Da dove incominciare?

È facile provare a riprendere il giusto ritmo, un like qua… un retweet là… una condivisione… eppure continuo a percepire un forte senso di repulsione che mi soffoca il petto.

“Datti tempo”, è quello che mi dicono tutti e, soprattutto, coloro che hanno avuto la sfortuna di vivere la mia stessa esperienza, ma il mio cervello continua a non volermi dar tregua. Forse perché associa la “normalità” con un’esistenza in un tempo dove mia madre era ancora al mio fianco? Un tempo ancora troppo vicino per essere accantonato in attesa di momenti migliori? Non so, come sempre, la mia testa è un groviglio di pensieri contrastanti…

Per ora mi sto limitando al “futile”, lo alterno a quegli istanti di tortura che è smistare i suoi oggetti personali, magari potrei provare anche a disegnare, perché no?

Non so, ma certamente non mi arrendo, perché lei non lo vorrebbe.

Si va avanti, non so come, non so quando, ma prima o poi tutto, di questi momenti, diverrà un piacevole ricordo.

Shio.

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