare e ora, magicamente, per Sanremo sì?”
E che non vi venga di dire: “Perché Sanremo è Sanremo”, che mi salta l’omicidio! x°D
Vero anche che, in quei giorni del festival, finalmente, musicisti, parrucchieri, fotografi, artisti, cantanti, donne delle pulizie…insomma, tutti lavoreranno, ma gli altri? E tutti quelli che in un anno hanno dovuto fare di tutto per portare il piatto di pasta a tavola? A loro non si pensa?
In alcune parti del mondo (Inghilterra nello specifico), si sono attrezzati con degli spettacoli in streaming facendo pagare un biglietto virtuale per vedere la rappresentazione sul pc/tablet o cellulare in diretta, che poi è quello che, in teoria, sarà il Sanremo di quest’anno, visto che il pubblico non dovrebbe e ripeto, dovrebbe, esserci. Ma se lo faranno per Sanremo, perché non farlo anche per alcuni teatri d’Italia? Affinché anche altri artisti (gli inglobo tutti nella stessa categoria, ma sapete che intendo tutti, dall’usciere del teatro, alla donna delle pulizie, alla stella dello spettacolo, tutti), perché per queste persone non è stato fatto?
Forse non c’erano fondi/sponsor che a Sanremo non mancano?
Probabile.
Ma vi dirò, tutto sommato, non è il fatto che fanno il festival a farmi andare in urta il tutto. Certo, mi faceva riflettere e arrabbiare, ma sarei rimasta sulle mie, poi…ho visto la pubblicità “presa per il culo” (cacchio l’ho detto di nuovo, sono proprio una pessima persona!) che la rai sta propinando: “NON GUARATE SANREMO?”, “BOICOTTATE SANREMO?“.
Certo che dovrebbe essere così, perché quella pubblicità è una provocazione belle a buona che urta e ride metaforicamente in faccia a tutti coloro che finora hanno dovuto stringere la cinghia senza lavoro e che, improvvisamente, vedono un teatro aprire solo perché “c’è qualcuno che paga”.
Meriterebbero davvero che la gente non guardasse Sanremo quest’anno, per rispetto a tutti coloro che per un anno non hanno lavorato, ma il problema è che il bigottismo legato al festival, in Italia. purtroppo è di casa.
Io sono anni che non lo guardo e, quest’anno meno che mai.
Mi dispiace solo per la categoria che continua a soffrire, a chi non ha più un lavoro, a chi ha dovuto chiudere teatri e sale cinematografiche perché strozzati dalle spese e senza possibilità di poter fare incassi, a me dispiace solo di loro e della stupidità umana di chi, fregandosene di tutto, continua a fare quello che vuole ballando metaforicamente sul cadavere di terzi.
Che schifo!!

Shio

Pensieri da scrittore #3

Scrivere è dare vita a qualcosa di intimo che nasce da dentro. È come un figlio che hai paura di lasciare andare. Così succede che ci si scopre gelosi e iper protettivi verso di lui. Temi che non sia capito, che venga deriso e umiliato ma, come ogni figlio, prima o poi anche lui deve lasciare il suo nido, scivolando dalle tue braccia con l’entusiasmo di chi vuole conoscere il mondo e, a te, non resta altro che osservare da lontano, preoccupandoti e ricordando i mesi felici di quando era solo tuo: nei tuoi pensieri, nella mente…nel cuore.

(Anna Esse)

76 oggi.

Quando si perde qualcuno d’importante, è come perdere una parte preziosa di se stessi.
Sono giorni che ho l’umore instabile, che mi sento stanca e sfibrata.
Ho dato la colpa a tutto: stress sopra ogni cosa ma, con molta probabilità, è solo la memoria del mio corpo che si è attivata ancora prima della mente.
Oggi mia madre avrebbe compiuto 76 anni, ma se n’è andata due anni fa…in silenzio.
E’ strano…
Quando sono venuta al mondo eravamo solo noi due e, quando lei ha lasciato questo mondo…c’ero solo io al suo capezzale… un ricordo marchiato a fuoco che non dimenticherò mai finché vivo.
Buon compleanno, mamy.

Mi manchi. ❤

Shio.

Pokémon Tag

Ciao a tutti, ho trovato questo Tag sul blog di Tony e, dato che sono una ex giocatrice incallita (ora molto meno, ahimè), ho pensato di approfittarne per rivangare le vecchie glorie del passato e divertirmi un po’.
Non ci sono regole se non rispondere alle dieci domande ispirate al mondo dei Pokémon: buona lettura! 🙂

  1. ESPLORATORI DEL CIELO: Il primo gioco per la tua console preferita;
  2. OMBRE SU ALMIA: Un gioco che hai rivalutato;
  3. SOUL SILVER: il primo remake a cui hai giocato;
  4. Y: il gioco più semplice che hai concluso;
  5. BIANCO: un gioco che hai imparato ad amare;
  6. PORTALI SULL’INFINITO: un gioco bello ma con una caratteristica che te lo ha fatto odiare;
  7. GO: un gioco coinvolgente all’inizio ma alla lunga noioso;
  8. SMERALDO: un gioco che avresti giocato in un altro modo;
  9. LUNA: un videogioco più bello che buono;
  10. GIALLO: il gioco più difficile del franchise che ami.


Bene, andiamo con le risposte!
ESPLORATORI DEL CIELO: Il primo gioco per la tua console preferita:
Il primo gioco di cui ho memoria a cui ho giocato (ma non era mio, ma imprestato da mio fratello) era Exhumed se non ricordo male per Play Station one.
Uno sparatutto in prima persona che mi ha fatto sudare freddo in tantissime occasioni e mi sembra di ricordare che non l’abbia mai finito: sigh.


OMBRE SU ALMIA: Un gioco che hai rivalutato:
Forse proprio i Pokémon.
Ho giocato con questo gioco che ero già un’adulta bella che finita e devo ammettere che mi ha divertito molto, ma, ovviamente, nel mio caso e proprio perché già parecchio grande: giocato uno, giocati tutti!
Se qualcuno se lo sta chiedendo, ho giocato solo a Sole e Luna e X e Y.

SOUL SILVER: il primo remake a cui hai giocato:
Credo che il primo sia stato Resident Evil 2: pauroso, impressionante, inquietante… ma cavolo se non era magnifico a livello di grafica! ❤ __ ❤
Non saprei dire se l’ho preferito alla vecchia versione ma, sicuramente, è stata un gioco piacevole. Sicuramente differenziava dalla versione psOne, ma riuscivi comunque a riconoscere alcuni particolari e il senso logico della storia, il filo conduttore, era quello per cui, l’ho apprezzato abbastanza.


Y: il gioco più semplice che hai concluso:
mmm… credo che sia stato proprio Pokémon, l’Y per l’esattezza.


BIANCO: un gioco che hai imparato ad amare:
Non saprei, ho sempre giocato a qualcosa che ho fortemente desiderato e mai imposto da altri o dalla moda del momento, per cui, non mi sono fatta piacere nulla, è sempre stato tutto molto spontaneo.

PORTALI SULL’INFINITO: un gioco bello ma con una caratteristica che te lo ha fatto odiare:
Direi Valkyrie profile 2 per PS2.
Era molto carino sia come storia sia come grafica, ma non c’era un’area d’azione a 360°. I personaggi si muovevano in modo bidimensionale e questo l’ho trovato un grande handicap.

GO: un gioco coinvolgente all’inizio ma alla lunga noioso:
Nessuno. Come detto su, ho giocato solo a giochi che desiderato, per cui sapevo a cosa stavo giocando.

SMERALDO: un gioco che avresti giocato in un altro modo:
Non credo di capire la domanda, per cui direi di no.

LUNA: un videogioco più bello che buono:
Final Fantasy 13: l’intero gioco si gestiva quasi unicamente con la “x”: molto, molto triste.

GIALLO: il gioco più difficile del franchise che ami:
Direi The last of us. E’ un gioco fantastico, ma non riuscirei mai a giocarlo in modalità esperto o realistico. Sono a malapena riuscita a farlo in modalità facile e medio, credo che altre modalità siano pressoché impossibili per me.

Bene, fine del tag!
Non nomino nessuno.
Buona giornata.

Shio ❤

Pensieri da scrittore #2

A volte invidio chi dichiara di scrivere a una velocità impressionante, chi ha una grande capacità di concentrazione o chi dice che in pochi giorni, scrivono l’Odissea, Guerra e pace e la Divina commedia…
Io sono questa: una piccola, lenta lumachina che deve ritagliarsi il tempo per scrivere e difenderlo con le unghie e coi denti. Una che vive con persone che dipendono da lei e che non può permettersi di chiudere il mondo fuori dalla sua stanza, perché deve restare vigile a ogni rumore percepito, a ogni suono…
Sono una persona che ha bisogno dei suoi tempi e, spesso, questo va ancora dilazionato con quello che devo comunque trascorrere con altri… per questo invidio alcune mie colleghe e colleghi autrici/autori, invidio il loro spirito libero e indipendente, la loro costanza, il loro talento…
Non sono perfetta, io lo so e lo dico sempre.
I miei romanzi?
Sicuramente neanche loro lo sono….dopo tutto sono figli miei e il frutto non cade mai lontano dall’albero, ma posso comunque dire, confermare, dichiarare che dietro ogni singola parola, frase, refuso, incongruenza anche, c’è lavoro, amore, dedizione e, questo, non cambia né se scrivi poemi in un secondo, né se ci metti cento anni.
Buona domenica a tutti, si ritorna a lavorare.

Shio ❤

Un po’ di dolcezza.

Non sapendo cosa mi riserverà il futuro, oggi decido di “farmi male” con classe! 😎

Tiramisù improvvisato!

Ho dovuto arrangiarmi con quel che avevo e compensare con altro, quello che non avevo come, ad esempio i Pavesini al posto dei Savoiardi o la Nutella al posto del cacao amaro… 🙄 Speriamo bene! 🙈😅❤️

Shio.

Aggiornamenti…

Buongiorno amici e buon sabato. Come vi sarete accorti, il mio weekend di pausa è diventato praticamente una settimana. 😅 Sì, ogni tanto sono apparsa per un like o per un commento, magari sono stata un po’ più attiva su Twitter dov’è impossibile non esserlo se si segue Michael Sheen: quell’uomo è un ricettacolo di polemiche, sembra che non possa dire “A”, che viene subito attaccato…🙈 Ma ieri era anche il suo compleanno, per cui non pensiamoci! 🥰

La verità è che è stata una settimana frustrante, piena di novità e notizie famigliari e di salute non molto piacevoli e sono stata letteralmente sommersa da così tante emozioni contrastanti che mi sento ancora ubriaca.

Per le questioni di famiglia, ovviamente, non posso dire nulla qui e, comunque, sarebbe lunga e non credo vi interessi, per quelle legate alla salute, invece…

Beh, inutile girarci troppo intorno, i miei problemi non si attenuano e potrei essere costretta a sottopormi a un’intervento chirurgico che potrebbe tenermi bloccata per un po’… È solo una possibile eventualità, per cui, niente panico! Tuttavia, dovessi essere costretta, potrei dover rinunciare anche alla scrittura, almeno per il periodo di convalescenza e questo mi dispiace non poco…

Ma non fasciamoci la testa, giusto?

È tutto ancora un enorme “FORSE” e io, nel mentre, continuo a lottare e stringere i denti durante la fisioterapia: ce la posso fare! 💪❤️

Vi auguro una bellissima giornata. ❤️

Big kiss.

Shio. ❤️