Ciao a tutti, come state? Spero bene.
Io continuo la mia lotta contro tutto quello che di brutto mi cade addosso e pian pianino, sto cercando di riprendere la mia “vita” attraverso le cose più improbabili e forse inutili. Non mi sto ponendo nulla, faccio solo quello che il cuore mi suggerisce. Spesso la sera, quando torno da lavoro sono troppo stanca per mettermi al pc, così accendo la console, prendo un dvd e mi godo un film finché i miei occhi riescono a stare aperti. Ed è così che ho scoperto e amato questo titolo che vi propongo oggi: “Una voce nella notte” di Patrick Stettner.
Tratto dall’omonimo romanzo semi biografico di Armistead Maupin, il film racconta le vicende di Gabriel Noone, un romanziere che conduce un programma radiofonico notturno dove parla esclusivamente della sua vita privata, dopo averla accuratamente romanzata per renderla più interessante.
Dopo essersi separato dal suo compagno, Gabriel cade vittima del “blocco dello scrittore” e, in quel periodo di non produttività, fa la conoscenza telefonica di Pete, un ragazzino con un triste passato alle spalle che vive con un’assistente sociale al riparo dalla sua vera famiglia che vorrebbe fargli del male. Pete scrive un libro dove racconta la sua esperienza e quest’ultimo finisce tra le mani di Gabriel attraverso una conoscenza comune ed è così che incomincia il loro rapporto telefonico che farà nascere presto una gran bella amicizia tra Gabriel e lo sfortunato ragazzino, ma….
E qui mi fermo!
Ho trovato questo film in maxi offerta e, non appena ho visto Robin Williams tra gli interpreti, l’ho preso al volo. Al contrario di tante altre persone, a me piace più il Williams drammatico che quello demenziale. Se dovessi scegliere tra un “Jumanji” (per quanto carino) e un “Will Hunting – Genio Ribelle”… io sceglierei il secondo senza il minimo riserbo. Infatti, uno dei miei film preferiti in assoluto, non a caso, è “L’attimo fuggente”, in cui lui interpreta uno dei ruoli più belli e toccanti di sempre. Questo non vuol dire che non lo apprezzi come comico, ma ho sempre pensato che lui fosse molto di più di quello che gli dicevano di fare e, con questi ruoli come quello di Gabriel o del professor Keating, lo ha dimostrato ampiamente.
Ritornando al film, devo ammettere che è stato un susseguirsi di colpi di scena. Non avevo letto la trama, per cui me lo sono letteralmente gustato scena dopo scena lasciandomi a volte di stucco e sempre con la sensazione di sapere come andava a finire. Sono rimasta così folgorata dalla storia, che ho cercato il libro in tutte le librerie di Torino scoprendo, ahimè, che è fuori catalogo, ma la vostra Shio è molto testarda quando vuole e sono comunque riuscita a recuperarlo: non vedo l’ora di leggerlo!!
E’ un thriller psicologico, che fa riflettere su quanto ci può essere di “malato” nella mente umana. Su quando si conosce davvero le persone e sul fatto che spesso,non è tutto oro quello che luccica. Se poi si pensa che è basato su alcuni situazioni davvero vissute dall’autore del libro, ossia da Armistead Maupin, beh… c’è da farsi venire i brividi!
Emozioni, colpi di scena, mistero questi sono gli elementi principali di questo film che sono certo non lascerà a bocca aperta.
Vi lascio col trailer italiano: buona visione ^_^
Shio ❤
Molto interessante, grazie! Buon pomeriggio. 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Robin…
Anch’io adoro sia “l’attimo fuggente” sia “genio ribelle”. Era un grande attore, ogni suo film ci donava qualcosa di prezioso -perfino quelli comici hanno tanto da insegnare-
Però, pur apprezzando l’attore, credo che cercherò anch’io il libro. Grazie per le info 👍
Ps: per il resto, sei bravissima e concordo: un passo alla volta. Un grande abbraccio❤️😘
"Mi piace"Piace a 1 persona
Purtroppo il libro è fuori catalogo da un po’, mi sono informata. Io l’ho trovato su Amazon, se può esserti d’aiuto ed è in coda nelle letture ora. 🙂
Buona giornata. Un abbraccio anche a te. ❤
"Mi piace"Piace a 1 persona
Pingback: Una voce nella notte | il mondo di shioren
Pingback: Una voce nella notte | il mondo di shioren