The last one…

E siamo arrivati alla fine di questo lungo, faticoso, sconvolgente, pandemico, stancante anno.
Nessuno ci garantisce che il 2021 cambierà qualcosa.
In parte, il cambiamento è già iniziato dato che ora esiste un vaccino, ma la strada è ancora lunga e in salita.
Siamo tutti un po’ stanchi, un po’ provati.
Tutti abbiamo avuto degli addii chi più e chi meno importanti.
Tutti abbiamo avuto delle ansie che ci hanno messo spesso alla prova.
Tutti abbiamo avuto voglia di fuggire su un altro pianeta ma, essendo in zona rossa, non potevi neanche scendere a portare giù il cane! x°D (permettetemi di sdrammatizzare)

E’ stato un anno difficile, tutti continuiamo a dire e a insultare questo 2020 per quello che ci ha tolto:
la libertà, i nostri cari, la forza di vivere… e, non è per essere pessimista ma, se il 2020 è stato l’anno della privazione, colui che ha dato una scossa sismica di magnitudo 10 alla nostra vita, il 2021 sarà un’immensa distesa di scosse di assestamento.

Non è pessimismo è realtà.

Nessuno può dirci con certezza che l’anno che verrà sarà migliore di quello che se ne sta andando.
Io pensavo lo stesso del 2019, anno in cui ho perso mia madre e un’artista che era molto vicino al mio cuore, eppure, il 2020 è stato comunque terrificante.

Ma c’è una cosa che il 2020 o il 2019 prima di lui, non è riuscito a togliermi. Certo, ogni tanto vacillo, chi non lo fa? Ma quest’anno che sta per concludersi… questo mostro chiamato COVID non è riuscito a togliermi la speranza. (la fiducia verso il genere umano sì, quella ormai ce la siamo giocata dopo alcuni esempi di egoismo e stupidità avvenuti non solo per il virus)… quella proprio… ma, la speranza… l’idea e il desiderio che nonostante tutto, qualcosa può ancora cambiare, c’è! E’ lì, forte e determinata a non lasciare il mio cuore ed è l’unica cosa a cui riesco ad appigliarmi.
Oggi è l’ultima.
Tra poche ore, saluteremo quest’anno col cuore gonfio di dolore e risentimento e pretenderemo dal prossimo che magicamente risolva tutti i nostri problemi, ma non funziona proprio così, però, possiamo sperare che succeda, giusto?

Buona vigilia amici miei, grazie per essere entrati a far parte del mio mondo. ❤
Ci vediamo l’anno prossimo.
Vi amo tutti.

Con sincero amore.
Anna (Shio)

Pubblicità

Mio! 😍

Finalmente, dopo anni di ricerche, sono riuscita a trovare il libro di Jim Garrison su eBay a un prezzo decente. ❤️

Non so quando riuscirò a leggerlo ma, il semplice fatto di averlo tra le mani, mi emoziona tantissimo!

Buona giornata.

Shio

Bohemian Rapsody

Come ben sapete, io ho i miei tempi per vedere le cose. Per me, il discorso “Freddie Mercury” è importante al punto che, quando dopo l’uscita di questo film tutti erano improvvisamente fan dei Queen, mi irritai al punto da mandarmi in urta anche la pellicola e fui costretta ad accantonare l’idea di vederlo. Penserete che sono esagerata, forse, ma ritengo che l’amore per un’artista è sacro e non deve mai essere confuso con la moda del momento e, in quel caso, fu così ma… andiamo con ordine. 😉
Ciao amici, oggi vi parlo di un film che, quando è uscito, è stato uno tsunami di emozioni contrastanti: “Bohemian Rapsody” di Bryan Singer.

Come tutti saprete, e spero sia così, “Bohemian Rapsody” è una delle canzoni più famose dei Queen (e anche una delle mie preferite 🥰), essa ha, per certi versi, segnato il cambiamento nella storia del gruppo che, da sempre, era intenzionato a non fare un unico genere musicale (il rock), ma spaziare e allargare i loro orizzonti musicali. Nata soprattutto dalla passione di Freddie per la lirica, Bohemian Rapsody, diventa uno dei brani più lunghi fino a quel momento nella storia della band che ne ha voluto fare il suo singolo di lancio andando contro il parere del loro produttore.

Il film parte dalla partecipazione della band al Live Aid una delle manifestazioni canore per beneficienza più importanti del secolo scorso, e finisce con l’esecuzione dei Queen al Live Aid, appunto. Ma, tra i due momenti che rappresentano il “presente” della band all’interno del film, parte la vera storia, quella di Freddie come uomo, figlio, amante e performer. Vediamo un Freddie molto giovane che non accetta le sue origini, il suo nome ed è perennemente in rotta col padre. Il primo incontro con Bryan e Roger e, poco dopo anche con John avvenuto durante i loro anni all’università e, sempre nello stesso periodo, Freddie conoscerà l’unica donna che abbia mai amato: Mary Austin.

L’intero film ripercorre con delicata e rispettosa narrazione, i momenti salienti della band: dalla loro prima esibizione insieme in un locale notturno, alle vette di Wimbledon. Entra nel particolare vissuto del leader della band, mostrando i due volti di Freddie: quello forte, grintoso e sicuro di sé che osteggiava in pubblico e quello fragile e delicato del suo privato. I litigi, l’affetto e la complicità della band, la sua natura bisessuale sempre più incalzante e il suo “ritorno” in famiglia.

Cosa ne penso:

Partiamo subito dal presupposto che non sono una fan di Rami Malek e che, a parte quando faceva il faraone ne “Una notte al museo”, non mi ha neanche mai entusiasmato a livello estetico, ma questi sono gusti personali che non hanno nulla a che vedere con la bravura artistica di un attore. Malek è stato bravo, questo è un dato di fatto e, l’Oscar, è stata un’ulteriore conferma. E poi, resta il fatto che, per imitare le movenze di Freddie, deve aver fatto un lavoraccio non indifferente.

Merry Christmas

Nell’anno del suo quarantesimo anniversario dalla morte, ritengo che nessuno, meglio di John e della sua bellissima “So this is Christmas”, possono descrivere meglio questo momento difficile che ormai dura da davvero troppo tempo e non parlo solo della pandemia.

Buon Natale a tutti. ❤

Vi abbraccio.

Shio

Messaggio libroso

ATTENZIONE, ATTENZIONE:
MESSAGGIO PROMOZIONALE DELL’AUTRICE SHIO, SIETE TUTTI AVVISATI!!

Ormai manca davvero poco a Natale e, mi sono permessa di prendere in prestito la figura del principe di Napoli, per un messaggio promo dell’ultima ora: “VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO” (se non conoscete il significato di questa frase, abbinata alla foto qui sopra, non avete mai visto il film di Totò:
Gli onorevoli“, dove il principe de Curtis di Bisanzio impersona l’onorevole Antonio La Trippa e invitava i suoi concittadini a votarlo urlando dalla finestra del suo bagno: “vota Antonio, vota Antonio La Trippa” usando un enorme imbuto al posto del megafono. xD


Ma torniamo alle cose meno importanti e famose: i miei libri!!

Se siete alla ricerca di due romance dolci, smielati e anche un po’ frivoli e superficiali:
non acquistate i miei romanzi!!

Se invece, siete alla ricerca di qualcosa di diverso, atipico… di amore sì, ma anche di emozioni forti come un pugno, ma delicate come una carezza, allora, siete nel posto giusto!

Due storie.
Due mondi.
Due modi diversi di amare e affrontare le avversità che la vita ci pone senza chiederci il permesso:

🌟 “COMPLICATED LOVE“, un romance M/M dai risvolti drammatici. 🌟

Potete acquistarlo a questo link: https://amzn.to/2GwQSlI
Sinossi:
Nato in una famiglia troppo impegnata a gestire il lutto che li ha colpiti, Edward è costretto a crescere da solo nell’indifferenza più totale. Questo fa scattare in lui un forte desiderio di lasciare quanto prima il tetto famigliare per trasferirsi a New York, dove vive il suo migliore amico Mark, per cui prova da sempre una grande attrazione. Lui è l’unico in grado di domarlo. Sa come prenderlo e, soprattutto, riesce a soddisfare la sua sete di affetto e attenzioni.
La sera del suo diciannovesimo compleanno, sotto insistenza di Mark, Edward entra per la prima volta in un locale gay dove s’innamorerà a prima vista di Adam, un giovane barman che lavora lì. Ma l’amore è complicato, si sa, e quello tra due uomini, può esserlo ancora di più quando il destino, i rimorsi e i drammi legati a un lontano passato, ci mettono lo zampino.
Edward dovrà fare i conti con la sua curiosità, che pagherà a caro prezzo. Il suo immenso desiderio di rendersi utile, gli si ritorcerà contro ritrovandosi, suo malgrado, coinvolto in avvenimenti di un passato lontano ma che condizioneranno il suo presente, sconvolgendolo.

Se invece non amate i racconti M/M, vi consiglio il mio primo romanzo romance:

🌟 “L’ALTRA ME“, una favola moderna dove l’amore deve fare i conti col destino e la gelosia umana.🌟

Potete acquistarlo a questo link: https://amzn.to/34olMTt
Sinossi:
“Erano una il riflesso dell’altra, erano uniche nella loro particolarità e non avrebbe permesso a nessuno di dividerle. Nessuno.” New York. La Grande Mela. Melanie e Kimberly sono due gemelle identiche nell’aspetto ma con caratteri completamente opposti. Dopo aver visto entrambe le loro relazioni naufragare, decidono di convivere in un appartamento a Tribeca dove ritrovano la loro serena quotidianità, fatta di amici, lavoro e sogni nel cassetto finché un incontro inaspettato scuote le loro vite: vecchi ricordi che riemergono… e nulla sarà come prima. ROMANZO AUTOCONCLUSIVO

🌟 IMPORTANTISSIMO: Ambedue i romanzi sono disponibili su Amazon e sono GRATIS per gli iscritti a Kindle Unlimeted.

Disponibile in entrambi i formati (ebook e cartaceo) si adattano bene al vostro albero di Natale, comodi da impacchettare, non richiedono particolare attenzione, ma solo tanto amore.

Only on Amazon. ❤

Bonus post x°D:

Spero di avervi strappato un sorriso. 😉
Buona giornata.

Shio.

Il Complotto

Questa generazione di americani, la vostra generazione di americani, ha un appuntamento col destino…

[Franklin Delano Roosevelt e John Frizgrald Kennedy].

Ciao a tutti e buona domenica!
Oggi vi parlo della mia ultima lettura: “Il Complotto” di James Hepburn.
Questo non è un romanzo, qui si parla di date, fatti, avvenimenti precedenti e successivi all’omicidio tra i più cruenti del genere umano. Presentato come la contro inchiesta della famiglia sull’omicidio del presidente Kennedy, “Il complotto“, vanta di far luce sulle macchinazioni avvenute negli anni che precedettero la morte del presidente degli Stati Uniti d’America, ma sono sincera, dalla sinossi e da tutto quello che viene riportato sulla quarta di copertina, mi aspettavo qualcosa di decisamente diverso.
La particolarità di questo libro è la versione tradotta e quasi completamente sconosciuta ai più. Difatti, in verità, questo manoscritto e la sua esistenza è il mistero nel mistero. Apparso per la prima volta in Francia, fu poi pubblicato in Inghilterra e qualche copia fu stampata anche qui in Italia in una casa editrice torinese ma, fino a quando “Il complotto” non è stato ripreso in mano e ripubblicato in modo serio, la vecchia edizione italiana era pressoché inesistente. Possiamo dire che la storia e l’esistenza di questo romanzo, sono di per sé un enigma che si prefissa di portare il lettore man mano nei retroscena di questa indagine che fu anche materia di spunto e studio del famoso sostituto procuratore di New Orleans, Jim Garrison che forse, molti di voi, ricorderanno anche grazie al suo ruolo nel film di Oliver Stone: “JFK – un caso ancora aperto”, di cui vi ho parlato tantissimo tempo fa e che, aveva il volto di Kevin Costner.

Cosa ne penso…
Posso dirvi che mi ha lasciata molto spiazzata.
Non per le ipotesi in esso contenuti, ma perché fino a più di metà del libro, non si parla affatto dell’assassinio di Kennedy, ma l’intera opera delinea un quadro a 360° su quello che era l’ambiente militare, mafioso, prospero… su quello che era il potere e chi lo deteneva in America in quegli anni e il loro rapporto conflittuale con la politica Kennedy.
E’ un libro che racconta cosa ha indotto queste persone tanto potenti quanto pericolose a organizzare l’assassinio di uno degli uomini più importanti del mondo e di quanto marciume propagava intorno al presidente.
Ci sono state macchinazioni, negligenze, tradimenti.
Che Kennedy non fosse morto per mano di un solo uomo, questo era chiaro a chiunque e, prima ancora del film di Olivers Stone, prima ancora dell’indagine di Garrison che si opponeva alla commissione Warren che dichiarò e indicò in Osvald l’unico artefice materiale dell’assassinio, c’era questo libro scritto con l’auto dei servizi segreti francesi e russi, ma non solo… “Il Complotto”, nella sua precedente edizione uscita negli anni 70, fu il primo a spiegare, attraverso un grafico tracciato da un cecchino esperto, le varie traiettorie dei proiettili che colpirono Kennedy e parte della sua scorta e che, ne decretarono la fine.
La verità dietro la morte di quest’uomo è ancora parzialmente secretata negli archivi di stato americano.
Forse non avremo mai una conferma ufficiale di quello che è realmente successo o forse sì.
Sicuramente questo libro solleva il sipario su uno scenario alternativo da alcuni punti di vista, ma già conosciuti grazie al film interpretato da Kevin Costner.
Non dico che non mi sia piaciuto ma, sostanzialmente, non dice nulla di più di quello che tutti già sappiamo.
Sono da sempre stata affascinata dal mistero che avvolge questa sfortunata famiglia e i suoi componenti, ma sinceramente avrei preferito leggere più di Kennedy come uomo, come politico… avrei preferito avere tra le mani una sorta di dossier dove venivano spiegate per bene le traiettorie, i piccoli e grandi intrighi e i collegamenti, mentre in alcuni parti, ho trovato la lettura dispersiva. Sembrava stessero solo allungando il brodo prima di dare quelle uniche due/tre nozioni che il lettore medio si aspettava di leggere.
A fine lettura, comunque, non si resta delusi o a bocca asciutta, anzi…
In me è nata ancora di più la voglia di rivedere per la centesima volta il film di Oliver Stone e leggere il libro di Garrison ormai introvabile ovunque.

Non è una lettura da consigliare a cuor leggero.
Va letta se piace questo genere di cose e se ci si vuole scostare dai soliti “romanzi”.
Questo libro inchiesta, sicuramente merita di essere letto e, seppur vanta di essere stato tra i primi in materia, non lo metto nell’olimpo dei migliori per quanto riguarda l’argomento dell’omicidio del presidente, tuttavia, merita di essere letto.

Alla prossima.

Big Kiss.
Shio ❤

Il Natale del passato…

E’ tutto così diverso ora…
Non so voi, ma io in questi giorni penso molto al Natale della mia infanzia e non perché avessi chissà quale mole di regali da scartare o quale unione parentale, anzi… i miei Natali erano passati in famiglia: mio padre, mia madre e i miei tre fratelli. Non c’erano regali perché, essendo figli di operai e comunque persone molto modeste, la loro mentalità era: meglio un piatto di pasta calda da mangiare e nessun regalo sotto l’albero che uno pieno di doni e niente da mettere a tavola…

Se ci penso…

Provate a fare un discorso del genere a un bimbo di adesso…

Mi viene da ridere!

Mia madre passava il giorno dell’Immacolata ad addobbare casa: metteva degli stickers natalizi alle finestre, appendeva decorazioni qua e là, addobbava l’albero con la cioccolata che, puntualmente non arrivava mai a Natale (chissà come mai xD) e poi faceva il presepe…

Ricordo quando ci mandava sotto casa nel terreno in disuso di fronte per prendere dei sassi abbastanza piccoli per fare i bordi dello stagno per il pescatore oppure di quando cospargeva i pupazzi del presepe di farina per inscenare una nevicata…

La vigilia poi, passava il tempo in cucina per preparare le usanze culinarie tipiche delle sue origini pugliesi, quindi vai di zuppa di pesce, merluzzo fritto e pettole: (una pasta tipo pizza, ma molto più liquida che andava fritta in olio bollente).

Si cenava in allegria e tra i vari capricci: io odio il pesce o quasi, quindi ogni volta per me era una tortura, eppure, ora, tutto questo ha un retrogusto agrodolce che mi scalda il cuore.

Finito di cenare, si giocava a tombola dove puntualmente, erano mia madre e mio padre a finanziare noi piccoli che non avevamo neanche la nostra paghetta settimanale… eh si, la vostra shio non veniva stipendiata come è successo a tanti altri e come, magari, succede ancora. Io non ho mai ricevuto una paghetta settimanale dai miei genitori, ma semestrale: a Natale e a Pasqua, mi venivano regalati dei soldi (50.000 lire) che dovevano bastarmi fino alla ricorrenza successiva, eppure… ero lo stesso felice.

Nuovi progetti

Natale, Decorazione Di Natale, Avvento, Tempo Di Natale

Buongiorno amici, come state?
Qui si prosegue con le fisioterapie e la lavorazione a un nuovo romanzo… eh sì, mi sono già rimessa a lavoro e questo non so quanto sia davvero positivo, perché mi rendo conto che, quando inizi a scrivere e a pubblicare, senti sempre quella vocina dentro te che ti dice: ancora uno, ancora uno…
E io non riesco a resistere a questa vocina poi, però, ti guardi intorno e l’insicurezza ti frena e ti fa mettere in discussione tutto quello che hai fatto finora. A voi succede?
Vi capita mai che, a furia di ammirare gli altri, vi sentiate così piccoli e mediocri da voler sparire?
A me fin troppo spesso: a volte odio la mia bassa autostima ma, per fortuna, dopo una bella litigata con me stessa, mi rimetto sempre in carreggiata, pronta a darvi nuove storie e magari qualche buona emozione… o almeno ci spero.
Attualmente ho 3 romanzi in cantiere:
-Il famoso fantasy, la cui lavorazione richiede tempo e lucidità mentale (cosa che attualmente non ho xD)
-Un nuovo romance/drama questa volta non ambientato a New York. (contenti? 😉 )
-Un mini sequel di Complicated Love (storie brevi, fatti e avvenimenti ambientati a un paio di anni dalla conclusione del romanzo ufficiale).
Poi, ovviamente, vorrei poter anche coltivare le mie passioni: i manga, gli anime, la lettura, la visione di qualche bel film o serie tv… e mi rendo conto che, effettivamente, 24h non bastano mai!!
E voi?
Che progetti avete nel cassetto per il 2021?
Ormai il nuovo anno è alle porte, con che spirito pensiate di accoglierlo?
Io cercherò, nel mio piccolo, con positività… ne abbiamo davvero bisogno.
Big kiss
Shio.

“Complicated Love” _ nuova recensione ❤️

Buongiorno e buona domenica! Stamattina mi sono svegliata con una sorpresa. Sapevo che avevano concluso la lettura e che a breve sarebbe arrivata la recensione, ma non quando, per cui, svegliarmi leggendo le belle parole di Elena e Laura (per me siete sempre un duo 😉), mi hanno dato una scossa in più. Grazie di cuore per aver letto e recensito anche questo romanzo, ragazze e un caloroso in bocca al lupo anche a voi per il “Vostro” primo romanzo: “Il segreto degli alberi”.

Ora è il momento di lasciare la parola alle ragazze: grazie ancora per tutto.

Un abbraccio. ❤️

https://wp.me/paGOxG-Nn

Adams/Sting/Stewart – “All for love”

Oggi sono un po’ nostalgica e ho deciso di proporvi una canzone che mi è entrata nel cuore da subito e che, ogni volta, mi fa cantare ed emozionare al tempo stesso.
Essa è parte della colonna sonora di un film Disney con un cast fantastico di cui, magari, vi parlerò un’altra volta. 😉
Questa è la bellissima “All for love” eseguita da 3 delle più belle voci del panorama musicale mondiale di tutti i tempi (gli anni della mia adolescenza erano pieni di grandissimi talenti che solo a pensarci, ho i brividi):
Bryan Adams, Sting e Rod Stewart.

Buon ascolto ❤

Shio.