(immagine presa da Internet)
Già dal titolo immagino vi sarete fatti un idea dell’argomento di cui vorrei parlare stamane, ma quando oggi ho visto una catena con un lucchetto grosso come la mia mano attaccato al cancello della biblioteca civica di zona, mi si è stretto il cuore. Inevitabilmente la mia mente è volata ai pomeriggi della mia adolescenza, quando ci s’incontrava a gruppi con altri compagni di classe per svolgere la ricerca assegnata, le risate, la ricerca, l’emozione di poter stare vicina alla persona che ti piace e che fa gruppo con te, il sempre più crescente “SSSSSSSST” degli addetti alla biblioteca che richiamano all’ordine…gli incontri occasionali, nuove amicizie e collaborazioni miste a complicità… tutto questo ormai è e resterà prerogativa dei nativi degli anni settanta/ottanta. Ora c’è Internet, basta un click e ti si apre il mondo, ma sei tu, chiuso in una stanza, solo. Per carità, c’è anche a chi piace , ma boh….io lo trovo così triste, senza contare che la chiusura di una struttura del genere comporta la perdita di lavoro o lo spostamento in altra sede di chi si occupava della struttura, quindi il disagio, l’ansia…
L’era di Internet e della tecnologia in generale ha cambiato la nostra vita di sicuro in meglio, ma quanta gente ha perso il lavoro per questo?
Ho visto negozi storici chiudere perché sempre vuoti e\o schiacciati dai debiti: fotografi, negozi di cd musicali, librerie tutti sono stati messi davanti al bivio: rischio e mi rinnovo o mi estinguo? Ed in alcuni casi non hanno avuto neanche la possibilità di scegliere. Prendiamo il piccolo negozietto di musica dove andavano i nostri fratelli più grandi a comprare i 45 giri e dove anche noi siamo corsi per cercare i nostri primi compact disc, dove sono finiti? Sono stati divorati dalle grandi catene di distribuzione che a loro volta lottano di continuo contro i grandi mostri sacri delle vendite online come Amazon (giusto per citarne uno), ma non finisce qui è la pirateria dove la mettiamo? La storia della pirateria è vecchia come il mondo, c’è sempre stata, ma con l’era di Internet la cosa ha assunto proporzioni assurde. Non voglio puntare il dito su chi scarica, non è mio interesse, ma se dopo aver visto o ascoltato il prodotto in questione, cercaste di trovare i soldi per acquistare l’originale, non muore nessuno, anzi! Perché dietro un cd, un fumetto o un film, campano decine di famiglie. Non è solo un discorso: se compro il cd di “Pinco Pallo” faccio arricchire ancora di più quest’ultimo, no, non è così!! Dietro la pubblicazione del cd di Pinco Pallo, ci hanno lavorato decine di persone (e non mi riferisco ai produttori, quelli i soldi li hanno) mi riferisco al tecnico del suono, al tizio del mix, all’omino che procedure nella sua azienda la cover in plastica e tante altre cose, insomma dietro a una singola goccia, c’è un oceano di persone che noi non vediamo, ma che vivono di questo.Forse il mio discorso mi è un’ attimo sfuggito di mano, ma io in questa cosa ci credo e ci ho sempre creduto. Mi sono sentita dare della stupida tantissime volte perché acquistavo i dvd originali anziché scaricare il film da Internet, ma sinceramente sono felice di esserlo!! Certo, il mio portafogli è più leggero, ma anche la mia coscienza e per quella…Non c’è prezzo!
È bello avere tutto e subito, ma anche il gusto dell’attesa potrebbe essere piacevole e questo dovrebbe essere trasmesso soprattutto alle nuove generazioni. Quelle che a dieci anni hanno già lo smartphone, console di ultima generazione, migliaia di capi firmati e poi si “annoiano”. I valori non vanno comprati ma trasmessi ed in questo siamo noi adulti a sbagliare, perché remuri delle nostre sofferenze e accecati da una società che vede le persone fatte con lo stampino, tutti uguali e senza identità; una società dove, se non apprezzi ciò che amano tutti, sei bollato come “diverso” e isolato con disprezzo.
Questo è il mondo che abbiamo eraditato dai nostri genitori e che a nostra volta trasmetteremo ai nostri figli, ebbene se il divario è così evidente da un singolo passaggio, non oso immaginare il futuro.
Shio.
Il problema di questo progresso è che va a danno della collettività e dei più, mentre pochi ne godono realmente (benessere, tecnologia e non parlo di tecnologia base come computers o cellulari).
Il progresso senza criterio ha rovesci di medaglia pazzeschi (inquinamento, oggi paghiamo per secoli e secoli di sfruttamento industriale).
Ottimo articolo, ciao Shio…so Ade, nuovo blog 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Ade, come mai questo cambiamento? O.O
"Mi piace""Mi piace"
Scelte a random ahahhaha
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ci tolgono anche il gusto del tatto. Il piacere di mettere il naso tra le pagine di un libro e toccare il cd mentre lo scarti per inserirlo nel lettore. L’evoluzione dei supporti elettronici è così veloce, non fai intempo ad acquistarne uno che subito diventa obsoleto e non c’è più modo per utilizzarlo. Il progresso mi sta bene, ma talvolta si esagera per trasformarci in consumisti feroci.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Concordo e la cosa in parte mi spaventa.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai messo tante robe in pentola che non so da dove.. partire. I valori sono difficili da trasmetere…. l’attesa. Cos’ ‘e pr loro? Gli smartphon fra soli 4 anni? E le play…. oh mo sento Munch Nel suo famoso urlo…. che dire mi sento un po antica… x questi repentini cambiamenti e dire che sono cose che mio cugino poco più picclo di me che viveva nella grande città già faceva quando eravamo piccoli.. se prima era nintendo ed ora sono playstation direi che cambia nulla.. tanto i bimbi si rintronano il cervello uguale! Io adoro portarli fuori a giocare o farli giocare con i giochi.. già si drogano abbastanza di cartoni! Anche io sono per il fare girare l’economia. .. quindi un cd originali e i dvd anche ne compro uno o due l’anno dei cartoni ma faccio girare l’economia con gioia ^.^ anche xche l’idea di avere tutto tutto tutto e non pagare nulla… non è dei nostri tempi… a noi insegnavano che non si può avere tutto e ne prendevamo atto. Scusa se sono stata lunga. Notte
"Mi piace"Piace a 1 persona
No no, hai fatto benissimo e poi anch’io alla fine sono stata lunghissima stamani e sono letteralmente passata dal palo in frasca, ma sono tutte cose collegate purtroppo. A noi (ignoro la tua età, ma comunque si capisce che sei stata cresciuta con dei valori) veniva addirittura imposta la rinuncia nel senso: o compriamo quel cd o prendiamo quell’altra cosa. Non esisteva il “prendo la botte piena, la moglie ubriaca e magari anche l’erba del vicino”, poi personalmente, io sono ultima di 4 fratelli e sono figlia di operai, non c’era tutto questo benessere e da me il “NO” era fisso.
Sono dovuta crescere, trovarmi un lavoro e togliermi le mie soddisfazioni, ma ancora adesso mi impongo le mie scelte e cerco di pensare bene come spendere i miei soldi.
Notte anche a te 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anche io faccio come te e anche i miei facevanp come i tuoi.. ho 35 anni e sono seconda di 4 figli… capirai.. lavorava solo mio padre… noi avevamo il pasto fisso.. pasta a pranzo e pasta a cena… infatti oggi sono fiera di essere arrivata al punto di eliminare la pasta dalla mia vita… o quasi… si la mangio… ma tipo tre volte nell’arco della settimana.. ma solo perché mio figlio a pranzo vuole la pappa! Eh eh eh eh
"Mi piace"Piace a 1 persona
Alla fine ci rispecchiamo nei valori imposti dai nostri genitori, per carità, non è sbagliato dare ai figli, ma bisogna far capire loro che dietro quella gesto ci sono dei sacrifici e delle scelte…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Esattamente! ^.*
"Mi piace"Piace a 1 persona
Passo per retrograda lo so e non mi interessa, non compro su internet niente, il principale motivo è proprio quello che hai spiegato tu. Si annienta il lavoro, la fantasia, la voglia di uscire…ci vogliono automi, quando lo capiremo non potreo più tornare indietro e allora la natura farà sentire davvero la sua voce perchè difronte a lei siamo impotenti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io se posso compro sul posto, ma non lo nego che a volte ho acquistato anche su Internet anche perché a volte i negozi di action figures li trovi solo in fiera per cui acquistare online è inevitabile, ma questo è un caso differente.
"Mi piace"Piace a 1 persona