Def Leppard – Make Love Like a Man

Buon sabato ragazzi, questa settimana lavorativa è ancora più micidiale della scorsa e lavorerò anche domani: la pubblicazione del nuovo romanzo è sempre più lontana, sigh. 😭

Ma non demordo e, per tanto, abbiate fede anche voi: prima o poi “Complicated Love” vedrà la luce! 🥰

E, per darmi la giusta carica, ci propongo un gruppo di qualche anno fa che amo alla follia e, l’intero cd da cui è tratta questa canzone, “Adrenalize”, mi ha tenuta compagnia per molti pomeriggi della mia adolescenza.

“Make love like a man”, dei Def Leppard, buon ascolto. 🥰

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Manga, mon amour: special shojo

Buongiorno amici, come state?
Spero tutto ok.
Finalmente siamo quasi al weekend: questa settimana e la scorsa, ho avuto turni di lavoro così massacranti da prosciugare ogni mia piccola microscopica energia vitale, ma dopo avervi parlato di anime alcuni giorni fa, mi è venuta una voglia spasmodica di stilare una lista di alcuni tra i miei manga preferiti di sempre, sperando non solo di far cosa gradita a chi, magari si sta avvicinando per la prima volta a questo genere e desidererebbe avere qualche dritta ma anche, e soprattutto, perché amo parlare di quello che mi piace: che sia romanzi, esseri umani, film, giochi e anche manga appunto!
Come sempre, mi sono imposta un numero massimo 5 titoli e andrò per generi anche perché in più di vent’anni di lettura, di manga meravigliosi ne ho letti…

Iniziamo dal genere prediletto dalle femminucce, gli shojo e, al primo posto nel mio cuore in modo assoluto, categorico e indiscusso, c’è “Video girl Ai” di Masakatsu Katsura.
Si dice che ogni mangaka, nella sua carriera, crea almeno un capolavoro, ecco, credo che questo, sia quello di Katsura.
E’ un titolo datato, difatti la realizzazione di questa serie è a cavallo tra gli anni 80 e i 90 e, uno dei punti fondamentali della storia è… il videoregistratore! Si, mi rendo conto che alcuni di voi non sanno neanche di cosa stia parlando e che magari, non hanno neanche mai visto una vhs, eppure, prima dei dvd e dei Bluray, la gente acquistava i film in videocassetta.
Vi starete chiedendo: ma che c’entra la vhs col manga?
Centra, centra…, dovete sapere che Ai, la protagonista femminile della storia esce letteralmente da un videoregistratore che, col suo funzionamento, ne detiene il tempo vitale nel mondo degli umani.
Questa è una serie che non si può non leggere. In Italia ha avuto diverse edizioni sempre per Star comics e i suoi numeri sono ancora reperibili.

Al secondo posto, altra serie che ho amato ma che purtroppo non ha avuto tanto seguito da noi: “Proteggi la mia Terra” di Saki Hiwatari.
Anche in questo caso, il “fantastico” e il “paranormale” strizzano l’occhio ai protagonisti di questa storia che si scoprono essere reincarnazioni di alieni di un altro sistema solare, mandati nell’orbita lunare per studiare la Terra e i suoi abitanti. Durante questi studi, il loro mondo viene distrutto da una guerra e loro sono gli unici sopravvissuti: lontani dalla loro terra natia, sono condannati a una vita in solitaria a vegliare un mondo che non è il loro, e su cui non li è consentito scendere a causa di una epidemia virale che li condannerà tutti, ma loro, troveranno comunque il modo di arrivare sulla Terra e fare ammenda degli errori e degli orrori avvenuti sull’astronave quand’erano ancora in vita.

Citazione #27

Se solo mi fossi avvicinata prima a lui…
avrei potuto sentire il calore del suo corpo.
Se gli avessi rivolto prima la parola…
avrei potuto conoscerlo più a fondo.
Forse si sarebbe anche accorto dei miei sentimenti e magari un giorno sarebbero arrivati al suo cuore.
Takahashi…
Vorrei tanto poterti toccare.


[Kisaragi – Mondo Trasparente]

Emozioni & Anime

Ciao a tutti, come state?
Spero tutto bene.
Vi capita mai di svegliarvi con la voglia di ascoltare una determinata canzone? A me sì, ogni tanto capita e, proprio ieri, mi sono svegliata con la voglia di ascoltare una canzone tratta da un anime che ho guardato tantissimi anni fa sottotitolato e che mi aveva commossa: “Angel Beats”.

So che a molti di voi questo titolo dice ben poco, me ne rendo conto, ma grazie a questa “particolare voglia” è nata l’idea di questo post: Anime ed Emozioni, un connubio quasi perfetto per i cultori del genere ma, esattamente come può succedere con un film, un libro o una canzone, le sensazioni che queste tre cose possono infonderci cambiano da individuo a individuo.

Stilare una vera classifica degli anime (cartoni animati giapponesi) più commoventi in base al mio gusto personale, penso sia impossibile, ma mi piacerebbe condividere con voi, alcuni dei titoli che più mi hanno fatto piangere e vedere se, tra voi, c’è qualche “fanatico” del genere come la sottoscritta.

Pronti?

Ripeto e voglio che sia chiaro: non è una classifica e mi sono data un limite di soli 5 titoli, ma ce ne sono molti, tanti di più…. per cui, metterò i primi cinque che mi saltano alla mente e poi, magari, potremmo commentarli insieme: non vedo l’ora!

Angel Beats

Angel Beats, ovviamente, non posso non iniziare da lui.
Serie del 2009, composta da 13 episodi. Un gruppo di studenti si ritrovano in una scuola situata in una sorta di purgatorio dove dovranno imparare a rinunciare ai loro ricordi della precedente vita terrena per potersi infine reincarnarsi. Sembra deprimente, ma vi assicuro che questo è uno di quegli anime dove ridi e piangi con così tanta frequenza che, alla fine, non capisci più nulla!! X°D
Non esiste una versione italiana di questo anime, difatti, io lo guardai grazie ai fansub ormai praticamente estinti in Italia grazie ai servizi di paytv e alla caccia alle streghe effettuata negli ultimi anni…

Maquia

Maquia. Vi ricordate? Ve ne ho parlato poco fa.
Il dolore e il peso dell’eternità.
Maquia, film del 2018, disponibile in doppiato in italiano (evviva) e, se non erro, sia su Netflix, sia su Amazon Prime Video. Io acquistai il dvd, per cui non sono certa della disponibilità del titolo in queste due piattaforme.

Puella magi Madoka magica

Puella Magi Madoka Magica (la serie). Ci tengo a precisare, la serie per non confondervi col la saga di film che, fino a un certo punto erano anche carini, ma poi.. con l’ultimo, avrei dato fuoco al televisore! -_-
Innovativo, struggente, commovente, Madoka Magica è sostanzialmente il lato oscuro del genere “majokko” che tanto andava di moda negli anni 70/80 e 90. Qualche titolo? “Bia e la sfida della magia”, “I bon bon magici di Lilly”, “Lo specchietto magico di Stilly”, “Creamy”, “Magical Emy” ecc ecc…
La serie animata è composta da 12 episodi distribuiti anche per il circuito italiano.

Ano Hana

Ano Hana, serie del 2011, trasmessa anche qui in Italia da rai 4. E’ composta da 11 episodi e narra le vicende di un gruppo di ex amici d’infanzia intenti a realizzare il desiderio della loro amica morta diversi anni prima e poterle permetterle, così, di raggiungere il paradiso.

Una tomba per le lucciole. Film d’animazione dello Studio Ghibli del 1988. Scritto e diretto da Isao Takahata, narra la triste vicenda di due fratelli che si ritrovano loro malgrado ad affrontare il dramma dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e a toccare con mano, il dolore della guerra e la sofferenza della fame.

Una tomba per le lucciole

Questi sono solo cinque di una lunghissima lista di titoli che, nel bene o nel male, hanno lasciato una piccola cicatrice nel mio cuore. Non è una cosa negativa, si, sono tutte storie che hanno a che fare con situazioni tristi o disperate ma, come sostengo da sempre, anche dagli anime c’è da imparare e vedere questo genere di pellicole arricchisce tra le lacrime. Sono storie che meritano di essere narrate e ascoltate, che vanno amate e ricordate, perché sono piccoli frammenti di cuore.
Ora che ho concluso, mi rendo conto che man mano mi stanno venendo in mente davvero tantissimi titoli, aiuto!! Ma magari chissà, tra i vostri commenti, ne ritroverò qualcuno. 😉

Spero di aver stuzzicato il vostro interesse.
Buona giornata.

Shio ❤

Ps: Ecco la canzone che ha dato origine a tutto questo: “Ichiban no takaramono”.

Nuovo video fanservice ^_^

Ciao a tutti,
come alcuni di voi sapranno, ogni tanto, mi diletto anche a creare video con pezzi di film, interviste e quant’altro… insomma, a creare dei video a tema. Ora, che in questo periodo sono in fissa e dubito mi passerà facilmente, con Michael Sheen e David Tennant, non è un segreto dato che vi ho parlato di loro a proposito di Good Omens e, dato che a Ferragosto non ho fatto niente come in qualsiasi altro giorno dell’anno, mi sono voluta divertire a creare un montaggio dei loro momenti insieme e qualche extra qua e là. L’intento era quello di strappare un sorriso a chi guardava il video e, a giudicare dai commenti ricevuti su Twitter, sembra esserci riuscita… ma mi piacerebbe sentire anche il vostro parere…se vi va ovviamente.

La canzone scelta per il montaggio è “How do you do” dei Roxette che sono stati miei fedeli compagni d’avventura nei pomeriggi della mia adolescenza insieme ad un’altra decina di artisti stranieri di quel tempo tra cui i Cure, i Guns n’roses, i Queen, i Def Leppard e tantissimi altri.

Il video, come detto su, è dedicato a Michael Sheen & David Tennat ed è stato visto e apprezzato dallo stesso Michael Sheen che ha gentilmente voluto commentare il mio post su Twitter: >//////< (argh ❤ )
Vi ho messo di lato lo screen fatto stamattina al mio arrivo a lavoro e quasi ci restavo secca: non avevo avuto il tempo di guardare il cellulare prima e, appena aperto Twitter, ho dovuto letteralmente sedermi negli spogliatoi: che vergogna!! ahahaahah.

Comunque, questa è la mia ultima fatica a livello di montaggio, purtroppo (e non mi spiego il perché), nonostante nella timeline del programma è perfettamente sincronizzato, durante il salvataggio si è sballato un po’ tutto, sarà per via del fatto che uso un programmino del cavolo anziché qualcosa di serio, ma tanto… non sarei in grado di usare qualcosa di più “competente”. *sigh
Ok, scusate, scusate, mi sto dilungando troppo!
Ecco a voi il video, spero vi piaccia:

Buon serata e buona visione.

Shio ❤

Passengers di Morten Tyldum

Ciao ragazzi, come state?
Non mi sembra vero che quest’anno, seppur a fatica, sto lo stesso riuscendo ad aggiornare il blog senza svenimenti vari per il caldo; forte!!
Ma non sfidiamo la sorte perdendoci in chiacchiere frivole e passiamo al tema di oggi: film e, nello specifico, una pellicola che per anni sono stata riluttante a vedere ma che poi, sono capitolata sotto consiglio di mio nipote e mio fratello: “Passengers” di  Morten Tyldum su sceneggiatura di Jon Spaihts.

La trama:
Siamo in un futuro lontano. L’umanità ormai viaggia nello spazio alla ricerca di nuovi mondi da colonizzare o usare come “punto da cui ripartire per cominciare una nuova vita“. Ma i viaggi nello spazio non si compiono in poche ore, ma in anni e così, per poter raggiungere la colonia Homestead II, un gruppo di 5000 persone, s’imbarca sulla Avalon in uno stato di sonno criogenico che permetterà loro e all’intero equipaggio, di raggiungere il nuovo pianeta senza invecchiare di un giorno.

Durante l’attraversata, però, qualcosa va storto: un campo di meteoriti danneggia l’astronave provocando il risveglio anticipato di 90 anni di Jim Preston.

Disperato, Jim cerca di ritornare nella sua capsula, ma non sembra esserci un modo per riprendere lo stato di sonno e inizia a vagare nell’astronave alla ricerca di altre passeggeri ma, a parte i robot addetti all’assistenza e ad Arthur, un barman androide che in un primo istante scambia per un essere umano, non sembra esserci nessun altro. Essendo Jim un tecnico meccanico, comprende da subito la gravità della situazione e del fatto che è destinato a morire di vecchiaia da solo in un’immensa nave spaziale e, come unica compagnia e fonte di dialogo, Arthur. Per un anno, sopravvive cercando nei vari svaghi a disposizione della struttura un modo per non pensare alla situazione drammatica in cui versa, ma presto, la solitudine prende il sopravvento portandolo a un passo dal suicidio ed è proprio lì, mentre è più determinato che mai a porre fine a quella vita isolata e vuota esistenza, che nota un altro passeggero profondamente addormentato nella sua capsula: Aurora ed è subito amore.

Jim è solo e disperato e, inizia a sentirsi ossessionato dalla giovane giornalista che dorme nella sala comune con gli altri passeggeri, finché…
Che cosa combinerà Jim?
Scopritelo guardando questo film, non ve ne pentirete! 😉

Impressioni personali:

Inizio col dire che non sono un’amante della fantascienza. Fin da piccola, mi è stata un po’ imposta perché avendo tre fratelli più grandi di me, questi mi hanno fatto far overdose di Star Wars, Star Trek e simili… e, difatti, ora come ora, non guardo quelle saghe neanche sotto tortura. Mi rendo conto di sbagliare, perché sono tutti ottimi prodotti, ma non mi attirano, esattamente come non lo facevano quando ero più piccola. Tuttavia a Passengers ho voluto dare una possibilità. Mi era stato consigliato in modo martellante da mio nipote che, solitamente, è molto selettivo e, dopo mesi d’insistenza, ho capitolato.
Che dire del film?

Molto bello, con una storia che, seppur può sembrare scontata e in parte strizzar l’occhio alle più banali storie d’amore, tengono comunque lo spettatore incollato allo schermo. Non ci sono grandi colpi di scena, è tutto molto prevedibile e scontato eppure piacevole!
Pensare alla storia di Jim e Aurora, mi fa un po’ venir in mente una versione fantascientifica di “Robison Crusoe” o “Laguna blu” o qualsiasi altra pellicola dove una coppia vive in solitaria la loro storia in un mondo tutto loro in cui sono liberi di fare qualsiasi cosa eppure, al tempo stesso, prigionieri di quel mondo su misura per loro.
Il cast poi, è fenomenale!
Pensate che è composto da solo 4 attori:
Jennifer Lawrence (Hunger games, Joy e X-Men) nei panni di Aurora.
Chris Pratt (Jurassic World, Avengers: Endgame e Guardiani delle galassie) è Jim Preston.
Michael Sheen (The Queen, Il duello: Frost/Nixon e Midnight in Paris) interpreta l’androide Arthur.
Laurence Fishburne (Matrix, 21 e Othello) il buon Gus Mancuso.
Ah, c’è anche un cammeo di mezzo secondo di Andy García che impersona il capitano Norris.

Concludendo è un film molto interessante che penso possa mettere d’accordo sia gli amanti della fantascienza per via dell’ambientazioni (l’astronave Avalon, è spettacolare), sia quelli dei romance per i risvolti romantici della storia. Non mi sono fatta nessuna aspettativa sulla pellicola. Non ho letto recensioni o cercato immagini, mi sono semplicemente gustata il film per quello che era, assaporandolo scena dopo scena e credo sia stata la cosa migliore.
Se cercate una storia d’amore, un dramma e un fantascienza soft senza alieni che distruggono il mondo o che usano armi al laser, questo film fa per voi!
A me non resta che darvi appuntamento alla prossima.

Buona visione.

Shio. ❤

ATTENZIONE!!

ATTENZIONE AMICI!!
non so come mai, ma sono due giorni che il blog non mi carica le notifiche, pertanto non vedo i vostri commenti o like, se non dovessi rispondervi per tempo, non è per mancanza di interesse, ma perché vado alla cieca.
Vi chiedo scusa e spero che WordPress risolva quanto prima questo fastidioso problemino.

Un abbraccio grande grande.

Shio ❤

Braordchurch – serie tv


Ciao a tutti, amici, oggi si parla di serie tv e lo faccio con un titolo legato al mondo Netflix: Broadchurch.
Quanti di voi lo conoscono?
Io sono stata invitata a guardarlo su suggerimento di un lettore del blog e, dato che da poco ho sviluppato un amore platonico per David Tennant (che conoscevo per il ruolo di Barty Crouch Jr. in Harry Potter e, successivamente, per quello del demone Crowley in Good Omens), ho deciso di provare a vederlo, ma devo ammettere che non è stato facile.

La storia:

La serie conta tre stagioni che ruotano tutte intorno alla cittadina costiera di Broadchurch, e alla sua piccola comunità.
Alec Hardy interpretato da un ottimo David Tennant è appena stato trasferito a Broadchurch e promosso a grado d’ispettore quando il suo primo caso risulta da subito essere dolorosamente complesso: Danny, un bambino di 11 anni, viene ritrovato sulla spiaggia cadavere e questo catapulterà Alec indietro nel tempo, a un altro caso irrisolto che continua a dargli tormento.
Al suo fianco, c’è l’agente  Ellie Miller impersonata dalla bravissima Olivia Colman. Miller è del posto. La cittadina è piccola e tutti conoscono tutti e questo, impedirà alla donna di essere obiettiva nelle indagini, portandola spesso a scontrarsi con Alec.

Impressioni personali:

Ogni stagione rappresenta un filone narrativo: la prima si occupa esclusivamente delle indagini sul caso, la seconda si occupa del processo e la terza… ecco, lei sinceramente l’avrei evitata. La terza si scosta della storia di punta e ci inoltra in un nuovo caso che aveva disseminato qua e là nuovi spunti per allacciarsi a una presunta quarta serie, mai sviluppata.
Sono sincera, non è una brutta seria, ma i ritmi narrativi inglesi a volte sono così lenti da risultare pesanti, senza contare che (e questo presumo sia più un problema mio), c’è così tanto spazio al dolore della perdita che in più occasioni, ho pianto entrando completamente in empatia con la famiglia Latimer e ripensando a mia madre… Se c’è una cosa che Broadchurch riesce a raccontare bene, è il dolore di chi resta…
I protagonisti: Alec e Ellie, sono fantastici, perfettamente affiatati e i due interpreti molto bravi e credibili nei loro ruoli.
C’è la giusta dose di umorismo, drammaticità e dolore; un ottimo mix che si aggiunge al mistero di questa indagine lunga otto episodi e che, fino all’ultimo, non ti fa capire chi è il colpevole. Sicuramente l’autore è stato molto bravo nel disseminare prove, indizi e congetture e, sono sincera, io che di solito capisco chi è l’assassino dopo dieci minuti, stavolta non ci avevo preso minimamente: davvero fantastico, ma avrei evitato la terza stagione, quella proprio l’ho trovata una forzatura. Il cerchio generale della storia di tutti i protagonisti, si concludeva ampiamente nella seconda, farne una terza ha dato più l’idea di una minestra riscaldata che, se non fosse stato per la presenza di Tennant e della Colman, probabilmente, sarebbe risultata inguardabile.

Liebster Awards 2020 (atto 3)

Ciao, ormai ci ho preso gusto e dato che le domande proposte da Elena e Laura, blogger dell’omonimo blog (scusate il gioco di parole), mi intrigavano, ho deciso di rispondere anche a questo invito e di rispondere sempre con la massima sincerità.

Le regole.

  • Ringraziare il blogger che ti ha nominato, fornendo anche il link al suo blog. (Anche sé non sono stata taggata, ringrazio Elena e Laura per aver stuzzicato la mia curiosità. Potete andare a conoscere meglio queste due adorabili blogger a questo link: https://elenaelaura.home.blog/ )
  • Rispondere alle 11 domande ricevute.
  • Nominare altri 5-11 blogger.
  • Chiedere 11 domande ai blogger nominati.
  • Avvisare i blogger che sono stati nominati.

E ora, passiamo al succo del tag: le domande!!

Quali sono i vostri progetti per i prossimi mesi?

Allora, entro la fine dell’estate, dovrei riuscire a pubblicare il mio secondo romanzo romance: “Complicated Love“. Un M/M dai risvolti drammatici che non mancherà di tenervi col fiato sospeso. Poi, appena molla un po’ il caldo e riesco a stare nuovamente davanti al pc in modo continuativo, riprenderò la lavorazione del fantasy che spero di riuscire a pubblicare entro primavera prossima, ma questo, è ancora tutto da definire.

Qual è il personaggio famoso dal quale traete ispirazione?

Non ce n’è uno in particolare, ma c’è, questo sì.
Chi?
Non posso dirlo, ma chi segue il mio blog, sicuramente sa quando il mio ormone impazzisce. x°D

Una cosa alla quale non rinuncereste mai?

Non so a cosa di preciso la domanda si riferisse, se a una cosa spirituale, materiale o culinaria, ma nella mia testa da brava personcina golosa, la risposta è sorta spontanea: panna!!

La cosa peggiore che vi sia mai capitata a scuola?

Ero in prima superiore e un ragazzo che conoscevo di vista, fu aggredito e pestato perché sorpreso a chiacchierare amichevolmente con una mia compagna di classe. Fu un pestaggio molto cruento che mi spaventò molto. Il ragazzo in questione, Matteo (ricordo ancora il suo nome), se la cavò con una prognosi di due settimane, mentre il suo aggressore, fu sospeso… brutta storia.

Cos’è per voi l’amore?

Non è qualcosa che si può spiegare semplicemente a parole, ma so che è ovunque intorno a noi e questo è meraviglioso. Se solo la gente si sforzasse di vederlo e accettarlo. Di abbracciarlo senza pregiudizi alcuni, vivremo sicuramente in un mondo migliore.

Un film del quale conoscete le battute a memoria?

Ce ne sono diversi: Harry ti presento Sally, Pretty Woman o La Mummia (quello con Brendan Fraser), solo per citarne alcuni. 😉

Quali sono i momenti migliori della vostra giornata?

La sera, dopo cena, quando posso sdraiarmi sul letto e passare la serata al telefono con la mia amica che vive in un’altra città.
Sembriamo due adolescenti, scherziamo, parliamo degli attori che ci piacciono, di quella serie tv che abbiamo appena visto o dell’ultima volta che siamo state insieme ed è così bello e appagante che… non ho parole per descriverlo.

Quanto è importante la lettura nella vostra vita?

Molto importante. Quand’ero bambina leggevo davvero poco, colpa anche del fatto che essendo nata in una famiglia numerosa, i libri erano considerati “extra”, pertanto se si doveva scegliere tra comprare un chilo di pane o acquistare un libro, sicuramente quest’ultimo non era preso minimamente in considerazione.
Leggevo poco e solo libri in prestito dalla biblioteca pubblica, poi, crescendo e incominciando a lavorare, ho potuto incominciare ad affinare i miei gusti attraverso acquisti mirati. Adesso, non potrei mai non leggere. Certo, sono lentissima per colpa del tempo che non è mai abbastanza e per via dei miei problemi alla vista, ma… appena posso, apro sempre un libro o un manga e m’immergo nel loro mondo magico.

Quali argomenti non trattereste mai sul vostro blog?

Politica e sport in generale.

Una cosa che vorreste fare nella vita ma non trovate il coraggio?

Mollare tutto, fare una valigia e partire.

Stavolta formulo delle domande anch’io e vediamo chi se la sente di rispondere. Non taggo nessuno, siete tutti liberissimi di farlo, vi chiedo solo di avvisarmi, così potrò leggere le vostre risposte.

  1. Perché avete aperto un blog?
  2. Se potesse viaggiare nel tempo, senza poter cambiare gli avvenimenti sia chiaro, a quale evento storico o importante vorreste assistere e perché?
  3. La bugia più divertente che abbiate mai raccontato…
  4. C’è un personaggio famoso vivente o non che avreste voluto incontrare di persona almeno una volta nella vita?
  5. Sushi o Pizza: quali cucine alternative apprezzate e quali no?
  6. Vi siete mai innamorati di un personaggio che non esiste nella vita reale? Esempio il protagonista di un film o di un romanzo…oppure di un cartone animato, perché no? 😉
  7. La follia più grande che avete fatto per amicizia.
  8. Un sogno nel cassetto.
  9. Un libro che non vi stanchereste mai di leggere e rileggere e perché?
  10. Un film che, come sopra, non vi stanchereste mai di guardare e riguardare e, perché?

Spero risponderete in tanti: sono curiosissima ❤

Buona serata a tutti.

Shio ❤