Non vi capita mai di sentirvi sul punto di esplodere?
Di non comprendere le cose per quelle che sono, perché ormai saturi dai continui periodi negativi o semplicemente dalla insensibilità delle persone che ti circondano?
Che abbia una realtà difficile non l’ho mai negato, ma guardandomi intorno ritengo che comunque sono e sarò sempre più fortunata di tanta altra gente. L’essere umano è abituato a lagnarsi, a “guardare l’erba del vicino” non comprendendo appieno quanto hanno intorno a loro, che siano esse cose materiali o affettive, eppure ci vuole davvero poco per cadere nella trappola del “ah, come vorrei anch’io….”. Penso sia nel nostro DNA o semplicemente perché fondamentalmente gli uomini non sono mai soddisfatti, perché sempre alla ricerca di qualcosa. C’è chi cerca la propria identità, chi la fede, chi l’amore… ma non solo… io ho sempre sostenuto di essere alla ricerca della “serenità”, non voglio amare né un singolo individuo (l’ho già fatto e ne soffro ancora, quindi evito di amare ulteriormente) né un Dio, voglio solo la tranquillità che ora non ho e che forse non avrò mai, ma avete notato la mia frase: “voglio SOLO la tranquillità”. Quante volte pensiamo in questi termini: SOLO…, ma “solo” è una parola importante, non è da considerarsi come un “semplicemente/unico” in questo caso, perché proprio come vi dicevo prima: “…non comprendere le cose per quello che sono”, il nostro “solo”, il “solo” detto da una persona nata in un paese civile, che bene o male ha sempre un tetto in testa ed un piatto caldo a tavola, una persona che ha avuto la possibilità di un’istruzione, che comunque ha un lavoro… ecco quel “solo” ha un peso davvero diverso e molto sostenuto. Il mio non è un lavoro ben pagato, anzi ed è fisicamente pesante, ma è un lavoro onesto eppure a volte pesa come un macigno perché soggetto a discriminazioni e questo lascia l’amaro in bocca… l’istruzione, si ho potuto fare delle scuole superiori, ma non mi sono potuta diplomare ne tanto meno andare all’università, perché la mia è una famiglia di operai che riusciva a stare a galla a stento… il mio paese è civile sulla carta, ma poi se leggi i fatti di cronaca ti chiedi: “ma dove cacchio vivo??”. Capite cosa intendo? Dove c’è luce c’è oscurità ed è vero! Probabilmente agli occhi di chi ha meno, la mia è un’esistenza fantastica, perché non conosce quello che c’è dietro, l’amaro in bocca, il rimpianto e l’umiliazione, ma è e sarà sempre meglio di altre esistenze più sfortunate di me ed io questo lo riconosco. Trarre il lato positivo da ogni situazione, può aiutare a vivere meglio, ma ovviamente non è poi così facile ed in alcuni casi è davvero impossibile, perché diciamocelo chiaro: come puoi dire ad un genitore che sta perdendo un figlio per un brutto male di cercare il lato positivo? Come puoi? Sinceramente non so perché sto scrivendo questo lungo monologo, forse per ansia o per timore…forse perché sono stanca di accendere la TV e sentire solo cose orribili… Io non mi ritengo così intelligente da capire come funzionano queste cose, di comprendere chi ha davvero ragione e chi ha torno, ma ritengo che uccidere non sia mai una bella cosa. Ritengo che togliere la vita in massa non sia mai una bella cosa e comunque non è una soluzione… La vita è una, è breve, è dura, ma è vita! Essa dovrebbe essere il bene più prezioso, ma molte volte viene scambiata per cose materialmente più pratiche…
Siamo tutti vittime di un qualcosa che non conosciamo e non comprendiamo appieno, o meglio, che IO non comprendo appieno, ma so per certo che a priori è sbagliato. La lussuria è il male più grande del genere umano e per ottenerla si andrà sempre peggio…
Vi chiedo scusa, sto davvero straparlando in questo monologo, ma sto dando voce ai miei pensieri senza un ordine ben preciso, voglio solo buttare fuori tutta l’amarezza che ho dentro, ma non basterebbero i blog dell’intero globo. Mi chiedo quanti si sentono come me, quanti si ritrovano a pensare come la penso io…
La morte mi spaventa, mi ha sempre spaventata, ma ormai anche vivere fa paura!
Eppure noi non possiamo far altro che andare avanti a denti stretti e sperare che prima o poi qualcosa migliori.
Shio ❤
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