Quarta settimana

Ciao a tutti, oggi entro ufficialmente nella mia quarta settimana di quarantena. Essendo un paziente a rischio, il mio dottore ha provveduto da subito a mettermi al sicuro, ma mi chiedo: quanto ancora dovremo andare avanti?

È dura.

Non nel vero senso del termine, ci mancherebbe. Alla fine, quello che dobbiamo fare è semplicemente stare a casa e attendere, ma il nostro lavoro, le nostre spese, i nostri doveri, attenderanno noi? E se si, in che modo?
Per i dipendenti come me, sarà prevista una cassa integrazione, ma ogni volta che provo a informarmi, le cifre che trovo presenti nei vai articoli, non sono minimamente paragonabili a quella che prendo (io prendo meno, ovviamente), per cui non riesco neanche a farmi un’idea di quelle che saranno le mie entrate future. Da qualche parte ho letto che la cassa, di solito, corrisponde all’80% dello stipendio, ma chi prende già un’inerzia come me, che prospettive può avere a riguardo? Certo, sono sicuramente floride se si pensa a chi lavora in nero o è un stagionale e tutti quelli che non entrano nella categoria “posto fisso”, ma mi chiedo, dopo questa emergenza, esisterà ancora un posto dove tornare?

Non voglio essere pessimista. 
Ho sempre cercato di tenere lontano da questo blog cose come la politica e le negatività in generale, perché ho sempre pensato che, chi si affaccia a questa personale finestra sul mio cuore, debba ritrovarsi un posto confortevole, sereno e accomodante; però permettetemi almeno una riflessione in merito di tutta questa situazione che sembra uscita dai peggior film catastrofici hollywoodiani…  
Possiamo solo aspettare, col fiato sospeso e le dita incrociate e nel mentre si legge, si scrive, si gioca alla play… si fanno tutte quelle piccole cose che, da sempre, rappresentavano una boccata d’aria nella vita di tutti i giorni, che ti rendevano felice, ma che adesso hanno un retrogusto amaro.

Continuiamo a stare in trincea, restando a casa.
Continuiamo ad abbracciarci restando davanti a un pc.
Continuiamo ad amarci attraverso un messaggio, un video, una telefonata e stringiamo i denti.

Possiamo farcela.

Peace & Love.

Shio.