Ciao a tutti e buona domenica, che fate di bello?
Io mi godo il meritato riposo tra gli alti e bassi della vita che spesso mi tiene lontana da voi e da questa mia piccola finestra sul mondo dentro il mio cuore. Ma non sono qui per parlavi di me, nossignore! Oggi vi parlerò di una serie che qui in Italia ha avuto un discreto successo sia nella versione animata sia in quella cartacea, sto parlando di “Nabari no ou”, conosciuto meglio col nome di “Nabari” disegnato da Yuhki Kamatani.
La storia ruota intorno al personaggio di Miharu Rokujõ, un ragazzino apatico che desidera vivere una vita normale dopo che, rimasto orfano, è andato a vivere con la nonna che gestisce un ristorante di okonomiyaki, ma quello che Miharu ignora fondamentalmente sono due cose molto importanti: la prima riguarda un mondo segreto, una società nella società, il mondo di Nabari ossia il mondo dei ninja, la seconda riguarda il segreto celato nel suo corpo che sarà, per lui, fonte di guai. Al fianco di Miharu, pronti a proteggerlo a costo della propria vita, ci sono il professor Durandal Tohbari
Kumohira, il compagno di classe Kouichi Aizawa e la bella e scatenatissima Raimei Shimizu, una ragazzina sua coetanea che fa parte di un clan a guardia del mondo di Nabari. Queste esistenza si incontreranno per un bene comune, proteggere Miharu che custodisce dentro il suo corpo l’arte ninja più potente di tutte, lo Shinrabanshō. Ma è davvero solo per quello che tutti i protagonisti di questa storia circondano Miharu? Ognuno di loro ha una sua storia e un suo perché all’interno di questo mondo fantastico, che aspetta solo di essere raccontata.
Ho voluto inserire anche l’opening della serie animata, perché la trovo davvero carina e orecchiabile e poi, magari farà venire in mente anche a voi questo titolo un po’ datato.
Che dire de il mondo di Nabari no ou?
Chi ha visto l’anime, lo conosce di sicuro, ma chi ha letto il manga, lo conosce meglio! Si perché la storia nel manga prosegue e ci sono dei particolari che cambiano il tutto. Posso dirti con certezza che i volumi del manga ripercorrono fedelmente la serie animata fino al punto in cui succede qualcosa al personaggio di Raikō Shimizu che, come potrete tranquillamente dedurre dal cognome, è imparentato con Raimei, ecco da lì ci sono delle varianti nella storia che poi prosegue accompagnando il lettore a un finale più completo e, seppur triste, sensato. Io sinceramente non avevo mai seguito la serie con costanza e, quando mi sono imbattuta nel manga, l’ho acquistato perché incuriosita dai disegni di copertina (molto belli) e poi il mio istinto di lettrice di manga continuava a dirmi che c’era di più, che poteva essere molto più bello di quello che sembrava e avevo ragione!
Concludendo perché altrimenti potrei parlarvi di Nabari per ore… se avete amato il cartone animato trasmesso da MTV anni fa, non potete non leggere il manga, se non avete mai visto l’anime, vi consiglio comunque di
incominciare dal manga essendo la storia più completa e poi, ripercorre completamente il cartone fino a un certo punto, per cui…
Nabari no ou è stato pubblicato qui in Italia da J-pop per un totale di 14 volumetti. L’anime arrivato appunto in Italia è invece composto da 26 episodi ed è venduto da Dynit.
Ancora buona domenica a tutti.
Big Kiss 🙂
Shio ❤
Buona serata! 😉
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Quindi consigli di leggere il manga. Avevo visto la serie su MTV ai tempi e mi ero innamorata della OST, ma il finale era troppo frettoloso e lasciava qualche buco di trama.
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Sicuramente sì. Nella prima parte il manga è fedele all’anime, ma poi continua dando un senso a diverse cose, completandolo.
I gusti sono molto personali ma, se hai amato l’anime, sicuramente il manga ti piacerà. 😊
La OST era bellissima. ❤️
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